Per assurdo se non si “accontenteranno di sedersi sulla mediocrità” son fermamente convinto che per loro sarà più dura che per me:
I nostri genitori hanno avuto “vita semplice” rispetto a noi, pensare differentemente per noi ed i nostri figli sarebbe ottuso e superficiale.
“Ai miei tempi”, fatto esclusione per tempi di guerre e casi discriminanti, è una cazzata bella e buona.
Mi son permesso di scrivere sta cosa perché alla fine anche se i figli non saranno il top del top avranno comunque le spalle coperte quindi non capisco tutta sta necessità di spingere a 6 anni.
Sta proiettando se stesso sui figli, e ci mancherebbe. Io semplicemente non credo che sia la cosa giusta da fare a 6 anni, tutto qui. Se la sua preoccupazione é quella che possano restare nella media per me può magnare tranquillo
Non capisco neppure cos’hai scritto e a cosa ti riferisci
Cmq non voglio giudicare, ho espresso un mio punto di vista.
Abbiamo due approcci diversi. Volevo solo cercare di capire il tuo punto di vista, ma non lo capisco
Ma che vuol dire sedersi sulla mediocrità?
Che poi beccano un bimbo cinese che gli dà 6-0 6-0 e che fanno? Si ammazzano?
Ogni tuo singolo post trasuda livore, esattamente come il 100% dei post di ngi su “alcuni argomenti”.
A che serve?
Proprio ad evitare questo “I’m fine, all good” di facciata.
Tra lasciare x capitale ed y asset o spendere il 100% per formare i miei figli in qualsiasi cosa vorranno ho davvero zero dubbi (sperando non sian sul sociale )
Quello di cui parlo io non è il forzare subito un risultato bensì iniziare un percorso che li porterà ad ottenere metodi ed abitudini.
Imho insegnar loro ora che col 6 si è promossi significa condannarli
Cercare di fargli capire che ci saranno cose in cui andranno bene, altre in cui andranno meno bene ed altre in cui andranno male nonostante il loro impegno é condannarli?
Condannarli a cosa poi?
Può avere un senso se il figlio “collabora” ma discutere ogni singolo giorno sul “devi studiare di più” “devi fare tutti i compiti” “perché non ti sei divertito a fare essiccare le foglie di thè” a cosa può mai portare se non a un bambino complessato che odia la scuola perché la vede come la fonte di tutti i litigi e frustrazioni?
Sperando che non rovini direttamente il rapporto con la mamma
“High expectations asian parent” è una realtà quindi.
Siccome adoro infilare la testa negli alveari, la domanda che di solito pongo alla mia compagna quando va troppo “oltre” con richieste e paragoni (al momento non per la scuola ma per altre questioni perché è piccola) è sempre:"Perché, tu cosa fai/cosa facevi invece?
(poi magari tua moglie invece aveva tutti a+++++ e scolpiva come Michelangelo a 7 anni, in tal caso mi ritiro in buon ordine )
Io ho imparato a leggere e scrivere prestissimo (grazie a “Topolino” ) ben prima di andare a scuola, questo e la mia indole pigra mi hanno portato sin da subito all’idea che si potesse vivere di rendita, facendo sempre il minimo sindacale, con il bonus che più andavo avanti, meno avevo voglia di studiare ciò che non mi piaceva, e così come un coglione alla fine ho piantato pure l’università.
Questo per dire che sono il primo a riconoscere di essere stato un coglione, e che quindi farò di tutto perché mia figlia non faccia la cazzata che ho fatto io, ma di certo, tralasciando il “contesto cinese” NON andrò a litigare con mia figlia se non avrà il massimo dei voti in tutto alle elementari od anche alle medie (o comestracazzo si chiamano le scuole adesso) rischiando di metterle pressione controproducente.
Cazzo, la vita è una sola, e già tendenzialmente è una merda, almeno un minimo di spensieratezza ai bambini che hanno avuto la fortuna di nascere in un ambiente con acqua corrente potabile e senza (o relativi) problemi economici vogliamo lasciarla?
Continui/ate a pensare al risultato finale quando quello che provo (male) ad esprimere io è l’approccio.
Ci son tre tipi di persone al mondo:
i cinesi che ti dan il 6-0
quelli che “meh good enough”
quelli che reagiscono
Ora ne’ io ne’ mia moglie abbiamo tratti asiatici quindi già partiamo svantaggiati, riuscir a portare i nostri figli nella terza categoria non sarà obbligatoriamente garanzia del loro successo ma di certo avran polso per affrontare tutto
Quando ero bambino e mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo sempre, con convinzione, “voglio fare il muratore, così non devo studiare”.
Adesso ho un PhD in Statistica
Il mio aneddoto non c’entra nulla e non aggiunge niente alla discussione, ma gli ultimi post me l’hanno fatto tornare in mente
Vedi, é questo che non capisco
Svantaggiati rispetto a cosa? A chi?
A me i tuoi figli sembrano dei privilegiati e non vedo né te né tua moglie come svantaggiati.
Già solo a poter permettere ad un figlio di fare una cosa diversa ogni giorno.
É questo approccio che non capisco.
Il polso lo avranno se avranno fatto le loro scelte e la loro strada, non quella che hanno deciso i genitori per chissà quale mania di competizione di fare tre lingue, cinque sport, l’uncinetto e nel dubbio anche un po’ di pittura ed il conservatorio