Se tizio pubblico ha lavorato anche solo 1gg prima del 92, la sua quota retributiva annua di pensione non può essere inferiore al 23% della RAL attuale (da qui il 7k se 30k di RAL).
Da come ho capito vogliono portare quel 23% al 2% (come è nel privato e per quelli che hanno iniziato a lavorare post 92) di fatto riducendo di tipo 6k la pensione annua (se ultima RAL è 30k).
Se il medico ha una RAL molto più alta le cifre crescono in proporzione.
Dici che dal momento in cui sarà in pensione e presumibilmente avrà finito di crescere eventuali figli, di pagarsi un eventuale mutuo sulla casa, di aver passato eventualmente un’intera vita con uno stipendio sicuramente superiore di un qualsiasi millenial/gen z, avrà problemi ad avere il 20% in meno da spendere in bamba e troie?
Ohibò, problemoni. Sicuramente meglio non toccare un cazzo alle vecchie generazioni e buttarlo in culo a chi oggi non ha mai lavorato. BACK TO THE RIFORMA DINI
Premesso che non sto difendendo il sistema - che era sbagliato e ha portato delle storture enormi che paghiamo tutt’ora - ma il punto è davvero un altro perché anche il retribuitivo nel privato era sbagliato, ma non si è mai proceduto con riforme retroattive, tanto più andando così indietro e cancellando con un colpo cose successe 30anni fa a gente che sta per andare in pensione.
E guardacaso per giustificare questa operazione - oh sono 30 anni che l’ingiustizia è stata in qualche modo corretta, ma NESSUNO in questi 30 anni ha mai pensato di metterlo in quel posto a chi ne aveva tratto vantaggio LEGITTIMAMENTE - si va a far vedere il caso più abnorme del medico che viene assunto il 30 dicembre 1991. Sarà letteralmente pieno immagino di medici e docenti che si sono fatti assumere il giorno prima.
Torno a dire che non si ripara una stortura con un’ingiustizia uguale e opposta, perché è vero che nel pubblico c’erano - a suo tempo eh… oggi la situazione E’ COMPLETAMENTE INVERTITA - delle tutele e dei diritti maggiori, ma è anche vero che anche nel privato sono state erogate per decenni pensioni col sistema retributivo, andando a gravare tutt’ora sui bilanci con gente che ha percepito molto più di quello che ha pagato. A loro ovviamente, nessun tipo di retroattività. Altra ingiustizia. Si va a colpire solo chi ha preso di più con una tardività che fa veramente ribrezzo sopratutto perché mette in discussione solo una categoria di persone.
Vogliamo riformare le pensioni e toccarle A TUTTI senza distinzioni? Discutiamone. Ma il principio della retroattività applicato a chi vuoi tu è una roba oscena.
Servirebbe qualcuno che con queste cose ci lavora perché io mi sto limitando a ragione sulle slide e su quello che leggo.
Nel privato (Page Expired) il calcolo della pensione viene gestito misto per chi ha contribuito prima del 95 e si usano delle proporzioni per stabilire la quota retributiva e quella contributiva finale.
Immagino che per i pubblici il concetto sia: ad oggi se dal calcolo misto ti esce una quota retributiva minore (perché hai pochi anni di retributivo) del 23% allora ti “regalo” soldi fino a che non arrivi a quel 23% mentre con la riforma vogliono mettere il 2%.
Suppongo che quel “da 7k a 600€” sia il caso estremo del tizio assunto il 30 dicembre 92 mentre con gente assunta prima non ci sia questo scalino.
Se è così era una stortura che nel privato non c’era visto che da come capisco il minimo è 2%.
I DIRITTI ACQUISITI NON SI TOCCANO
Però puoi letteralmente toglierli a chi non ha ancora l’età per lavorare
In realtà applicare a tutti, oltre a essere impossibile perché hai una platea talmente vasta di gente che poi ovviamente sarà scontenta, ti metterebbe sempre davanti alla frase di Pjem “se a 1-2 anni dalla pensione dici a qualcuno che gli cambi le cose è un problemino piccino picció”, dove 1-2 anni diventa un qualsiasi numero.
Difatti nella Best Dini Best Riforma Evah, avevi fatto i tre scaglioni:
Chi aveva lavorato 18 anni e non gli cambiava una sega
Chi aveva lavorato meno di 18 anni che passava a un sistema misto
Chi non aveva mai lavorato che se la pigliava completamente nel culo
Al netto che il buttarla in culo a chi non aveva mai lavorato era una cosa fatta scientificamente per colpire le nuove generazioni, perché a scuola non hai i sindacati che ti dicono di scendere in piazza per difendere la tua pensione, anche li hai creato un’ulteriore ingiustizia mettendo come discriminante qualche giorno che potevano farti la differenza tra il non cambiare nulla e passare allo scaglione del misto.
Modifiche retroattive a chi ti pareva l’hai già fatto quindi.
Quindi qualsiasi riforma va a toccare solo una fascia di persone, ma è normale.
Diciamo che se se per una volta vai a penalizzare chi è più in la con gli anni e non cercare di scaricare i problemi sulle nuove generazioni, per me è solo un ottimo segnale.
E lo dico da millenial che in realtà non dovrebbe voler altro che buttarlo in culo alla Gen Z e a quelli che stan nascendo adesso
tanto non cambia niente, la lega ha già annunciato guerra nucleare se non si toglie quella norma (voluta dal ministro dell’economia Giorgetti, vicesegretario della Lega )
Cosa che non succedera mai.
Le pensioni in mano a una classe politica scellerata in una congiuntura demografica di stagnazione sono diventate uno schema ponzi 2.0
Però da notare il salto di qualità che stanno facendo una volta si candidavano per: a) intascare mazzette su appalti miliardari b) approvare leggi per favorire le proprie tv o per poter scoparsi le minorenni
Le pensioni per come le abbiamo ideate qua, sono sempre state uno schema ponzi eh
Non ci voleva un genio a pensare che uno schema retributivo avrebbe portato al collasso economico nel giro di qualche decennio.
E’ anche vero che lato Europa (sicuramente da noi) abbiamo vissuto un periodo senza precedenti risparmiati da guerre, carestie e flagelli.
Però non ci voleva un luminare a pensare che era un sistema talmente sbilanciato da richiedere una forte crescita costante anche a livello di poplazione che non avremmo mai potuto sostenere.
Tu guarda da qual fonte improbabile possa sgorgare un articolo tanto dettagliato, puntiglioso e giustamente allarmato, evidentemente perchè coinvolti in prima persona ma sarebbe comunque una questione di cui rimane meritorio aver dato attenzione, riguardo alla modifica furtiva dell’arbitrariato per la distribuzione dei fondi complementari per l’editoria, da attribuzione parlamentare ad ufficio regolamentatore di governo, con lo scanno assegnato ad un esponente di Forza Italia tra l’altro.
ma invece Repubblica che sono due settimane che non sa far altro che parlare di quanto fanno schifo i programmi Rai, mettendo questa notizia a dir poco di secondo ordine continuamente in prima pagina?
Vorranno esemplificare quanto inane sia il governo nella gestione di aziende di pubblica e statale partecipazione, certo avrebbero bersagli migliori ma la RAI ha rilevanza particolare per la capillarità della sua diffusione; il Corriere della Sera avrebbe interessi più obliqui però.