Tra moglie e marito non mettere il dito, il figlio o il disordine

Il punto è che lo studio può essere giustificato di per sé stesso, non come un fine per il lavoro che farai.

Non è che se studi filosofia allora poi fai il filosofo.

A parte alcuni lavori, e qui magari attela che è nel campo delle risorse umane può dirci di più, il titolo di studio non viene richiesto per applicarlo esattamente al lavoro che vai a fare ma più che altro come attestazione che hai un cervello.

Che poi in genere questo non valga neanche più è un ulteriore discorso che non vale la pena affrontare ora.

Ma il punto è che dire non studiare quello perché se no oibò come farai con il lavoro non è una buona idea se si punta alla felicità e soddisfazione dell’individuo.

E io come padre ho l’aspirazione che i miei figli siano felici, non ricchi e non “di successo” secondo dei parametri del cazzo definiti da questa società di merda.

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Anche questa cosa dell uscire con il 110 e lode quanto è una merda? Quanto mi triggero per sta cazzo di cosa per cui ooh il voto importantissimo se esci con 98 ti senti un mediocre e la società ti dice “si bravo ma non eccelli”.

Ma si fottano tutti e tutto.

Basta vado a dormire che domani devo lavorare pur senza titolo di studio.

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su agorà una volta qualcuno scrisse che “98 effettivamente è bassino” non mi ricordo dove

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Si ma ora voglio sapere che lavoro fa Attela con la laurea in filosofia.

Il multi quote da Cell é na merda, quindi rispondo un po’ a cazzo (poi vado a dormire pure io).

Su impiegabilità delle laurea in equal misura c’ho qualche dubbio (anche considerando la qualità del lavoro che si ottiene e la retribuzione connessa). Però se ci sono dati che mi smentiscono tanto meglio e la cosa mi rende contento per il futuro.

Sul discorso che studi filosofia ma poi non fai il filosofo invece non capisco. Nella pratica (finché non vivremo in un mondo automatizzato con un UBI) direi che una persona ha delle passioni e studia per imparare ANCHE con l’ottica di trasformarle nella propria fonte di sostentamento. Altrimenti è un hobby / interesse personale e uno si può fare anche 4 lauree diverse.

Discorso “attestazione che uno ha il cervello” mi sembra un po’ sminuire chi per vari motivi non ha potuto/voluto prendere una laurea. A quel punto ti direi che gli HR dovrebbero guardare il punteggio di laurea per capire se uno ha il cervello e mi par di leggere che sta cosa triggera anche te (anche a me da molto fastidio perché sappiamo che non vuole dire na ceppa).

Bada che sono anche io d’accordo che una persona studiata ha spesso una forma mentis più adatta ad imparare qualsiasi lavoro, ma ci sono delle formazioni tecniche che non credo uno possa imparare da 0 a cesso 30 anni (altrimenti tutti i disoccupati si studiavano informatica e avrebbero risolto…).

Cioè boh avrò visto solo io la gente che si prende la laurea in giurisprudenza (no filosofia eh) e poi finisce nel girone della merda della schiavitù (praticantato/p iva) dove o trovi modo di lavorare in qualcosa di legato alla burocrazia/contrattualistica o fai il mantenuto o vai a fare altro con buona pace del studio ciò che mi piace e poi me lo tengo hobby.

Attela è quello che ti chiama quando in ufficio quando hai fatto la battuta troppo spinta e improvvisamente è calato il silenzio invece delle risate.

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IL GIUSTIZIERE
ovvero
l’incubo dei boomer

“La prossima volta che grabbi non farti beccare almeno”

No, in genere valutano quanto sei assertivo e in grado di performare in un contesto di ottimale team working senza dimenticare il focus aziendale, i numerini per il grafico sono lo step successivo

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ora hai dato ragione a thief :rotfl:

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Il tema è ai miei occhi molto più profondo e complesso che difficilmente ritengo possa essere incasellato in perimetri di risultato atteso.

Di causa effetto codificabile.

Ci vedo troppi parametri in gioco, i quali spesso sono anche casuali, caotici, di aspirazioni, di delusioni, di autostima, di paura, di follia, di passioni, di stanchezza, di povertà, di ricchezza, di luoghi, di amicizie, di incontri, di scontri, di si, di no, di forse, di occasioni nel tempo, di buoni maestri, di cattivi maestri, di occasioni nello spazio, di sogni, di abbandoni, di ansie, di gioie, di tipi di intelligenze forse, insomma un caos cosmico.

Il fatto che a noi sia andata relativamente di culo non è detto che sia trasmissibile ai figli per imposizione delle mani, anzi.

Ogni individuo forse ha il suo di tempo, non lo so.

Non è facile nemmeno per un cazzo.

Il genitore è sicuramente un enorme punto di riferimento, loro ci guardano ogni giorno e spesso tentano di fare cose che scatenino la nostra stima, intuiscono le nostre sofferenze, all’inizio si fidano delle nostre parole, ma poi non sempre ci riescono, e allora diventiamo mostri da additare nei momenti di totale sconforto, e ce la dobbiamo prendere tutta la bidonata di acido senza dire una sillaba, a mio parere questo è un sottotema immenso, noi la sera siamo spesso sfatti, gli anni passano e non ci accorgiamo del cancro che diventa metastasi, e poi ci immaginiamo che si possa risolvere con deleghe a terzi o con frasi razionali da 5 minuti.

La frase che vi sentirete dire che vi annienterà sarà:

“papà io non voglio più vivere, sono brutta, stupida e non c’è posto per me in questo mondo”

Allora li diventerete superman, costruirete un recinto intorno a lei fatto solo di amore puro, zero giudizi, abbracci e silenzi, ci metterete 5 anni perchè non potete fermarvi a stargli accanto h24, l’uccellino se ha le ali rotte hai tempo a dirgli vola, servono fusti di mana, è li che la coppia viene messa a durissima prova, ma livello piangere ogni sera per 4 anni e non vedere la luce.

E vi ritroverete a scavare così a fondo per trovare un barlume di passione in lei, fosse anche solo fare i disegni, che la innaffierete a rotella rispettando i suoi tempi, e forse la salverete dal baratro.

E comincierete a cercare umanità in giro, ma troverete solo carcasse di altre anime demolite.

E poi viene la parte più dura, dopo che avrà recuperato l’autostima, vi dirà “papino, con i disegni non penso che trovo un lavoro, ho deciso che riprendo gli studi in filosofia”

Li vi sentirete il cuore spaccarsi in due.

Vi si staglierà nella mente tutto il vocabolario di frasi, ma nessuna vi sembrerà adatta e allora porgerete solo la mano.

Di fatto stiamo creando scientemente aspettative disumane ai ragazzi.

La vera rogna è il mondo li fuori che è un inferno, totalmente incompatibile con l’essere vivi.

E gli anni che scorrono sono un giudice terribile.

Per dire oggi mia moglie mi fa “Hans, non voglio più lavorare, sono stanca, stanca, demolita, i nostri ragazzi come faranno senza di noi” e gli ho risposto abbracciandola "Scolta, tu devi solo dirmi che vuoi davvero smettere, che io eseguo instant, vendiamo tutto, diamo le dimissioni con lo spid, sommiamo i due tfr al totale, ci compriamo un rudere da due euro in culo al mondo, e poi chiedo a uno bravo del foro quanto rende il tutto investito bene, dopo di che con gli interessi ci compriamo il mangiare, andiamo in giro con un catorcio qualsiasi e con tutto sto tempo libero torniamo all’uni a laurearci per elevarci. Sai che figata a quasi 60 anni essere in un aula con esseri umani ancora vivi.

I ragazzi sono dei diamanti che possono salvarci tutti.

La prossima volta che ne incontrate uno, concedetegli il perdono del giovane padawan, anche se ha sbagliato.

Tutti noi ne abbiamo goduto in passato, se no non saremmo qui.

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Il problema per come la vedo io non è tanto nel dire la propria, se con i toni giusti, è che la scuola è iniziata da quanto, 1 settimana? E ha fatto 2 lezioni di filosofia, magari introduttive e neanche uno specchio del programma scolastico.

S’è presa bene per una cosa, non significa necessariamente che fra 3 anni, se pure fosse un problema, te la trovi iscritta a filosofia e fra 8 sta a servire al McDonald’s perché sicuramente non avrà trovato lavoro. Magari fra 6 mesi Socrate gli sta sul cazzo o magari fra 2 anni inizierà a farsi altre domande e a darsi certe risposte o magari ancora inizia a fare filosofia e dopo 1 anno si rende conto che non è la strada per lei.

A 12 anni? Srsly? :asdsad: Poi che uno possa decidere non essere la propria strada ci sta ed è un altro discorso.

Di certo non nel thread di jambi :sisi:

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Sì infatti, notato pure io, giusto per rinforzare un bias :asd:
Thief, spingila a fare farmacista, i suoi figli faranno filosofia, profit :sisi:

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Friendship with thief ended;
now best friend is moglie di thief

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Sì è dimenticato di dire che la moglie si è morsa le mani perché lei punta su ingegneria gestionale

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Pensavo dispensassero dubbi questionari psico attitudinali prima dei numerini

Ma ce l’hai tu, non fa una piega. Onestamente a leggerti qui ne sta sempre più emergendo un approccio alla vita in cui tu sei quello super skillato dalle superiori competenze e chi ti circonda può solo essere un povero coglione.

Sì quello è lo step intermedio, prima c’è stato anche il profiling psicologico del mindset tramite la stretta di mano

Come Platone insegna, giustamente

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