:tristezza:



L'Amore, con la "A" maiuscola... quello che ti fa vedere nell'ultimo degli sconosciuti il volto di dio, e quello imperscrutabile che ti lega ad una persona per tutta la vita e il cui frutto è la prole.
L'amore terreno (il secondo) è impensabile se non può dare frutti A PRIORI... e nel caso di omosessuali, spiacente ma non dà frutti.
E' fine a sè stesso e ai due che lo provano, non può "fruttificare" o migliorare i due tramite il frutto (figlio) medesimo, che è la naturale evoluzione dell'amore.
Quindi per i cattolici è un'aberrazione, una forzatura che esce dall'alveo cattolico, e ancora una volta non vedo grinze nel loro ragionamento, senza nemmeno scomodare discorsi squallidi legati al sesso, al piacere, al concepimento.

Ma siccome appunto agli omosessuali della chiesa frega niente (non ne sono convinto ma seguiamo pure la vostra linea di ragionamento), anche nel caso laico le cose non tornano.
Se una qualsiasi coppia di essere umani può essere definita famiglia, allora non ha più manco senso il concetto di famiglia... lo ridurresti a un banale "un qualsiasi gruppo >= 2 persone che vivono sotto lo stesso tetto".
E' forse una coppia di studenti in affitto che vive 5 anni sotto lo stesso tetto durante l'università una famiglia? Direi di no... ma a chi guarda da fuori (e deve quindi decidere se costoro hanno diritto o meno allo status di "famiglia") cosa li distingue da una coppia omo di fatto? Nulla di nulla... fossi in loro potrei spacciarmi per un coppia di fatto, se la cosa mi tornasse utile, e nessuno potrebbe provare il contrario.
Andrebbe alla lunga a finire che pur di goderne i privilegi economici(reversibilità, ereditarietà ecc) la gente si spaccerebbe per ciò che non è.
Tant'e' che anche le coppie etero di fatto che non si sposano nemmeno in comune non le capisco... chiamalo "matrimonio", chiamalo "bollo", chiamalo "patentino", chiamalo "test" o chiamala "idoneità alla convivenza" ma servirà un qualcosa che certifichi il tuo status se vuoi godere di diritti che ad altri non spettano... altrimenti dai quei diritti a chiunque viva sotto un singolo tetto e fai prima, cancellando cosi' i valori legati al senso di "famiglia" che innatamente credo tutti abbiano (omosessuali compresi) e riducendo il tutto a semplice burocratese.
Ma mi sembra evidente che "famiglia" non sia un concetto solo burocratico.

Ciao!


e perchè mai...


In poche parole te ne freghi altamente se ci sono disagi nella società tu pensi al tuo bel concettino che hai nella testa di famiglia con mamma papà e figlioletto e poi se c'è gente che invece subisce dei disagi o ne soffre chissenefrega,tanto a te non cambia niente tu quei disagi non li hai;i concetti come famiglia li ha creati l'uomo e non sono statici o fissi,finchè vanno bene si utilizzano,poi se ci si trova davanti ad un intoppo che crea dei disagi o problemi a qualcuno,che possono essere dovuti al cambiamento della socità nel tempo,si va a guardare cosa non va e si va a modificare in modo che vada di nuovo bene a tutti;anche perchè parlando di matrimonio legale e non spirituale non si vanno a scomodare tutti quei valori cristiani e religiosi ma ha una valenza legale,burocratica,un modo per tutelarsi e che lo stato li riconosca,non che la chiesa li riconosca che non gliene frega niente a loro!!!