Il tema è ai miei occhi molto più profondo e complesso che difficilmente ritengo possa essere incasellato in perimetri di risultato atteso.
Di causa effetto codificabile.
Ci vedo troppi parametri in gioco, i quali spesso sono anche casuali, caotici, di aspirazioni, di delusioni, di autostima, di paura, di follia, di passioni, di stanchezza, di povertà, di ricchezza, di luoghi, di amicizie, di incontri, di scontri, di si, di no, di forse, di occasioni nel tempo, di buoni maestri, di cattivi maestri, di occasioni nello spazio, di sogni, di abbandoni, di ansie, di gioie, di tipi di intelligenze forse, insomma un caos cosmico.
Il fatto che a noi sia andata relativamente di culo non è detto che sia trasmissibile ai figli per imposizione delle mani, anzi.
Ogni individuo forse ha il suo di tempo, non lo so.
Non è facile nemmeno per un cazzo.
Il genitore è sicuramente un enorme punto di riferimento, loro ci guardano ogni giorno e spesso tentano di fare cose che scatenino la nostra stima, intuiscono le nostre sofferenze, all’inizio si fidano delle nostre parole, ma poi non sempre ci riescono, e allora diventiamo mostri da additare nei momenti di totale sconforto, e ce la dobbiamo prendere tutta la bidonata di acido senza dire una sillaba, a mio parere questo è un sottotema immenso, noi la sera siamo spesso sfatti, gli anni passano e non ci accorgiamo del cancro che diventa metastasi, e poi ci immaginiamo che si possa risolvere con deleghe a terzi o con frasi razionali da 5 minuti.
La frase che vi sentirete dire che vi annienterà sarà:
“papà io non voglio più vivere, sono brutta, stupida e non c’è posto per me in questo mondo”
Allora li diventerete superman, costruirete un recinto intorno a lei fatto solo di amore puro, zero giudizi, abbracci e silenzi, ci metterete 5 anni perchè non potete fermarvi a stargli accanto h24, l’uccellino se ha le ali rotte hai tempo a dirgli vola, servono fusti di mana, è li che la coppia viene messa a durissima prova, ma livello piangere ogni sera per 4 anni e non vedere la luce.
E vi ritroverete a scavare così a fondo per trovare un barlume di passione in lei, fosse anche solo fare i disegni, che la innaffierete a rotella rispettando i suoi tempi, e forse la salverete dal baratro.
E comincierete a cercare umanità in giro, ma troverete solo carcasse di altre anime demolite.
E poi viene la parte più dura, dopo che avrà recuperato l’autostima, vi dirà “papino, con i disegni non penso che trovo un lavoro, ho deciso che riprendo gli studi in filosofia”
Li vi sentirete il cuore spaccarsi in due.
Vi si staglierà nella mente tutto il vocabolario di frasi, ma nessuna vi sembrerà adatta e allora porgerete solo la mano.
Di fatto stiamo creando scientemente aspettative disumane ai ragazzi.
La vera rogna è il mondo li fuori che è un inferno, totalmente incompatibile con l’essere vivi.
E gli anni che scorrono sono un giudice terribile.
Per dire oggi mia moglie mi fa “Hans, non voglio più lavorare, sono stanca, stanca, demolita, i nostri ragazzi come faranno senza di noi” e gli ho risposto abbracciandola "Scolta, tu devi solo dirmi che vuoi davvero smettere, che io eseguo instant, vendiamo tutto, diamo le dimissioni con lo spid, sommiamo i due tfr al totale, ci compriamo un rudere da due euro in culo al mondo, e poi chiedo a uno bravo del foro quanto rende il tutto investito bene, dopo di che con gli interessi ci compriamo il mangiare, andiamo in giro con un catorcio qualsiasi e con tutto sto tempo libero torniamo all’uni a laurearci per elevarci. Sai che figata a quasi 60 anni essere in un aula con esseri umani ancora vivi.
I ragazzi sono dei diamanti che possono salvarci tutti.
La prossima volta che ne incontrate uno, concedetegli il perdono del giovane padawan, anche se ha sbagliato.
Tutti noi ne abbiamo goduto in passato, se no non saremmo qui.