Thread del femminicidio

Belli i reset, eh?

I problemi mentali non c’entrano.

gigawat… che sia incapace di intendere e volere o lucido assassino, quel che conta è che alla fine ha ucciso una donna perché non poteva averla.

Già detto mille volte: i sociopatici possono vivere la loro vita in molti modi diversi tra cui fare gli eremiti nei monti, diventare broker, truffatori seriali, inventare sette e marketing multilevel per lasciare in mutante migliaia di persone. La domanda che dobbiamo farci è: perché la sua sociopatia ( se tale è ) è evoluta nel desiderio di possedere una donna al punto da ucciderla quando ha realizzato che non poteva farlo?
Risposta: il patriarcato gli ha dato questa brutta idea.

E se invece era lucido?
Il patriarcato gli ha dato questa brutta idea.

btw: sociopatico cmq non implica incapace di intendere e volere, per cui la malattia mentale - entro certi livelli - non lo salva dalla responsabilità di aver scelto con cognizione di causa di ucciderla perché tanto voleva fare.

Ma un problema è individuare il disturbo mentale con individuo incapace di intendere e volere.
Sono due cose diverse. Turetta era/è lucidissimo.

Mi fai(l) :asd: il panegirico sul fatto che parliamo senza sapere e poi dici che era lucidissimo.

Se non era lucidissimo come fai a dire che è stato il patriarcato, è la stessa cosa.
Quello che sappiamo per certo sono le cose che diceva lui prima, le cose che faceva lui prima, le cose che diceva lei prima e le cose che faceva lei prima, e di queste cose abbiamo testimonianze diretta e indirette.

Io il mio ragionamento l’ho già spiegato. Se non l’hai capito posso provare con parole diverse, ma se leggi, la spiegazione c’è già due post sopra.

Ma anche io ho spiegato il mio giorni fa. Io analizzo la questione sotto il profilo della salute mentale (diverso da individuo da internare in istituto psichiatrico piuttosto che in carcere), il patriarcato per me è un sotto insieme. Per voi il patriarcato è l’insieme al cui interno ci sono anche i disturbati mentali.
Comunque nel frattempo discours mi notifica questo :asd:

No guarda no. Per me il patriarcato è una delle dimensioni di questa società e sinceramente l’ho sperimentato sulla mia pelle pur non essendo donna.
Quando mio padre menava le sue due mogli (si, mentre era sposato con la prima si era portato a casa la seconda… la prima ha divorziato e ha sposato la seconda) e le rispettive famiglie che non le aiutavano perché “te la sei cercata, ora hai dei figli con lui, quindi vedi di sistemare.”
Quando la mia attuale moglie era vessata dall’ex (non stavamo ancora insieme… era un’amica che aiutavo perché si era rassegnata pure lei a subire e stare zitta perché la sua famiglia etc etc).
E molte altre volte quando ci sono finito in mezzo e, diversamente da altri uomini, non ho fatto spallucce.
Tutto questo non per dire che sono più figo, ma per vissuto personale sono sicuramente più attento e le cose le vedo, mentre altri che ci sono dentro fino al collo, ma non hanno particolari svantaggi o dispiaceri, finiscono per non vederle o sottovalutarle. Ecco perché ci si chiede di fare mea culta, tra parentesi, perché in quanto maschi (mettici pure bianchi per una buona fetta dei presenti su sto forum) siamo due volte privilegiati e fa schifo accettare il privilegio e darlo per scontato e fare i discorsetti e i distinguo “eh ma per me è più malattia mentale che femminicidio”.

Per cui che Turretta sia pazzo svitato, sociopatico o solo un grandissimo paraculo, bello lucido allora come adesso che recita la parte del cane bastonato, il punto è sempre e comunque un altro, ovvero, di tutte le minchiate che poteva fare nella sua vita, ha scelto di accanirsi con una donna, rubandole pezzo per pezzo tutto quello che aveva, fino a prenderle la vita, mentre si piangeva addosso dicendo di essere triste e addolorato.
E questo comportamento non è mica un caso isolato: ne vedi ogni giorno sul giornale, che finiscono “meglio” o uguale a questo.
In ogni caso abbiamo uomini che non ce la fanno a intendere che le donne su cui mettono gli occhi non sono roba loro. Perchè? perché la società ha dato loro questa dimensione da seguire, un pò come ci ha spiegato che se hai soldi e successo, allora vali di più, hai più diritti, salti la fila, se fai la stronzata la gente chiude un occhio e così via. E loro, che sicuramente tanto dritti non sono, hanno internalizzato questo messaggio e nella loro ricerca di gratificazione invece di andare affanculo da qualche altra parte hanno deciso di ammazzare una donna.

Fine.

Ma questi sono tutti aspetti assimilabili a disturbi. Quello che fa la società è crescere, tramite genitori disturbati, altri individui disturbati.
Quello che attribuisci al patriarcato è un gigantesco problema di disturbi, limiti il patriarcato (per dirla in tre parole) con le leggi, garantendo libertà/protezione/diritti alle donne, ma devi risolvere i prooblemi della sfera affettiva, emotiva, relazionale, o crescere individui che sono stabili sotto questo punto di vista, e questo lo fai rimappando la psiche o crescendo individui mappati in modo sano.

Poi, se vogliamo parlare del caso nello specifico, già solo il dire, ben prima che avvenissero i fatti, mi ammazzo perché la mia vita non ha più senso, è un elemento che indica palesemente un problema mentale. Se non volete parlarne per me va benissimo, ma non parlarne non significa che non ci sia.

E se si vuole far finta che eliminato il patriarcato la violenza verso le donne si attenui per me va benissimo, ma personalmente non ritengo che sia così.
Il tizio che viene lasciato e che non ha un’identità, e quindi la cui figura di disgrega nel momento in cui viene sfanculato, annienterà comunque la persona a cui attribuisce l’annientamento di se stesso in ogni caso.

Guarda che le donne uccise sono la punta dell’iceberg del patriarcato.
Sotto, dove non vedi, ci sono ml di donne che stanno a casa chiuse perché il marito è geloso.

Tutti pazzi gli uomini?
Se è quel che credi tu, a me sta anche bene eh. Non ho particolare amore per il mio genere. Ne ho viste davvero troppe.

E questo è quello di cui si deve parlare, non del caso specifico.

E ripeto, se questo caso specifico si attribuisce alla causa sbagliata (e per me è la causa sbagliata), come detto se questa porta un miglioramento su quello che dici per me va benissimo.

appena la liberiamo io e Krudar ve lo diciamo

In merito a questo poi, come lo risolvi? Dicendogli che non devono essere gelosi?
Perché la gelosia (ma non solo questo problema delle relazioni) incontrollabile, tossica, la risolvi (forse) portando il tizio x in terapia, proprio perché è la manifestazione di un problema interiore.
E per portarcelo devi far capire a loro che hanno un problema, a chi gli sta accanto che il loro partner ha un problema.
Il lavoro rimane di sensibilizzazione sulla tematica della salute mentale alla fine della fiera.
E alla radice il tizio in esame è geloso/tossico/possessivo come effetto del suo vissuto, e uno degli aspetti di questo vissuto è la società per cui è normale che la donna stia sotto.
Se non lavori su entrambi i fronti contemporaneamente, società e psiche, l’effetto che ottieni è la polarizzazione, perché avrai una società con un’identità diversa in cui una grossa componente di essa è cresciuta con la visione di una società che non esiste, se non gli dai supporto invece che avere meno malati mentali ne hai ancora di più.

La gelosia tossica ha sempre la stessa radice imo, non la risolvi con la terapia, la risolvi cambiando la società.
Perché la gelosia tossica vuol dire pensare che quella persona sia solo tua, ma nessuno è di un altro.

ovviamente intendo in tutti e due i versi, non solo gelosia verso le donna, ma è uguale, stessa radice.

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this, basta parla di sti cazzo di psicologi

Lo sai che c’è, a prescindere da quella che sia la verità, se dici che è un problema psicologico implicitamente stai ammettendo che non ci puoi fare un cazzo di niente, perché se lei, la famiglia di lei, la famiglia di lui, gli amici di entrambi, etc etc non l’hanno notato o non hanno agito, che cazzo potrà fare lo stato?
Invece col patriarcato hai una cosa che sostanzialmente puoi sperare di cambiare, perché è artefatta (da noi) e quindi modificabile.

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A me sembra che stai mischiando le cose.
Che ci sia un problema - mai affrontato seriamente - di salute mentale, siamo anche d’accordo.
Ma questo non spiega tutta una serie di caratteristiche di questa società che l’eventuale mancanza di sanità mentale di alcuni non può far altro che rendere particolarmente evidente (femminicidi per esempio). Ma sono lì comunque e causano effetti tutti i giorni, a tutti i livelli.
Accendi la tv e la ragazza bella è messa li a fare la valletta mentre l’uomo conduce la trasmissione. Cerchi lavoro e l’annuncio per cui vorresti candidarti cerca ragazze carine per fare la barista, mentre se cerchi un barista deve essere capace. Se sei donna hai una prospettiva di carriera assai meno intrigante che se sei uomo e il tuo stipendio è sempre inferiore, oltre al fatto che ti chiedono se vuoi figli, se hai il fidanzato e via dicendo.
Se sei carina poi il datore di lavoro ti fa le battute del cazzo, oppure magari si permette di farti allusioni da viscido pensando che ti facciano piacere perché nella sua mente tu sei una zoccola.
Potrei andare avanti all’infinito e tutte queste cose succedono tutti i giorni e non hanno bisogno di spiegazioni particolari o di psicologi, ma solo di educazione cazzo. Così come buona parte delle molestie o degli stupri, non è fatta da gente che “deve andare dallo psicologo”.
E’ tanto che ti leggo e per il tuo vissuto tu tendi a dare tantissima importanza alla salute mentale. Ma qui per me esageri. Banalizzi il problema come un “c’è tanta gente che ha un problema”. Ti si fa notare che il problema è molto diffuso e tu “c’è tantissima gente che ha un problema”.
Guarda che se facciamo l’elenco dei comportamenti patriarcali salta fuori - che so - che il 95% degli italiani tra battute da spogliatoio, catcalling, mano morta, battute del cazzo, forma mentis da maschilista etc - secondo la tua definizione - dovrebbe andare dallo psicologo.
Ecco, io magari prima proverei ad educarli.

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La roba che hai sbagliato e che il 100% deve andare dallo psicologo. Se si vogliono porre le basi per una società come la immaginate andare dallo psicologo 2 volte al mese tutti mi pare proprio la base.
Secondo me non vi rendete bene conto delle trasfromazioni che chiedete nel breve termine in una sociatà che non ha la minima infrastruttura per provare anche a solo a supportare una transizione del genere :asd:

Ma poi non si è in grado di veicolare un messaggio che faccia capire all’italiano medio che a leccare il culo al cumenda ci perde solo e vorreste far smettere di approfittarsi delle donne a uomini che senza un donna sottomessa affianco non riuscirebbero manco a pulirsi il culo :asd:

Onestamente la vedo una causa persa - psicologo o no - far cambiare idea al 60enne.

Mi accontenterei di porre il problema a tutti e aiutare le nuove generazioni a ragionare meglio.