E’ la classica cosa scollegata dalla popolazione, per quanto qualche scimmia urlatrice in TV possa far sembrare il contrario, che qua da noi non attacca, spero.
Comunque vabbè, mi pare un iter generalizzato di tutto il mondo, non è che qua si possa scampare su marte che ci stanno i Rossi quelli veri.
Forse un po’ di mea culpa dobbiamo farlo pure noi.
Ma che attacchi o non attacchi e’ irrilevante, anche in USA l’aborto e’ per larga maggioranza supportato dalla popolazione.
Questo non toglie che la gente voti i partiti che lo vogliono levare, ma del resto mica e’ il primo esempio di gente che vota contro il proprio interesse, la maggior parte delle persone e’ scema come la merda.
hanno appena approvato che se vai ad un consultorio per abortire ti becchi la gente delle associazioni provita che ti riempiono la testa di cazzate per terrorizzarti e farti cambiare idea, questa cosa è a dir poco aberrante
Altro che non attacca, hanno già stravolto la vita delle persone in un aspetto delicatissimo, ci sarebbe da andare in piazza coi forconi finchè non ritirano questo provvedimento
Da quel che si legge in giro purtroppo le associazioni pro-vita, legge o non legge erano già dentro i consultori e considerando che intere regioni e zone d’italia hanno solo obiettori di coscienza nelle ASL mi pare veramente la parte minoritaria del problema.
Sono sicuro che nelle strutture private tutte ste rotture di coglioni dei pro vita non ci sono, purtroppo o per fortuna.
Tentata violenza sessuale, tortura, lesioni e maltrattamenti. Sono i reati contestati ad alcuni agenti della polizia penitenziaria, alcuni dei quali ancora in servizio all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano (in questo articolo il racconto di Amine: «Mi hanno fatto un occhio nero, il mio vicino di cella preso a calci e pugni»). La polizia e il nucleo investigativo regionale della Lombardia della Penitenziaria, coordinati dalla procura, hanno eseguito lunedì mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici agenti della polizia penitenziaria, nonché la misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici nei confronti di ulteriori otto dipendenti del Corpo
non è assolutamente vero, nei consultori non possono entrare le associazioni provita, infatti hanno fatto una legge per permettere loro di accedere
in pratica stanno segando soldi per far entrare nei consultori psicologici, medici e ginecologi e al loro posto ci mettono quelli che ti riempiono la testa di minchiate se vuoi abortire
Da parte della maggioranza si replica alle accuse ribadendo che non si vuole in alcun modo limitare l’applicazione della legge 194 o tanto meno abrogarla, ma al contrario, applicarla nella sua interezza pensando in particolare a quelle parti della legge che prevedono la prevenzione dell’interruzione di gravidanza e l’assistenza alla maternità, coerentemente con quanto scritto nel programma di governo di FdI. Immaginando, dunque, una possibile applicazione dell’emendamento, le associazioni pro-life, senza oneri per lo Stato, offriranno alle donne che si recano nei consultori per avere il certificato per la Igv la possibilità di riflettere sulla loro scelta. Insomma, avranno il compito di dissuadere. Va detto che sportelli e uffici delle associazioni pro-life sono già presenti all’interno di molti ospedali pubblici dove si praticano interruzioni di gravidanza, mentre la presenza nei consultori pubblici sarebbe una novità. Fece molto discutere, per esempio, la realizzazione all’interno del Sant’anna di Torino, ospedale pubblico, di quella che è stata definita «la stanza dell’ascolto», uno spazio per accogliere le donne che vogliono abortire e aiutarle a trovare un’altra via. Secondo le associazioni pro-choice, invece, si tratterebbe di uno spazio dove si usano metodi manipolativi (per esempio far ascoltare il battito del feto) per convincere a non abortire seguendo il discutibile schema di Heartbeat International, nota associazione antiabortista di destra americana.
Dal tuo stesso link Elindur.
Ok, non c’erano nei consultori, c’erano direttamente negli ospedali.
Vabbè ma non puoi dire che non ci sia differenza tra “pratica de facto accettata” e “pratica incentivata economicamente dall’impianto normativo”.
Comunque in summa ha ragione elindur, sta roba è da forconi, e siccome picchia contro una sezione semi invisibile di società, io mi posso immaginare quanto siano rappresentate e protette le giovani donne delle case popolari.
Non rilinko le tizie di NUDM che vanno a chiedere spiegazioni a Laura Boldrini, spero ve le ricordiate comunque.
Attuano, o tenteranno di attuare, una scrematura ulteriore, intaccando ulteriormente ed da un differente angolo l’accesso alle procedure, in una campagna di colpevolizzazione inutile e deliberata; ricorderete magari anche quelle vicende in cui le donne in seguito alla loro interruzione di gravidanza trovarono il loro nome affisso su bacheche nelle aree cimiteriali dedicate in violazione del diritto alla riservatezza verso cui la Aziende Sanitarie Locali dovrebbero prevedere.
Questa cosa di istituzionalizzare le associazioni degli antiabortisti dentro ai consultori è di una gravità inaudita; un’altra conferma , se ma ce ne fosse bisogno, che alla gentaglia di ultradestra che sta governando ora l’italia non frega un emerito cazzo della Società civile, delle sue regole, del rispetto delle persone e soprattutto delle donne
Disgusto
Notare come nel medesimo testo del provvedimento abbiano inoltre incerimoniosamente depennato i finanziamenti pubblici previsti per gli adeguamenti, la manutenzione e ristrutturazione degli edifici legati al SSN, dimostrando chiara sensibilità al tema.
E dicevo anche questo infatti
Alla fine sono tutti degli scappati di casa per cui ragionano su “come posso avere anche una sola chance di vincere?” Tutto il resto non conta e le cifre dell’elettorato sono lì a dimostrarlo
Secondo me, essendo per loro un lavoro, o rappresentando parti interessate esterne, quel che conta è solo il risultato, non tanto l’aspetto politico. Oppure sono banalmente inetti.