[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother

finche si parla di 0.x credo si possa senza patemi d`animo affermare che la pressione fiscale e` stabile, il piccolo dettaglio e` che infatti aumenta quella locale; gia vi siete dimenticati dei tagli mostruosi agli enti locali e del conseguente aumento dei balzelli ? ma quelli non compaiono chiaro, sono "locali"


Bene, quindi rispetto al 2012 (44%, Bankitalia), è calata.
Quindi?


La Banca d'Italia analizza anche quei dati, non è che vengono ignorati eh.

http://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/news/127493/fisco-locale-nelle-regioni-italiane.html

https://www.bancaditalia.it/media/notizia/l-economia-delle-regioni-italiane-nel-2015-n-21-giugno-2016

Qui si può anche scaricare lo studio del Sole 24 Ore sui dati del fisco a livello regionale:

http://www.regioni.it/newsletter/n-2979/del-11-07-2016/fisco-locale-studio-de-il-sole-24-ore-su-dati-bankitalia-15481/



Non avevo neanche visto il post, sono salito a cercarlo.


Ma sì, l'etica del lavoro è talmente ingranata nel nostro modo di pensare che l'unico modo per stare senza fare un cazzo per mesi senza sviluppare fobie e depressione e rifiutarla completamente come fa un =Suck per dire, gli altri un qualcosa per giustificare la propria esistenza se la cercano e i pochi che non lo fanno non li vorresti nella work force cmq


ok, ma il reddito di cittadinanza (a tutti) non preclude la possibilità di lavorare. per questo che secondo me andrebbe dato a tutti (come è giustamente chiamato, di cittadinanza) e non un sussidio di disoccupazione senza scadenza. perchè a quel punto la gente anzichè lavorare in un call center se ne sta a casa, guadagna uguale e non è motivata a cercare un lavoro (di merda).

mentre se dai il rdc a tutti ognuno è motivato a cercare un lavoro a) per fare qualcosa nella vita b) per non avere solo i soldi per tirare avanti e basta.

per di più, se il lavoro non diventa più un "lo faccio solo per campare", ma c'è uno stimolo personale ("non voglio starmene a casa a girarmi i pollici"), uno va a lavoro anche più volentieri, o intraprende tentativi che altrimenti non farebbe (esempio random: mollare il lavoro di call center per aprire una bancarella di artigianato)
Tanto nei prossimi 20 anni la tecnologia renderà ridondanti il 50% dei posti di lavoro e la competizione renderà necessario studiare 25 anni per avere lo stipendio di chi oggi ne studia 15 (come oggi bisogna studiare 15 per avere le stesse possibilità dei nostri genitori dopo la terza media ), il reddito di base e la progressiva socializzazione dell'economia sarà l'unico modo per evitare che si finisca in uno scenario distopico con i Sonne nei loro bunker ultramilitarizzati e gli altri che fanno a gara ad entrare nei bunker. Che poi ti diranno che quelli che muoiono di fame fuori dai bunker non devono lamentarsi perché hanno l'Ipod 40 in VR 4.0


Ovviamente stavo esaminando la cosa dal punto di vista della teoria economica. Ed ovvio che le due soluzioni abbiano pro e contro. Il punto fondamentale pero' e' che sono soluzioni allo stesso problema, ed e' questa first order la cosa importante.

Sul discorso coperture poi secondo me ti sbagli.




Vediamo quante volte lo devo riquotare.


?

Perche' mi consideri turboliberista quando sono social-democratico, anzi direi quasi Marxiano




Aridaje, continuiamo a parlare a cazzo di concetti che vogliono dire tutt'altro

Quella è la pressione fiscale totale.


Quanto dici (nella parte che ho cuttato) è piuttosto condivisibile, però la grande differenza tra il fare e il pourparler teorico/utopistico è proprio riuscire a dimostrare che sia fattibile numeri alla mano. Quindi se siamo qua tra amici a dire quanto sarebbe bello poter decidere autonomamente che grado di impegno mettere nel lavoro e quanto nella vita privata...che il resto se ne occupa lo Stato...hai il mio voto. Quando però vuoi discutere di cosa è fattibile e cosa no mi devi almeno quantificare il costo di un'opera del genere e dirmi le coperture.


Secondo questo grafico non mi trovo con i tuoi dati, concordo che stiamo parlando di decimali ma non mi pare tendi a diminuire come affermato dal governo.

www.istat.it/it/conti-nazionali


non ti considero turboliberista, ma ti vedo troppo attaccato a teorie accademiche che non capiscono come molto spesso sia lo stesso mercato con il suo operare (e non le istituzioni, anche se spesso concorrono) a creare disuguglianze intollerabili

http://www.penguinrandomhouse.com/books/241363/weapons-of-math-destruction-by-cathy-oneil/9780553418811/

Ma non sta dicendo nulla di nuovo, basta aver fatto una partita a Monopoly una volta nella vita.

Nel caso dell'industria 2.0 le coperture sarebbero date da maggiori tasse all'industria. Perché se non hai più gli stipendi da pagare ai dipendenti, e hai solo il costo del l'investimento iniziale, puoi permetterti di pagare quasi gli stipendi prima sottoforma di tasse.

Stesso discorso per le società che forniranno car sharing con auto a guida autonoma,per fare un esempio nei servizi (o in un futuro ancora più lontano, forse, nei ristoranti che saranno completamente autonomizzati).

Si potrebbe dire che a questo punto le industrie sono motivate ad essere aperte in paesi in cui questa struttura/prevenzione sociale non esiste (per non pagare le tasse aggiuntive, come già fanno adesso diversi colossi con l'Irlanda & co.), però a questo punto la responsabilità è nello stato che deve comunque garantire le entrate nelle proprie casse.


L'immagine è del Sole 24 Ore, avranno sistemato qualcosa negli anni successivi.
Ma in ogni caso non sono io quello che ha tirato in ballo la pressione fiscale dopo aver parlato dell'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dei fondi pensione.
Se preferisci c'è il dato della Banca d'Italia:

Considerando il credito di imposta riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi mediobassi come una riduzione di entrata, la pressione fiscale2 è diminuita dal 43,2 per cento del 2014 al 42,9 per cento nel 2015; è tuttavia rimasta superiore, per circa 2,5 punti percentuali, alla media registrata nel decennio precedente la crisi dei debiti sovrani. In un’ottica di più lungo periodo la pressione fiscale in Italia, pari al 40,1 per cento nel 2000, ha raggiunto un minimo nel 2005 (39,1 per cento) per poi salire fino al 41,5 nel 2007 e al 43,6 nel biennio 2012-13. Nel 2014, principalmente per effetto del credito d’imposta prima menzionato, essa ha iniziato a ridursi.

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-direttorio/int-dir-2016/Signorini_18_04_2016.pdf
Meanwhile la Gabanelli colpisce ancora
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/17/report-bagno-personale-nellufficio-alle-poste-alfano-junior-prova-a-bloccare-il-servizio-di-rai-3/3103042/
bel personaggio il fratello del nostro ministro degli interni, mi fa salire la fiducia nel governo

cazzo pure la laurea comprata


eh beh perché invece alfano stesso ispira una fiducia che levati

uno dei motivi per cui è FONDAMENTALE la riforma della costituzione ed è fondamentale una legge elettorale che garantisca di avere una maggioranza certa che esca dalle urne

ma tu sostieni il contrario e che invece è bene continuare così...


Ma in realtà è sicuramente fattibile numeri alla mano (ovvio non nei modi o nelle cifre espresse da Grillo), i problemi sono:

1)Si tratta di una ridistribuzione della ricchezza e del cambiamento dei rapporti di forza, sei favorevole SI/NO??? E qua la risposta dipende puramente dall'ideologia

2)Conseguenze sul lungo periodo...quali sono?? E qua dipende dal modello previsivo che crei, che dipenderà a sua volta dall'ideologia...se pensi tutti diventeranno pigri e staranno a casa a farsi le seghe con il reddito di cittadinanza e gli imprenditori se ne voleranno a fare affari altrove piuttosto che investire qua...oppure la gente vorrà contribuire comunque etc e gli imprenditori non scappano, ancora ideologia

3)Cosa sei disposto a tagliare per avere il reddito di cittadinanza? chi tassi? dove trovi le coperture? ancora ideologia

Ma tanto dietro alle accuse di essere pourparler "teorico/utopistico" c'è sempre dietro conservatismo spiccio alla "ti guadagnerai il pane col sudore della tua fronte"