Tra moglie e marito non mettere il dito, il figlio o il disordine

Compra una lavastoviglie :dunnasd:

ce l’ho :asd:

ma per quattro forchette e una tazzina mi gira il cazzo

vabé noi buttiamo tutto dentro, quando si riempie la si fa partire.

this

anche perché anche essendo solo in due, alla fine tra colazione, pranzo, cena, merende, bicchieri vari una lavastoviglie al giorno parte

e con la lavastoviglie rispetto a lavare a mano si risparmia un’infinità di acqua

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Sarebbe interessante dare all’altra metà della coppia la possibilità di replicare così tanto per vedere che ne esce fuori (o chi esce fuori … di casa) :sisi:

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Invece tornando al tema relazionale, anche noi stiamo avendo qualche difficoltà e screzio dopo la nascita del ciccio, dopo gli anni sereni e spensierati pre-genitorialità.

Credo sia pressoché inevitabile, specialmente se oltre alla stanchezza cronica che un figlio comporta, ci si mettono di mezzo dinamiche professionali che aggiungono il loro carico da 90, più le questioni di salute.

La differenza nel nostro caso credo sia nel modo in cui viviamo questi momenti di difficoltà io e la mia compagna. Io non ne sono preoccupato, avendo sempre avuto una visione ottimistica del futuro. Derubrico facilmente i momenti di litigio come eventi “che possono capitare”, data la stanchezza e lo stress. Caratterialmente poi sono uno che sopporta molto, tende a sfogarsi e la cosa finisce lì.

Lei invece soffre questi momenti di confltto e le creano degli strascichi e delle preoccupazioni per il futuro. Complici anche dei richiami ad alcuni traumi della sua vita, prima che ci conoscessimo.

Insomma…è difficile, ma si fa. Almeno dal mio punto di vista.

Avevo mezzo pensato di farle leggere il 3d.
Poi mi sono messo a far casino nei miei cassetti per evitare di uscire fuori di casa

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Diventare genitori cambia tutti, parenti e affini compresi.
Io per la seconda in arrivo sono molto più tranquillo, ne abbiamo parlato e continuiamo a parlare di come affrontare el cose, consci che quei momenti di scombussolamento totale passeranno pian piano.
Niente strascichi per quanto possibile, quelli creano cicatrici che poi fanno fatica a guarire.

Io segno, eh :asd:

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Il problema è la gestione del conflitto e di eventi traumatici del proprio passato che, nel suo caso, sono difficili da gestire.

Esempio stupido. Io ho un vocione, sia a livello di “ottave” che di intensità. Per me è un attimo portare la voce dai toni tenui e delicati a tonalità più “forti”.

E ovviamente mi capita nei momenti concitati:

  • se devo dire un “NO” improvviso al ciccio perché sta facendo una cosa pericolosa e io mi spavento
  • se mi scappa un “DAI” di stizza per qualche motivo, anche per i fatti miei
  • se inizio a manifestare frustrazione durante una discussione e mi capitano espressioni come "MA NO, “DAI”, “E SU”, etc…

Anche solo questo genere di esortativi detti con un tono non dolce da pucci pucci, sono per lei fonte di stress per richiami del suo passato. Qualcosa su cui ci siamo confrontati a lungo, ma che per come sono fatto è impossibile che io controlli 24 su 24, 7 su 7, 365 giorni all’anno.

Figuriamoci quando litighiamo.

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E’ per caso degli anni 90?
perchè , a quanto vedo confrontandomi anche con amici, sono dinamiche più comuni di quel che sembra.
Anche io ci son passato, soprattutto sullo sbraitare quando ero spaventato per i comportamenti della piccola. ci si confronta e piano piano si supera, fidati che questo è stato il mio mantra per scegliere di fare la seconda :asd:

Comunque questo thread è lo spot perfetto per la campagna “non fate figli perché” :asd:

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ma anche del “niente commitment relazionale perché” :sisi:

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Ci sarebbero un sacco di cose più convincenti da raccontare, la lista è lunga :sisi:

1988, ma qui il punto sono i traumi che ha vissuto in passato, tra violenza, depressione e alcuni rapporti disfunzionali e tossici.

Razionalmente mi rendo conto che ci sono dei tasti dolenti che devo evitare di richiamare, ma non è sempre facile avere quel tatto quando sei in una dinamica di potenziale conflitto e magari con 4h di sonno alle spalle ogni notte da quasi due anni :dunnasdsad:

A questo aggiungici una gestione completamente opposta di stress e stanchezza. Lei diventa subito nervosa al primo imprevisto, con micro-atteggiamenti e critiche (anche verso di me, può succedere) costanti e giornaliere. Io invece interiorizzo lo stress, mio e suo, e posso andare avanti così anche settimane o qualche mese, ma nel frattempo sento chiaramente il serbotoio che pian piano si riempie. E quando si riempie ho bisogno di buttare fuori, proporzionalmente a quanto ho incamerato. E la cosa tipica che succede è che butto fuori sbottando.

E si ritorna al tema della “voce” di cui prima.

@Feror please rinominare il thread in “Tra moglie e marito non mettere il figlio” :sisi:

cosi ? :unsisi:

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Ultimamente mi son ritrovato circondato da novelle esperienze di maternità, e la sequenza di racconti delle problematiche inerenti al periodo di gravidanza ho idea sarebbero materiale sufficiente a far riconsiderare questa decisione in parecchie persone.

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ma dubito, bastassero i racconti di gravidanza per non far figliare la razza umana saerbbe estinta da secoli.

sì anche io.

quando sei in relazione amicale che permette di parlare in libertà di tutto, scopri che la depressione post partum è una cosa un po’ più comune di quel che venga venduta.

oppure sono outlier le mie cerchie, non so