Thread del femminicidio

ma perche’ e’ un po’ una cosa insita in ogni rapporto di potere sbilanciato che direi quasi naturalmente sfocia nella prevaricazione del forte sul debole, non ci credo che sia genetico nell’italiano o ristretto solo al rapporto uomo-donna

e’ un po’ come il mobbing del capoufficio, o l’abuso della guardia, o il bullismo…
esistono ovunque in maniera similare penso

La faccenda però mi ha colpito. Dati davvero orrendi. Resta un grande problema per noi, ma purtroppo non siamo soli.

Anche questo è un altro grave problema, largamente diffuso, di cui non frega un cazzo a nessuno e che si riflette su tutto il resto.

si concordo.

come gli abusi psicologici sulle donne e’ difficilissimo da riconoscere nelle fasi iniziali e molto spesso e’ pure doppio (il capoufficio maschio che fa mobbing sulla sottoposta perche’ e’ sottoposta E donna)

Onestamente conosco molte donne vittime di violenza e non altrettanti uomini vittimi di violenza… per quel che vale la mia personalissima statistica, ovviamente.

E credo che il motivo sia da ricercare in una serie di fattori interni ed esterni che rendono l’uomo molto meno debole (come vittima) rispetto alla donna. Lo dico subito chiaramente: non è che le donne siano tendenzialmente meno violente. È che hanno meno strumenti per prevaricare, se vogliono farlo. Conosco molte donne (tante quante gli uomini) che nelle adeguate condizioni userebbero il potere per fare del male al proprio prossimo. Solo che spesso le donne non hanno gli stessi trumenti degli uomini.
Basta guardare nei rapporti familiari: l’uomo ha generalmente uno stipendio e una condizione lavorativa migliore (lo dicono le statistiche, è innegabile), il che li rende più forti in caso di contrasti familiari. L’uomo può dire “ti tolgo i soldi” oppure “me ne vado e ti arrangi” e usare l’argomento economico come arma di ricatto per spostare l’ago della bilancia a proprio favore e imporre una situazione spiacevole all’altro partner.
La donna - generalmente - non ha questo potere.
Ho visto molte relazioni tecnicamente naufragate, ma che stavano in piedi solo grazie a questo ricatto e da lì è tutta una discesa per cui il partner che ha il coltello dalla parte del manico impone un crescendo di intimidazioni e violenze sulla parte debole.
Vale per l’argomento economico, come per quello fisico, ma anche l’aspetto sociale non è da trascurare. Molte donne non lasciano il compagno per paura dell’opinione della famiglia e degli amici. Altro strumento nelle mani del partner divenuto carnefice.
O vogliamo parlare dei figli? sono spesso usati come catena per tenere l’altro genitore al guinzaglio.
Qui sui figli però la battaglia è quasi ad armi pari per cui ho visto tante donne quanti uomini usare i figli come arma.
Per il resto però il “potere persecutorio” degli uomini è nettamente superiore a quello delle donne, per cui se le cose vanno male, la vittima è quasi sempre una donna.

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Io ho subito mobbing pesante dalla mia capa, condito con calunnie di un’altra capa che aveva una giovane parente che mirava alla promozione che mi avevano promesso. Situazione finita con il mancato rinnovo del mio contratto (che sarebbe dovuto diventare indeterminato).
Era un lavoro di merda e alla fine l’ho lasciato volentieri, ma avrei potuto fare causa, anche se la situazione era talmente fosca che sicuramente non ci avrei cavato un ragno dal buco.

oltretuttto (non e’ una giustificazione) ma e’ difficile da capire di star compiendo un abuso anche da parte di chi lo compie perche’ appunto e’ interiorizzato e normalizzato finche’ non diventa evidente a tutti

per questo non credo sia un fatto di ‘paura delle donne coi capelli viola’ come la mette chimay ma proprio di cultura di base

come prima cosa dovremmo tutti noi partire dall’assunto che non ne siamo immuni imho ed educare i nostri figli ad analizzare ogni comportamento in quell’ottica

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https://x.com/CharlyMatt/status/1725126287071613121?s=20

va come si educano i figli

si, dipende sempre come le contestualizzi quella frase, puoi dire la stesse parole maledicendoti per non essertene accorto/allarmato o puoi dirla come giustificazione, per questo non leggo twitter o dubito di ogni virgolettato

poi non seguo la cronaca quindi non ho idea di chi sia questo tipo

pero’ ecco si, e’ appunto un problema di cultura ed educazione

true story.

Mia moglie è stata vittima per anni di atteggiamenti persecutori (che raggiunsero picchi di intimidazioni, ricatti e pedinamenti fatti dall’interessato e dai suoi amici che vivevano nello stesso paese e lo informavano di ogni spostamento che lei faceva) da parte del suo ex compagno e padre di suo figlio.
A un certo punto, la convinco ad andare a un centro anti violenza.
Risultato?
Le fanno notare che si parla del padre di suo figlio, che rischia la galera, e poi il bimbo cosa penserà etc etc
In un centro antiviolenza hanno preso le parti del carnefice mettendo i dubbi e instillando sensi di colpa nella vittima.
Lei getta la spunga e non lo denuncia.
Ma lui la porta in tribunale per la questione della gestione del figlio (semplicemente non voleva che lei si trasferisse da me e pretendeva che rimanesse lì, per non ledere il diritto di lui di vedere suo figlio).
A quel punto la convinco ad andare in questura e denunciarlo.
Lei va con una pila alta 1 cm di stampati di sms che lui le mandava, anche 100 al giorno, in cui era un folle turbinio di “ti amo ancora” “mi voglio suicidare” “ora vado in cantina e apro il gas” “brutta troia se prendi cazzi in giro invece di stare con mio figlio ti ammazzo” “lo so che ti vedi con uno” e via dicendo.
La porto da un commissario che conosco e che so avere tanto tatto.
Lui prende la documentazione, la guarda e scuote le spalle.
“mi spiace ma la maggior parte di questa roba è caduta in prescrizione.”

Bon.

E’ anche il padre che parla del figlio, cioè non prenderei quella dichiarazione come manifestazione di totale incapacità educativa del padre di Turetta insomma.
Trovo altrettanto grave che un giornalista non riesca ad elaborare un concetto tanto semplice ed anzi lo sfrutti come pretesto.
Ma d’altronde parliamo di giornalisti in Italia, altro capitolo riguardo ai danni che subisce la popolazione da decenni.

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Storia davvero assurda. Ma come si fa a parlare di prescrizione davanti a certe cose? E anche la faccenda del centro anti violenza imbarazzante. Spero che nel frattempo quel testa di cazzo si sia almeno calmato e abbia smesso con le minacce.

La prescrizione sopratutto in questi casi di manifesto disagio psicologico non capisco come possa essere concepibile. E’ ragionevole pensare che se l’ex marito non si è curato nel frattempo (dubito, e curarsi è circa impossibile) girando libero troverà potenzialmente un’altra vittima.
Fra l’altro penso che un figlio a maggior ragione debba crescere lontano da questi soggetti, cioè meglio senza padre/altro padre che a contatto con un padre così.

Con un padre così intendo l’ex marito non @xEnd3r :asd:

Magico veneto

La prescrizione discende dal fatto che tanti sms erano vecchi di anni e aveva cambiato modus operandi, passando dagli sms (tracciati e documentati) ad altri sistemi di persecuzione, meno dimostrabili. Per cui non c’era una chiara continuità del reato. Le cose più gravi e meglio documentate erano le più vecchie. Se avesse fatto denuncia ai tempi del centro antiviolenza - nel pieno della fase SMS folli - sarebbe stata un’altra musica, ma l’hanno dissuasa rendendoti conto che lui si era scavato la fossa da solo. Poi è anche vero che la legge ha le armi spuntate nei confronti di questi individui per cui arrivare a una condanna per stalking mica vuol dire interrompere le violenze. Anzi a volte rafforza il carnefice nella sua determinazione criminale.

Distanza, tempo e altre persone da perseguitare lo hanno aiutato a rompere i coglioni altrove :asd:

Secondo me è un problema di origine ben più ancestrale e profonda rispetto a quanto non si pensi. Ho letto recentemente un libro di biologia animale in cui un capitolo si intitolava “la guerra dei sessi”. La violenza di genere secondo me è a tutti gli effetti una componente di questa guerra. Questo vuol dire che non ce ne libereremo mai e poi mai finché avremo 2 sessi distinti come ora. Dovremmo diventare magari in futuro una specie di cyborg mono-sex :ubersisi:

Anche procurarsi cibo e mangiare è una guerra per gli animali.
Eppure io al supermercato prima ho fatto la fila ed ho pure pagato, ed ho aspettato di essere a casa prima di mangiare.
Strano, per qualcosa che nel resto del regno animale è generalmente una lotta per la sopravvivenza.

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Beh te al supermercato non è un’accurata rappresentazione della realtà :asd: le guerre purtroppo accadono ancora spesso, come sappiamo bene di questi tempi.

Se una relazione interpersonale dev’essere più simile ad una guerra che rispetto ad andare al supermercato, mi sa che c’è qualcosa che non va.

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Penso che ti renda conto che affermare questa cosa, in ultima istanza, potrebbe portare a giustificare tutto o quasi.

L’evoluzione della civilità si basa proprio sul distacco dai c.d. istinti “ancestrali” e/o “animaleschi”.

Brutta storia, purtroppo la prescrizione ha una sua funzione a tutela dell’interesse generale. Comprendo il disappunto nel caso specifico. Pur con le disfunzioni del nostro sistema penale (ma un conto è la prescrizione a processo in corso, un conto la prescrizione che matura prima dell’avvio del procedimento) è necessario anche mettere un punto e a capo, ogni tanto.

Spero che alla fine il tipo abbia semplicemente “mollato l’osso”, fortunatamente quel genere di persone è anche molto codarda. O semplicemente vale la regola del “chiodo schiaccia chiodo”, anche se il mindset è quello non credo che la prossima durerà molto…

Sono banalità, ma ogni meccanismo che possa congegnare uno stato (centri di supporto, reati ad hoc, braccialetto elettronico, etc…) ex post, non potra mai sopperire all’unica cosa che funziona davvero: educazione al rispetto reciproco, educazione a vivere in modo sano le relazioni, in primis quelle con se stesso, etc… etc…