[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother



Ma allora non è solo questione di abbandonare l'Italia, ma anche abbandonare la città in cui si è cresciuti, no?
Questo è oggetto di scontro culturale. Il resto del mondo ha dimostrato che ci sono enormi benefici in modelli di vita dove l'esigenza di voler rimanere in terra natia sia un compromesso da dover accettare, e non la miglior condizione naturale.


Ma non è umanamente povero perché la condizione è di mutuo beneficio. Ti viene detto "serve farlo perché ci pagano le pensioni" per argomentare quale sia il beneficio dal nostro lato: quale sia il beneficio dal loro lato, a 2/3 del pubblico stando alle intenzioni di voto, non interessa. E' utilitarista ma offre una contropartita onesta.


Un esempio? Perché non so se tu ti riferisca a decisioni tipo la gestione delle quote immigrazione, o alle scelte strategiche economiche che riguardano tutti (ma sono scelte economiche in un gruppo di partner commerciali che non avrebbero la forza collettiva che hanno adesso senza tale accordo), o altro.


Eh ma lui forse vota PD

Mi sa che abbiamo il microemozioni della lega #kitipaka


Fossi in micro ti reporterei
Che fine ha fatto micro?
Io voglio il sondaggione elettorale di Agorò


1) per me ognuno dovrebbe avere il diritto di scegliere se vivere dove è nato o se spostarsi, e in questo caso di quanto
e converrai che spostarsi anche di molto ma all'interno dello stesso paese è ben diverso dal cambiare paese del tutto, per mille ragioni lingua cultura tradizioni possibilità di mantenere i contatti ecc.

2) per me è una visione povera invece, perché per me la ricchezza di un africano che viene qua non è la pensione che mi paga, ma la sua storia, la sua cultura, la sua esperienza personale, insomma lui/lei in quanto essere umano in primis, non in quanto "pagatore di pensione"

3)le politiche di austerità, la regola del 3%, la gestione della crisi greca, le regole non rispettate dagli altri paesi su surplus e deficit, la non condivisione del debito ma solo l'applicazione dogmatica di regole che non hanno senso, il fatto che gli usa con politiche espansive siano tornati ai livelli precrisi in 2 anni noi in 8 in media, con paesi come il nostro che sono sotto la media e ancora ben lontani dai livelli pre crisi

in sostanza io non credo che le persone si divertano a votare estrema destra o partiti populisti. certo per una parte minoritaria sarà così, ma la maggioranza credo voglia solo una vita tranquilla e serena senza vivere nel continuo terrorismo della paura del domani

se i partiti che qui ritenete giusti, pd in primis, non hanno saputo dare le rispose che le persone volevano, voi incolpate le persone definendole ggentiste e ignoranti, e questo mi pare un atteggiamento assai sbagliato


no ho detto che voterei pd se non si mettesse a fare lo scendiletto di tutte le politiche europee, sulla seconda frase non so cosa dire perché non so chi sia microemozioni

comunque vedere te qund e chimay a darvi i gomitini contro di me dà una certa soddisfazione
considerato l'estremo bipolarismo dei tuoi post non puoi che aspettarti una cosa del genere, io per esempio sull'ultimo sono d'accordo, ma non è quello che scirvevi prima, per altro nessuno (o quasi) mette in dubbio che le politiche Europee sull'austerity siano fallimentari, c'è gente che lo dice da tempo e chi se ne è convinto recentemente, il problema è che per come ti poni e per il linguaggio che usi, sembra che la tua non sia una critica sistemica ma una ricerca dell'autarchia neofascista stile Trump, e a quel punto io mi tengo il PD di Renzi, l'obiettivo mio è non essere ridotto a dover scegliere tra queste due opzioni ed averne sempre almeno una terza, ma se mi ridurranno mai a una situazione simile, la mia rispost anon potrà mai essere votare gli psicopatici.
qualcuno spieghi a Salvini come funziona l'europa che mo vuole mettere dei dazi random stile trump
Ylop, il problema è che in tutte le analisi dei problemi che fai, dimentichi che non esistono soluzioni immediate e unilaterali.

Purtroppo per cambiare certe cose (economia europea, processo di integrazione europea, miglioramento delle condizioni di immigrazione) serve tempo e serve farlo dal punto di vista istituzionale. Non da fuori.
Ora, possiamo star qui a discutere in che misura e che risultati questo governo abbia ottenuto su questi temi ma continuare a ripetere che servono misure piu drastiche e che la germania e la Francia sono il male, quello si che fomenta davvero le istanze di ultradestra illudendole che realmente esistano soluzioni semplici e veloci.


bah io mi pongo come intervenite voi, se dialogate dialogo se venite a buttarla in caciara la butto in caciara pure io

e ripeto io non contesto l'ue, che mi sembra un bel progetto

contesto l'euro, perché quando i costi superano i benefici non ha senso impuntarsi nell'errore


io non dico che sono il male, dico che fanno i loro interessi (giustamente) e che vorrei una classe politica italiana che porti gli interessi dell'italia in europa

e

io non sarei per le misure drastiche, ma ho visto come è stata gestita la questione migranti, con la francia e l'austria che hanno letteralmente chiuso le frontiere

ora, se di fronte a un problema gestibile come quello le reazioni sono state quelle, non riesco a credere in una comunità europea unita e felice come fate voi, né in un debito condiviso né in tutte le altre belle politiche di cui si parla da anni

poi oh, se verrò smentito io sarò felice eh

se domani mi dicono "spendi pure tranquillo per la sanità, per le scuole, le strade, il dissesto idrogeologico, per l'integrazione e l'accoglienza, per le infrastrutture che noi ti garantiamo il debito" io faccio i salti di gioia

ma se mi dicono "devi applicare il fiscal compact perché altrimenti non sei credibile quindi inizia a licenziare e a chiudere ospedali" io sono libero di dire "no grazie" e di provare a cercare soluzioni alternative


Contesti l'euro o le politiche economiche europee?
Perché per le seconde in parte sono d'accordo anche io e credo forse molti altri. (Renzi stesso ha criticato piu volte e apertamente le politiche economiche.)

Se invece critichi l'euro, inteso come moneta unica, fai un errore perché la moneta unica è condizione sine qua non al processo di integrazione europeo e che tu stessi definisci un bel progetto.


eh qui mi tocca appoggiarlo raga
sul problema Euro puoi anche sentire l'opinione ad esempio di Varoufakis, che io parzialmente condivido e che riassumo così.

al momento di entrare nell'euro, lui era contrario, e continua a pensare che sia stata una pessima scelta per la Grecia (e forse è lo stesso per noi) ma uscirne adesso è tutto un altro paio di maniche e lui stesso sostiene che ormai non è una cosa fattibile per praticamente nessuno, sopratutto in maniera unilaterale.

In sostanza, che ci piaccia l'euro o meno e fatti salvi tutti i ragionamenti su vantaggi e svantaggi dell'esserci entrati, oramai siamo dentro e uscirne è poco praticabile, i referendum sull'Euro sono demagogia spicciola


Si però poi leggi i suoi post e vedi che la sua critica alle politiche economiche europee (che intendiamoci, in parte condivido pure eh) poggia su: moneta unica=merda, l'immigrazione è ormai fuori controllo, i giovani devono emigrare, la francia e la germania ce l'hanno con gli italiani.
Il tutto poi mascherato dicendo che queste cose hanno generato l'aumento di consenso dei nazi, quando invece è proprio l'idea che ad ognuno basti fare un po come cazzo gli pare che genera il consenso delle ultradestre.


Infatti l'abbiamo fatto per 50 anni ed è andato tutto benissimo.


Che poi anche li ci sarebbe da dire...
Abbiamo fatto 50 anni in cui piovevano prima i soldi del piano Marshall e poi gli interessi strategici usa nell'era della guerra fredda.
Alla fine non abbiamo mai fatto quel cazzo che ci pare perché eravamo capaci.
Eravamo solo la teen che veniva corteggiata con denaro usa finché non siamo invecchiati e ora, oramai non piu piacenti come un tempo, dobbiamo trovare il modo di vivere con le nostre forze.


Il diritto ce lo hai, in linea di massima. Quale compromesso di qualità della vita, quello è attorno a cui gioca la decisione. Sono sicuro che in certe parti del paese il limite minimo di qualità della vita sia più basso di quel che dovrebbe essere: ma quale è la causa della povertà localizzata in certe parti di una qualsiasi società?

Sono le male gestioni che tolgono il diritto di farsi una vita in terra natia, quel che è cambiato negli ultimi 15 anni è che adesso hai accesso a molte più offerte di qualità della vita e la prospettiva del rimanere nella remota provincia mal gestita non può offrirti tanto quanto ti offra inseguire altre opportunità lontano da casa, e non è togliendo il diritto di scegliere di spostarti che risolvi il problema.



2/3 - forse anche 3/4 - dell'elettorato non vuole vedere etnie diverse dalla propria per strada. Ora, per le ragioni indicate al punto 1, questa cosa è assurda e non è possibile costruire una logica sociale funzionale su questa esigenza: per marketing, se vedi parlare di integrazione, ora si fa appello solo alla possibilità del mutuo beneficio da tale pratica. Fermo restando che c'è l'aspetto umano del contribuire al miglioramento della qualità della vita dell'immigrato, e che dal momento cui integri realmente persone di una cultura diversa dalla tua, un giorno ti troverai davvero l'assessore alle politiche giovanile non bianco non cattolico. Cosa che non succederà mai se non riesci a vendere l'idea dell'utilità dell'integrazione.



Scindi le cose. La prima parte della tua lista la condivido. Quando arrivi a "gli USA", a me pare che l'area europea in media se la cavi decentemente, e ci siano regioni di quest'area che se la cavi un bel po' meno bene della media, altre molto meglio. Questo è perché a Bruxelles ci sono scelte di favore per queste aree, o perché le gestioni di queste aree stanno facendo qualcosa di corretto, in ottica internazionale?



L'accusa di ignoranza è sacrosanta quando certe fette di popolazione si danno la zappa sui piedi acclamando certi araldi, perché non hanno la capacità di confutare un'idea dannosa che erroneamente pensano faccia loro bene.

Esempio banale, chi parla della flat tax come buona proposta: se hai un reddito annuo di 300k euro netti, è un'ottima cosa e non sei gentista ed ignorante a difendere tale proclamo. Se ne hai meno verrai impoverito, e questa cosa è DIMOSTRABILE.


Giusto per capire chi prenderà una batosta della madonna


Il problema è che - legamente - uscire dall'euro si può.

Solo che:

- uscire dall'euro vuol dire uscire dall'unione europea, dato che non esiste un articolo 50 limitato al solo euro ma per uscire dall'euro devi uscire dall'UE,
- uscire dall'euro significa dover pagare le competenze dei sistemi target europei (400 miliardi di euro, più di un sesto del nostro debito pubblico), praticamente aumentare di botto il debito pubblico dal 132 al 160 %.

Questo debito pubblico non passerebbe alle lirette salviniane, ma resterebbe in euro...

Gli interessi del debito (che improvvisamente si rivaluterebbe contro la nuova moneta) schizzerebbero alle stelle.

Sarebbe default in tre giorni.

E questo dovrebbe farlo un parlamento dove se un senatore ha il mal di pancia cade il governo.

Auguri.

Il futuro più probabile è la trojka.