Ti vedo strano, tutto ok?

Vero.

Io ho una persona con cui posso parlare apertamente e ogni tanto quando lo sente mi chiede “è uno di quei periodi?” “Yyyep”, lei capisce e sa cosa dire o fare.

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Ma se è una persona che in certi contesti ti fa star bene o comunque hai piacere a mantenerla nella tua vita puoi semplicemente dirle che non hai voglia di parlare dei tuoi problemi e che con lei preferisci la spensieratezza. Pensa cosa ti piace di lei e in che modo ti può alleggerire i tuoi pensieri e diglielo. Daresti valore alla sua amicizia e la faresti sentire utile se si è messa in testa che ti vuole aiutare a tutti i costi.

Probabilmente devo anche essere più incisiva quando dico una cosa. E devo imparare a dire “non mi va di parlarne oggi” cercando di non sembrare una stronza :asd:
Aiuto :asd:

Ma puoi pure dirglielo apertamente anche senza farti troppi problemi di come la prenderebbe lei, tanto ti vede già strana :asd:
Ovviamente non è che devi sbottare: gli dici semplicemente, guarda non ho voglia di parlare dei cazzi miei oggi, preferisco svagarmi, se la prossima volta ne ho voglia ti tiro fuori il discorso io.

Se ancora non capisce e persiste usa il metodo B.
Ti avvicini a lei guardandola negli occhi e prendendole la mano, poi le tiri una testata dritto sul setto nasale rompendoglielo.
Vedrai che la prossima volta non ti chiederà più “come stai, ti vedo strana”, anzi potrai chiederlo te a lei :approved:

Comunque ripeto, ho avuto a che fare con una persona che faceva così e dirglielo spesso, anche pacatamente, suscitava una predica/ramanzina inevitabile e fastidiosissima.

Ma, il punto è che devi imparare a dirlo senza SENTIRTI una stronza. Perchè è una risposta normalissima. :asd:

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Avere un minimo di polso sulle intenzioni delle persone però è necessario.

Se è una persona a cui viene il mamminismo e non ha nessun altra agenda o interesse nei tuoi confronti e ti fa il pippone perché se non parli non è abbastanza Gossip Girl è un conto, a me capita di avere a che fare con persone emotivamente meno disponibili di me e di incazzarmi perché conoscendole l’autorepressione è una loro tara e ogni volta hanno bisogno di essere sprangate come le saracinesche semplicemente per sfogarsi.

Insistere fermamente = si metteva a gridare.

Ma poi se ho l’auto repressione, a meno che non ti abbia chiesto altrimenti, LASCIAMI IN PACE.
Magari ho solo bisogno di chill out, quando ho l’appuntamento vado in terapia.

Giusto :asd:

No comunque niente testate, è insistente ma non urla almeno ed è palese mammismo. Poi mi ha conosciuto in un periodo in cui stavo meglio, questo mio cambiamento l’ha preso sul personale.

Ecco questo magari me l’appunto e lo accenno alla terapista che si farà grandi risate :asd:
Ride sempre un sacco :asd:

e chè è il sole che ruoto tutto attorno a lei? cioè tu hai un cambiamento cosi serio e profondo e dovrebbe essere lei il centro di ciò? :asd:

Esatto :asd: Questa aspetto fa parte dell’immaturità di cui parlavo prima. Però è cosciente di sbagliare a pensare che sia tutto collegato a lei, è già un passo in avanti.

Anche se faccio l’elenco delle cose oggettive e soggettive che mi hanno asfaltato in questo ultimo anno, è come se non riuscisse a capire come mai mi provocano tanto disagio. Però devo dire che questa difficoltà non ce l’ha solo lei, anche i miei amici spesso faticano a comprendere. Un po’ è mancanza di empatia, un po’ è che i disturbi mentali vengono inevitabilmente considerati come pippe mentali ed esagerazioni dalla maggior parte delle persone. Non so onestamente.

ma il bello delle amicizie sono la comprensione, l’empatia, se mancano queste cose qui mancano le basi :asd:

Ma in generale è difficile esternare i propri pensieri in modo razionale e in modo che vengano razionalizzati da chi ascolta. Ma dico in generale eh, non esclusivamente nel caso di disturbi mentali.
Quindi è normale che sia così, puoi arrivare a parlarne, c’è gente che è più abile a recepire quello che stai provando a dire, ma più di un po’ non vai tanto avanti.

E’ meglio avere qualcuno che “dirotta” il tuo stato mentale facendoti sentire a tuo agio indirettamente senza star li a parlare delle tue pippe. Cioè, per sbrogliare la matassa c’avrai già lo psicologo, gli amici dovrebbero farti star bene e in pace.

L’empatia non è una cosa che crei con le parole.

Non so se mi sono spiegato.

Oh considera che essendo io disagiata lo sono pure le mie amicizie :asd: ma sicuramente mi comprendono di più rispetto a questa che è un muro di gomma.

Dipende dalla sintonia che c’è, magari su alcune cose più di altre e spesso conta anche conoscere il vissuto o aver condiviso esperienze.

Edit: comunque alcune persone l’empatia non ce l’hanno e basta. Pure col disegnino, non ci arrivano.

Io in alcuni rapporti ho vissuto la parte del malato mentale e in altri ho vissuto la parte dell’aiutante o del wingman, purtroppo c’è la stessa varianza che sussiste in tutti i rapporti umani, per mia esperienza.

Ci sono cose che dette da X mi fanno girare i coglioni ma dette da Y mi fanno dire “awww, quantomeno ci sta provando” e ci sono persone che vanno lasciate sole e persone che vanno seguite anche a costo di passare per diversi strati di rotture di cazzo. Io ad esempio appartengo all’ultima categoria, spesso mi vergogno del mio monologo interiore, ti mando affanculo due volte ma alla terza ti faccio il pippone e dopo sto genuinamente meglio e ti ringrazio. Le altre volte la molecola salcazzo ha deciso di darsi malata quel giorno e non c’è assolutamente nulla che si possa fare e ti dico ok mollami, nothing you can do.

Da qui boh ho abbandonato ogni sistema, l’unica cosa che posso fare è essere il più candido possibile nei limiti di quello che è materialmente opportuno, ed è quello che le persone si meritano ambo sensi.

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Capisco perfettamente e sono arrivata alla stessa conclusione. Ci sto lavorando ancora, ovviamente, sul coraggio di dire la verità. Ma è quella la strada.

Personalmente mi risulta terapeutico perché per natura reprimo tutto, nego tutto, non dico un cazzo a nessuno e minimizzo, quindi boh per dire per me è stato rivoluzionario anche solo dire “oggi sono giù” per la prima volta.

Ho il culo di essere prevalentemente circondato da persone abbastanza comprensive e con vissuti altrettanto tormentati quindi mi finisce bene il 90% delle volte, con altre persone, tipo mio padre che ha l’intelligenza emotiva di una grattugia, lo faccio solo per esercizio e gusto del macabro perché dà feedback talmente terrificanti che li apprezzo a livello creativo.

Generalmente penso che ne valga la pena anche quando sembra di strapparsi la pelle di dosso, anche perché per me l’alternativa è reprimere e implodere, quindi meglio la locura e le tarantelle.

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