[Thread Raccoglitore] Figli Howto (Part 2)

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Parafrasando van der meer sarebbe bastato un’inezia e non avrei mai conosciuto mia moglie, fatto del quale non ho assolutamente nessun dubbio che è stato primario per la mia sopravvivenza quindi no:
Potessi scegliere di rivivere infinite volte la mia vita preferirei proseguire qui, il che non significa comunque che non abbia rimpianti.

Bella risposta ma in Maserati mi han informato che è arrivato un’ordine evaso con un patreon :nono:
Direi quindi che sei pronto per il PROburo :asdlode:

su questo son d’accordissimo

son cresciuto sentendomi dire: eh ma lui è bravo a disegnare, è bravo a scuola, etc etc e mi son fermato alla mediocrità in tutto

la odio sta cosa madonna benedetta. Mi interessa capire in maniera più approfondita il tuo approccio

I boomers sono stati la generazione che (incoscientemente) ha caricato a molla le ansie dei figli con questa roba che descrivi.

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mha avendo coscienza di cos’è la vita “adulta” mi sarei goduto molto di più l’infanzia/adolescenza, compresa la scuola.

poi se proprio volessi trasportare una cosa figa del passato oggi, la fantasia si quando giocavi con 4 lego e 3 giocattoli e ti inventavi interi mondi, la prima volta che ho capito che stavo “invecchiando” è quando da ragazzino volevo ancora giocare come da bambino e dovevo “sforzarmi” per farlo mentre fino ad una certa età ti viene del tutto naturale.

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dovete far pace con voi stessi
sembra che la mediocrità sia una cosa negativa, come tutti potessero diventare nobel o miliardari e se sei mediocre mamma mia, crocifiggetelo in sala mensa (per magari poi essere il conformismo fatto persona… ma questo è un altro discorso)
per me la priorità è la felicità e serenità mia e di chi ho intorno, frega un cazzo se sono mediocre nel giocare a tennis fintanto che mi diverte e frega un cazzo se mio figlio non sarà il nuovo Sinner

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Capisco cosa intendi blind ma secondo me è na mezza stronzata, chiunque aspira ad essere “meglio”. Quando si parla di mediocrità non si parla di vincere il nobel, ma non di non essere immobile in un lavoro che si è forzati a fare altrimenti finisci in strada.

La maggior parte delle persone è infelice perché odia il proprio lavoro ed è stata indirizzata da XYZ fattori verso quella strada.

Quando si parla di uscire dalla mediocrità, io lo intendo come → trova la tua strada e fai ciò che ami, possibilmente guadagnando soldi nel processo.
Non vuol dire diventare jeff bezos.

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ma che centra la mediocrità con quello che scrivi?
siamo tutti mediocri rispetto a qualcun altro che sta sopra a noi nella scala sociale. Voi siete terrorizzati di esserlo e quindi, per tornare al nostro discorso, super pressione sulla prole per uscire da cosa?
Uscire dalla mediocrità è mostrare la ral su ngi? non vi capisco davvero

Uno può essere mediocre e felicissimo della sua posizione e della sua situazione

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la maggior parte delle persone è stata cresciuta con il falso mito che la realizzazione è nel lavoro

se non ci fosse questo falso mito il fatto che il lavoro ti piace o non ti piace immediatamente non avrebbe più un peso nella realizzazione personale

io del lavoro me ne fotto totalmente, la realizzazione personale la cerco altrove

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Bisogna però sempre stare attenti a non esagerare nel voler fare il bene del pargolo
I bambini sono delle spugne e riescono a cogliere molto di più di quello che pensiamo, a volte anche l’inconscia spinta del genitore che vorrebbe il meglio per lui, creando sulle sue spalle un enorme peso di aspettative che, una volta non raggiunto l’obbiettivo, gli crollerà addosso ottenendo magari l’effetto opposto

(non è riferito a nessuno in particolare)

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quotissimo

adesso mi preoccupo perchè quotare Borzo e avere un paio di like da Dappo mi sta dando da pensare

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:love:
io sono una persona ragionevolissima, mi dipingono male :dunnasd:

comunque derpo da quando è tornato dal ban è in formissima

io sono completamente matto

quello era chiaro già dalle foto che hai messo :sisi:

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Potete dire quello che volete ma il lavoro è parte integrante della nostra vita, quindi è per forza importante, non su scala del senso della vita (e comunque per alcune persone sì) ovviamente.

Quindi per uscire dalla mediocrità in teoria uno si deve sbattere più di altri, o studiando, o formando un network di persone, o scoprendo le proprie passione e inseguendole, ecc. Ci sono tanti modi.

E per fare ciò bisogna avere determinate qualità quali disciplina, costanza nel fare le cose e quant’altro. QUEST’ULTIMA cosa è quello che proviamo ad insegnare ai nostri figli, secondo i nostri personali principi, sperando che vengano usati in maniera adeguata -secondo i loro canoni- nella loro vita.

Tutto questo imo, ovviamente.

pensa invece il mio scopo è lavorare il meno possibile :asd:

cercherò di insegnargli a cheattare il sistema il più possibile e godersi la vita

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Certo che é un tuo punto di vista
Per me il lavoro non conta un cazzo.
Faccio lo stretto indispensabile per soddisfare le mie necessità e quelle di mia figlia.
Al contrario la mia compagna ha dedicato la vita al lavoro e la pensa simile a te (soldi a parte, per lei é proprio questione di posizione e di emancipazione)

Ecco anticipato da Borzo

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Aspetta, non capisco perché devo sbattermi più degli altri. Per ottenere cosa esattamente?

Se ho un lavoro che mi piace, mi soddisfa e mi permette di campare decentemente, cos’è che mi rende mediocre? Il non voler aspirare ad essere la migliore?

Ci sarà sempre uno o una migliore di me quindi anche sticazzi :asd:

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Sbagli Blind. A me non frega assolutamente un cazzo del lavoro, mi piace vendere e devo dire che il mio attuale mi piace per quello che vendo.

Il motivo per cui lavoro tanto e cerco di farlo al meglio possibile è perché posso guadagnare tanti soldi per far stare meglio me stesso e chi mi sta attorno aka famiglia.

Tutto lì.

Anche a me piacerebbe lavorare il minimo indispensabile, però poi i risultati che otterrei sarebbero uguali agli sforzi che ci metto, che discorso è?