La difesa era impostata che già altre volte si era aspettato così tanto a farli sbarcare, intanto erano stati fatti scendere i minori e qualche malato.
Da qui il fatto non sussiste, perché non ci sono regole ben definite sulle tempistiche e tanto prima o poi il diritto internazionale dice che vanno fatti sbarcare.
Poco conta tutto il corollario di cascate che sono costate ai naufraghi giorni di calvario.
Intanto si continua con i sequestri alle ONG, a mandare le navi in giro per i porti mentre potrebbero salvare altre persone che invece muoiono e a malapena lo sappiamo.
La notizia che mentre affondavano passava pure un sommergibile militare la sapevate?
Che è stato negato pure che avevano una falla?
Che a tutti i costi volevano che tornassero in Libia?
Che li volevano mandare in Spagna ma solo con la stessa nave della ONG per non quanti giorni ulteriori di navigazione?
A me fa semplicemente ridere il pensiero di alcuni secondo cui la Giurisprudenza sia una sorta di scienza esatta.
Un’entità distinta dal Potere e dall’indirizzo Politico dominante della società in cui opera quando in realtà la Giurisprudenza fa da tempo immemore ciò che gli umori del basso ventre del popolino vuole.
E così è stato.
Per i Politici la legge si interpreta.
Sempre.
E non fa assolutamente strano che in un Paese dall’elettorato tendenzialmente razzista e xenofobo - come del resto l’Europa che lo circonda - la Giurisprudenza si sia espressa in tal modo.
Lavorando fianco a fianco con uno studio legale la mia esperienza è che la giustizia è una roulette, già dipende dalle persone che la applicano e spesso è anche truccata.
Secondo me, alla fine della fiera, nel gran schema delle cose, è meglio così.
Condannarlo avrebbe innalzato lo scontro e Mattarella non è eterno e qua siamo ad un PdR compiacente dal cominciare a perdere veramente pezzi di democrazia per strada.