[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother

l'Europa ha bisogno di un'autorità politica forte, diretta, eletta dai cittadini che vada in TV, prenda i cazzi in faccia o gli applausi se serve, e c'abbia un altro tizio che dall'altra parte che dica: "Se eleggete me farò di meglio di questo coglione".

Invece il parlamento europeo e la commissione vivono in un'atmosfera di grosse koalition dagli anni '80.

E invece no.
Vincono i socialisti? Governino i socialisti
Vincono i popolari? Governino i popolari.

Una rotta unica e certa, un governo serio.

E vaffanculo per il resto.




http://www.giornalettismo.com/archives/2175865/bebe-vio-insulti/

Tassare l'aria. Subito.. a sti soggetti.


Ma tu vuoi praticamente uno Stati Uniti d'America 2.

Ma com'è possibile che una serie di stati, con fortissime identità nazionali e una storia plurimillenaria, possano anche lontanamente riuscire a mettere un uomo solo al comando, o anche solo esprimere una politica univoca?

Ma è pura utopia, è illusione. Una cosa del genere la puoi far avvenire spontaneamente, con il tempo, favorendo la circolazione di uomini, idee, mezzi, merci. Il mercato unico è una cosa tendenzialmente buona, una politica unica no. Non nel caso europeo.
Aspettiamo che Le pen, Grillo, Farage e il resto dello smegma europeo https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_active_nationalist_parties_in_Europe decidano


L'Europa attuale è solo burocrazia


Lo so, ma non vedo alternative.

Se gli under 35 (studenti universitari e laureati) votassero per gli Stati Uniti d'Europa lo farebbero con il 75%.
Sì, ci vuole tempo. Ma dobbiamo tendere lì, perché sia reale negli anni '50 di questo secolo. Anche prima.
Altrimenti torniamo indietro. E sappiamo che cosa abbiamo fatto da divisi.


Immagino tu abbia statistiche a supporto di questa tesi.


A volte sarà sfruttamento , ma a volte ti ritrovi persone incapaci o semplicemente svogliate che metti alla prova un paio di settimane , poi quando ti accorgi che non imparerebbero ugualmente col rischio di fare danni , forse a metterli a fare fotocopie 8 ore al giorno e la soluzione migliore .. gli stage formativi servono per specializzare e istruire le persone , non devono diventare una forma di assistenza di sostegno di persone che lo fanno perchè devono, essendo obbligati dai genitori ad andare a scuola.
Se uno che vuole imparare si sente sfruttato , segnala la cosa alla scuola o al professore che gestisce il tutto , e lo spostano da un altra parte.



Può non fornirne meno ma fornirli sotto forma di qualche pagamento o assicurazione privata , può fornire meno servizi non qualitativamente ma quantitativamente rispetto al target di accesso [ ad esempio dare la possibilità a più persone di tentare il percorso universitario , piuttosto che darla a un numero minore di persone ma con il doppio dei fondi ] .. può garantire i servizi solo alla parte attiva della popolazione e non a quella passiva.
E lo stesso concetto dei transfrontalieri .. i redditi sono più alti ma i dipendenti hanno più spese private a loro carico ...
Al estero per laurearsi c'è gente che si indebita , ovviamente a titolo ottenuto deve avere un reddito maggiore che vada a coprire anche il costo di indebitamente stesso .. i laureato italiano si laurea a spese della collettività , qualcosa ci mette anche lui in base al isee , ma poi non gli viene richiesto di ripagare quel suo "debito" con lo stato , per cui va all' estero tenendosi tutto in tasca ..

L' argomento è enorme per essere approfondito ..



Non condivido , se le proiezioni prima del jobs act ipotizzavano un +10% in disoccupazione nel anno seguente , e con il jobs act la disoccupazione e stata al +5% , la disoccupazione e allo stesso tempo sia aumentata , che diminuita ... è aumentata nel andamento annuale , e diminuita nel previsionale ...
non so se mi spiego ..
L' introduzione del jobs act però non ha dato luogo al evento previsto di verificarsi , quindi non abbiamo la certezza che quel +10% si sarebbe verificato , per cui si può sostenere che non sarebbe mai avvenuto , e che quindi il +5% di disoccupazione e stato causato dal jobs act.

E' un po come nella storia , quando a un bivio scegliamo una strada , poi non ci viene permesso di tornare indietro a verificare quale sarebbe stato il risultato nel aver scelto l' altra strada ..
non so manco da dove iniziare, Cece


L'alternativa c'è, e si chiama libero mercato. Regolamenta quello e poi lasci che siano le persone ad integrarsi seguendo le leggi dell'economia e delle società libere.

Consideriamo la brexit: le hanno agitato davanti questo stesso spauracchio, ma il punto è che oggi l'europa non è solo un libero mercato, ma un'accozzaglia politica dove i giochi di potere sono ancora nel pieno svolgimento, di fatto rendendo l'UE una palla al piede invece di un'opportunità per i suoi membri.
In tale contesto, uscire dall'UE può persino apparire (non dico essere perché non ho motivi o elementi per affermarlo) come preferibile in ottica costi/benefici. Per puntare verso un'unificazione politica europea devi sopprimere le identità nazionali, perché partiti forti o non partiti forti, le tendenze centrifughe da un'autorità di potere esisteranno sempre (e ancora una volta ci basta puntare il dito verso l'UK).

Non puoi fare uno stato dal nulla forzando la mano. Ce lo dice la storia e ce lo stiamo dimostrando da soli. L'Europa unita è un'Europa economica, un'Europa sociale non esisterà ancora per parecchio, perché non siamo nemmeno gli stessi popoli tanto per cominciare. Non parliamo le stesse lingue, non abbiamo le stesse usanze, non abbiamo nemmeno gli stessi cacchio di valori su cui fondare delle leggi-guida comunitarie (e infatti quelle che abbiamo fatto finora fanno cagare a spruzzo).

Se vogliamo tendere a un'Europa unita, bisogna semplicemente creare le condizioni perché le popolazioni trovino conveniente stringere i rapporti: a livello di scambi commerciali avevamo preso la strada giustissima, e infatti oggi abbiamo due generazioni nate senza il concetto dei confini. Però se costringi questi popoli a coesistere, stai andando nella direzione totalmente opposta.
momento cazzata: https://www.facebook.com/ClaudioDodoi/videos/1178788488825141/

non so se è già passato


*

a quanto pare non ne sono ancora convinti, quando lo capiranno anche dove conta un niente di più (ie: quando i populisti arriveranno a governare/a rischiare di governare in germania, e mi sa molto presto) sarà troppo tardi per invertire questa tendenza
la germania deve stare attenta, perché nel worst case scenario si troverebbe davvero con il cerino in mano.


libero mercato... ma regolamentato (?!). poi però lascia che siano le persone ad integrarsi "seguendo le leggi dell'economia"?

deciditi, o il mercato lo regolamenti (e ci metti anche la libera circolazione* dei lavoratori, e dei servizi, perché il mercato non è fatto solo di beni), oppure non lo regolamenti (=libero mercato, e ti limiti al più a fare un unione doganale).

*la libera circolazione di lavoratori, beni, servizi etc. richiede per forza una regolamentazione comune. Prova ad adottare un modello di libera circolazione dei servizi finanziari senza una regolamentazione comune... vedrai che belle cose succedono


Il ragazzo e' confuso


È solo un'opinione, la tua
Il mercato comune lo lasci libero dalle decisioni politiche, senza metterci livelli decisionali che non siano quelli dovuti agli accordi tra più Paesi

Pare quasi che ci siano due estremi, niente mercato comune oppure l'europa attuale, ed in mezzo il nulla più totale. Quando poi sei tu stesso a citare "ti limiti a fare un'unione doganale" e quella che fa? Non la regolamenti? Ognuno fa un po' come cazzo gli pare e ti importa le ostriche al vaiolo?

Se poi stiamo qui a cincischiare sulle parole è un altro conto.


veramente, no, non è solo un'opinione la mia. E' lo svolgimento di alcuni concetti economici e normativi basilari in materia di "mercati". Alla luce, ovviamente, delle carte comunitarie e, prima ancora, sulla base della comprensione del cosa fa e non fa l'UE (e cosa faceva, prima ancora, la CE e la CEE).

Da quel che scrivi si intuisce che non hai neppure idea di quali siano i livelli, gli strumenti e le tecniche di armonizzazione delle legislazioni degli stati membri e, prima ancora, quali siano le finalità di tale intervento. E del perché si debbano regolamentare necessariamente determinati settori, nel momento in cui apri un mercato (ad es., quello dei servizi bancari o finanziari).

In un'unione doganale, ad es., lavoratori, capitali e servizi finanziari NON circolano.


Si, ovviamente. Ciao.

Ooh, c'è voluto il classico "sbatto la porta" per farti sbottonare un secondo editando il tuo messaggio. Che qua le cose ve le bisogna tirare con le pinzette.

Grazie della lezioncina, adesso per cortesia rileggi il paragrafo "50 sfumature di grigio tra mercato unico ed europa attuale" e spiegami COSA non ti piace di una situazione meno unita di quella odierna.


E deciso da chi quindi?