Tra moglie e marito non mettere il dito, il figlio o il disordine

Che impari a socializzare e ad interagire con altri bambini in modo guidato e su basi di pedagogia è sacrosanto, mi fa sorridere che impostino sui programmi le cose come se perdendoti l’allenamento all’impugnazione della penna nell’ultimo anno e facendola direttamente in prima elementare oh mio dio ti sei giocato la neuroplasticity non potrai esprimerti nelle tue capacità cognitive e non potrai essere un membro produttivo della società.
Non so, sono esseri umani che avranno tutta la vita per rompersi i coglioni, almeno alla materna li lascerei giocare in pace :dunno:

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nessuno nega l’ultilità dell’asilo/scuola materna per socializzare, ma anche dei rudimenti di apprendimento ecc, che debba essere vista come una cosa mandatoria invece dubito e soprattutto che debba essere fortemente già impostata come un “pre-elementari” dove ti devo dare una preparazione per una cosa che di base è la partenza dell’istruzione.
Anche perchè ripeto l’asilo/materna non è obbligatoria, non esistono neanche abb. strutture par farla fare a tutti, quindi non puoi iniziare le elementari dando per scontato che tutti vengano dall’asilo/materna “preparati”. Non è come se arrivi in prima media che devi aver per forza fatto le elementari per essere li e l’insegnante può giustamente dare per scontato che certe cose le devi sapere.

si non è che si studiasse, si ripeteva APPLE PEN BANANA ORANGE e si facevano esercizi basilari coi regoli per un paio d’ore al pomeriggio.

immagino più che altro per prepararti alla rottura di coglioni che sarà la scuola dopo :asd:

si, quello che ti pare; rimane che chi veniva dalla materna era messo meglio in prima e pure seconda elementare rispetto a chi no. poi le differenze si assottigliano immagino, io alle elementari ero un cazzo di genio volevano farmi saltare un anno, tutto merito dei regoli della materna :sisi:

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ma per me è sacrosanto che fino alla fine della materna l’obiettivo principale sia giocare

poi ovviamente nel giocare gli fanno fare un sacco di attività che sono anche propedeutiche al fatto che un giorno si siederanno in una classe in prima elementare

anche solo disegnare e colorare è propedeutico poi a scrivere, è normale quello… ma comunque in prima elementare si riparte da zero

qui in belgio (in vallonia almeno) la gente i figli li fa ancora quindi gli immigrati sono sempre una “minoranza” nelle classi, capisco che in italia sia diverso

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non provo nemmeno a tediarvi su come possa essere l’ultimo anno di materna qui in Cina :asd:

In prima elementare si dà per scontato che i bambini sappiano già leggere e scrivere quella cavolata che è l’alfabeto perché c’è da pensare alla parte difficile… i caratteri (anche di quelli ovviamente si da per scontato che ogni bambino ne conosca già a decine se non un centinaio minimo)

Dipende da talmente tanti fattori (locazione geografica, situazione sociale ed economica del comune/quartiere di residenza, fortuna che gli insegnanti ed i genitori siano decenti in media, ecc.) che si possono avere situazioni a macchia di leopardo anche a pochi chilometri di distanza.

Ovviamente il problema della situazione di Nakiami e Dimebag è il bullo, non l’accorpamento delle classi in se.

Poi, sarà il papino pancino che cresce in me, ma sta cosa dei bambini che bullizzano:“Eh è una situazione problematica non si può fare niente” fa girare i coglioni a nastro perché da una situazione problematica ne crei dieci-venti.

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Non ho letto tutto ma non sono d’accordo con sta risposta

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Io li lascerei in pace anche alle elementari, invece pretendono roba assurda, sembra che debbano prepararli per salvare il destino del mondo.

Il figlio di un mio amico in quarta elementare (quindi parliamo di 9-10 anni), tutti i giorni, oltre i normali compiti di matematica, storia, italiano, che già gli portavano via un 3-4 ore (a 10 anni!!!) doveva creare una storia in base ad alcuni elementi. Tutti i giorni. Tutti. Per un anno intero. Roba da mandare fuori di testa pure un adulto, figuriamoci un bambino di 10 anni.
Nessuno dei genitori si è lamentato, perché? Perché siccome i compiti ovunque sono tantissimi, i genitori li finiscono al posto dei figli.

Ecco pure spiegato perché alle medie arrivano che sono delle capre :asd:

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ma piuttosto inizio a fargli giustificazioni a nastro :asd: e a fare come faceva un mio compagno di scuola in quinta superiore quando ci si poteva auto-giustificare

“satana mi ha impedito di raggiungere il plesso scolastico”
“ho sventato un tentato omicidio per quello sono entrato 2 ore dopo”
“superman aveva bisogno del mio aiuto per salvare un gattino”
ecc ecc

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bhe gli asili/scuole materne sono nate con quella funzione, parcheggiare i figli per i genitori lavoratori, non c’è nessuna reale necessità di “istruire” i bambini in quell’età, apprendono tutto quello che c’è da apprendere giocando, colorando, disegnando ecc cose che possono tranquillamente essere fatte fuori dall’asilo/materna, anche la stessa socializzazione tra bambini non è che ha bisogno forzatamente del passaggio all’asilo. Poi siccome esistono, gli si è dato uno scopo che va anche oltre essere il parcheggio per i pupi e va benissimo, ma sta pressione sociale pure su i marmocchi di 4-5 anni che devono deliverare la perfetta linea o il cerchio di giotto se no la maestra sclera in prima elementare anche no.

Ma sai che mio figlio procrastinatore, cazzeggiatore, probabilmente adhd, è capace di rimandare e rimandare e fingersi morto per tutta la giornata, però piuttosto che accettare una giustificazione, si mette lì e finisce i compiti alle 22 quando capisce che gli tocca. Io a implorarlo “ti prego basta, non fa niente, trovare 10 parole che iniziano per A non salverà il mondo, parlo io con la maestra” e lui niente. Non può accettare l’onta di andare a scuola senza compiti. Piuttosto la morte.
WTF

quello lo facevo pure io, compiti alle 10 di sera, con mia madre che bestemmiava :asd: le poesie imparate tra le 9 e mezzanotte :sisi: cosi poi ci dormi su e te le ricordi meglio :unsisi:

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faccio coming out:

Io ho fatto l’asilo all’estero. :asd:

Parlavo 3 lingue, (italiano, tedesco e la terza nunveladico :asd: ) la maestra era un amore, bionda e giovanissima, bella come il sole, tipo la schiffer, ho una foto della classe con lei che non potete capire, mi spiegava i numeri, giocavo con gli elastici e i chiodi, disegnavo cose, mangiavo la neve con le arance, la compagnetta teutonica biondissimissima gli tenevo sempre la manina, uscivamo tutti in fila per strada e ci spiegavano il semaforo e le strisce pedonali, una finezza e uno stile che levati, il metodo educativo era avantissimo, gniente un ricordo bellissimo.

Quando poi feci le elementari in sicilia fu un trauma, mio papy una mattina mandò tutti sti magnacrauti affanculo si era rotto i coglioni di non avere il mare o sole e le melenzane, anche se guadagnava il quadruplo, mi prendevano per il culo che avevo un italiano asettico senza accenti.

Recuperai in fretta devo ammettere. :asd:

Provate a immaginare io che non parlo siciliano in una classe di arabonormanni che parlano per metafore nel dialetto dei '70 che venivano a scuola sul mulo o con l’ape del papy quelli benestanti.

Io invece andavo a piedi da solo, papy si alzava presto e tornava tardi, mammina non guidava mi diceva “vai a scuola, tieni 200 lire per il panino, compralo dalla vecchina all’angolo” io ci andavo e gli dicevo “fammi un panino con la nutella da 100 lire, e gli spalmava uno sputo di nutella” poi col resto compravo le figurine di sandokan.

Marò quando ci ripenso, :asd:

Livello nightmare proprio. :asd:

Il maestro, un coso da due metri, educava con i calci nel culo (non è figurata la frase) perchè la classe era “vivace”. Vabè vivace è un eufemismo.

Se mollava era un attimo e la classe veniva tipo demolita, ma smontata proprio, :asd: ricordo che ogni tot si arrubavano le finestre.

Cioè bambini di 8/9 anni che nel pomeriggio aiutavano a zappare la terra o a accompagnare le pecore, parevano tipo quelli delle favelas in brasile.

Si giocava con i piombini dei copertoni per dire, o nella ricreazione c’era quello alpha che usciva due pagine di rivista diciamo “osè” con parti anatomiche che trovavano nella monnezza vicino le fogne.

Oppure c’era quello che entrava in classe col mangiadischi a palla e esordiva con “oh maeeeestrooo, attenta chi bellu pezzu di musica ca ti purtài” e partiva il 45 giri di sandokan, gniente roba da film. :asd:

Poi l’ho persa quella dizione, ma so ancora la tabellina dell’1 fino al 20 in tedesco e il ricordo dell’odore dei wurstel :asd

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Veneto

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Spezzo una lancia a favore di @dimebag perchè tu sei capace, in base a 4 informazioni, di farti un film di 5 mesi su come andranno le cose e a cercare di pianificare e ad elaborare tutte le possibili soluzioni su tutte le possibili casisitiche che potrebbero accadere in quei 5 mesi.

Poi, arrivati al momento della verità, ti rendi conto che quello che temevi si è decisamente ridimensionato e quello che ti pareva “la fine ti monto” in realtà è risolvibile con pochi accorgimenti.

Ricordi il periodo prima che arrivassero i tuoi “sotti vicini”? Che pensavi sarebbero arrivati gli zingari a fare takeover del palazzo? :asd:

Tru ma adesso sono una persona quasi nuova, anni e anni di terapia che fanno effetto.

Adesso parto col film, esterno il mio pensiero, dopodiché faccio un respiro profondo, me la piego a libretto e poi que sera, sera.

La saggezza della vecchiaia :sisi:

QUESTO NON SIGNIFICA CHE POSSA DIRMI STAI CALMA

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Spe marito + fratello mi pare brigading d’ufficio

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Visto? Che mi tocca subire.

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Ieri sera addormentata raccontandole la storia della Principessa Peach, di Mario e del Dinosauro Bowser :lode:

Essere nerd ogni tanto ripaga.

Solo un po’ però, dato che alla fine dopo un’ora e mezza s’è svegliata e ha urlato per 40 minuti che voleva la mamma, che ovviamente non era a casa.

:bua:

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