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Aggiornamento su un altra vicenda.
Le dichiarazioni di Giovy sono fantastiche. Eh poverino stava male e quei bruttoni di giudici e giornalisti non gli vogliono credere
La migliore è questa:
Io la reale verità la so, io non stavo bene, perché una persona che sta bene non ammazza un altro essere umano. Non esiste.
Eh si quindi tana libera tutti a chi ha ucciso qualcuno con atti violenti, ha proprio raggggione.
Comunque penso che per rendergli la detenzione meno dura, diventerò un suo amico di penna, sono già un suo fan.
Aggiornamento sulla vicenda di Impagnatiello. Ho fatto una fatica tremenda a guardare questo video. Mi si spezza il cuore al pensiero delle speranze di questa ragazza, calpestate insieme a futuro del figlio in grembo. Mentre festeggiavano il babyshower, secondo le FdO, Impagnatiello aveva già comprato cloroformio e veleno per topi.
BTW la difesa giocatutto sul raptus e poi rilancia dando la colpa all’altra.
«Nonostante sapesse di essere l’amante da un mese circa, ha deciso di raccogliere le prove per poi avere questo confronto con Giulia. Lei ha avuto un ruolo nella vicenda e sicuramente l’incontro con Giulia è stato la scintilla di tutto, perché se non ci fosse stato quel confronto oggi non saremmo qui ».
La difesa di Impagnatiello contro l’amante: «È stata la scintilla, senza di lei oggi non ci sarebbe questo processo»
Bonus content:
Works exactly as intended
Tuttavia un secondo filmato, diffuso da molti esperti del settore, ha mostrato come quel gesto fa parte dei movimenti preimpostati del robot , piuttosto semplici, tra questi allargare leggermente le braccia. Il caso ha voluto che l’effetto fosse quello di una classica – ma involontaria - “mano morta”. ‘Muhammad’ ha fatto il suo debutto, vestito con abiti tradizionali e impressionando il pubblico con un impeccabile discorso arabo è sviluppato da QSS Systems, che in precedenza aveva sviluppato una umanoide donna, chiamata “Sara".
voglio vederli a portare avanti una strategia del genere, fino alle estreme conseguenze però: [dopo 1337 giorni di arringa finale dell’avvocato difensore] “…e da ultimo, vostro onore, se inostro signore iddio non si fosse annoiato terribilmente e non avesse creato l’universo come passatempo personale non sarebbe successa tutta la catena di eventi che ha portato alla morte di questa donna e del bambino che aspettava, per cui la colpa è di nostro signore iddio e il mio assistito è completamente innocente”
È una cosa insopportabile. Secondo la difesa è stata l’amante che - appreso di essere tale e che la relazione principale era l’altra - non si è fatta i cazzi suoi ed è andata a “interferire” scatenando la rabbia e la determinazione assassina.
In pratica Impagnatiello può fare il cazzo che vuole, mente, cornifica, si crea due vite parallele, ma guai a mettergli i bastoni tra le ruote che diventa un assassino e la colpa è ovviamente di quella sopravvissuta (che, se non erro, avrebbe voluto uccidere pure, se ne avesse avuto il tempo)
Riuppo perche ieri Elena Cecchettin l ha toccata piano al salone del libro. I giornali hanno detto che e’ stata contestata.
Poi vai a vedere e la contestazione e’ di una pazza furiosa che ha dato alla Cecchettin della satanista assassina di bambini.
I giornali o “il giornale”?
No no diversi giornali
In relazione a questo post, ed al modo in cui siano riportate le notizie, richiamerei l’attenzione su questo pezzo in merito alla ricostruzione giornalistica unilaterale di cui il Corriere tiene a riportare le modalità dell’accaduto.
Update dal caso Impagantiello.
Sta cercando di schivare a tutti i costi la premeditazione, parla di momento di follia, ha il coraggio di fare la parte del.contrito ma tra le righe da la colpa alla vittima che lo.ignorava e lo aveva minacciato di non fargli piu vedere il figlio.
tra le ricerche online e l’avvelenamento che è andato avanti mesi la vedo difficile che ci riesca
Gia che ci provi fa pensare
mah, io credo che è l’unica mossa che possa tentare, per quanto disperata.
ma non è così ricco perché possa funzionare dai
Dovreste leggere la trascrizione dell interrogatorio
Vi metto qui i punti salienti dell’interrogatorio di Impagnatiello.
“La persona che ero in quel periodo, in quella fase, non è la persona che sono adesso. Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei tasselli, dei punti che fino a poco tempo fa erano sparsi nella mia testa, confusi nella mia testa. Sono qui oggi anche per finalmente esprimere la reale verità, sono una persona lucida, consapevole, sicuramente più consapevole rispetto alla persona che ero il primo giugno”.
(A è l’altra compagna)
“Quella giornata andai al lavoro alle 11.30. Era un sabato, Giulia era a casa e mi aveva detto che sarebbe andata a vedere dei passeggini. Nel pomeriggio Giulia mi chiamò al lavoro, avvisandomi che era stata contattata da A.C. e che erano state rivelate tutte le bugie. Mi propone di vederci tutte e tre nel mio luogo di lavoro. Mi dice che stava arrivando. A.C. arrivò più tardi di me. Io proposi di incontrarci il giorno dopo, la domenica, quando avessi finito il turno e fuori dal lavoro. Perché insisteva? Perché quello era un ambiente in cui avevo responsabilità, ci tenevo all’immagine e alla stima dei colleghi. Essere umiliato in quell’ambiente in cui, purtroppo o per fortuna passavo tanto tempo… l’umiliazione dell’esibizione della mia vita privata, significava il crollo della mia carriera, di una promozione. Vedermi umiliato e distrutto davanti ai colleghi era una cosa cui non riuscivo a fare fronte. E invece insistono. Mi sottraggo e intorno alle 16.30 del pomeriggio torno a casa”.
“Cosa faccio a casa? Una serie sconnessa di azioni. Scendo nel parchetto, fumo una canna per attenuare un trauma lavorativo, il trauma di perdere Giulia, il trauma della mia immagine distrutta con i colleghi e la famiglia di Giulia. Si è formata nella mia mente una spaccatura che non mi ha fatto capire più nulla. Giravo in casa e fuori, rientravo, ho fumato, mi sono fatto una doccia, mi sono fatto da mangiare ma senza appetito”.
“Perché, Giulia nonostante questa relazione (parallela, ndr), era la donna della mia vita – arriva a dire Impagnatiello, nel silenzio dell’aula - Giulia mi disse che sarebbe andata via di casa, a Napoli, e che quel bambino non avrei mai avuto notizia”.
(l’omicidio scaturito da lei che lo ignora)
“Cadde un sacchetto da un cassetto con medicinali e cerotti, in salotto”. Chiesi cosa fosse successo, se avesse bisogno di aiuto ma non mi rispose. Glielo richiesi ma continuava a non rispondermi come se non esistessi. Era ciò che lei provava in quel momento, ero completamente invisibile ai suoi occhi. E fu lì, mentre lei era abbassata con questo sacchetto, io ero in piedi, sono rientrato in cucina… presi questo coltello con cui stava tagliando delle verdure…" La voce di Impagnatiello si blocca. “Mi posizionai immobile dietro di lei. E quando Giulia tornò…”. Altra pausa. “La colpii. Al collo”.
" Avvolto da uno stato di insensata follia, di illogica, di pazzia totale, ho cercato di far sparire il corpo di Giulia. Ho cercato di dare fuoco al cadavere in bagno, nella vasca da bagno. Ho trascinato il corpo dalla sala alla vasca da bagno. Lì cercai di dar fuoco al corpo. Ho usato prodotti di pulizia, infiammabili, dell’alcol. Erano le 20,30, 21. Successivamente tentai nuovamente di dar fuoco al corpo spostandola questa volta dal bagno ai box. In mezzo a tutte queste azioni confusionarie, illogiche, era come se una parte di me, forse una minuscola parte di me, era viva, cercasse aiuto, di essere vista da qualcuno."
Il resto è un continuo botta e risposta in cui il PM cerca di portare l’imputato ad ammettere di aver preparato l’omicidio (il tappeto disposto sul divano dove l’ha accoltellata, per esempio) mentre lui rifiuta ogni volta di ammettere e continua a parlare di nebbia mentale.
Merda umana. Cosi’ come, figuriamoci se nessuno sapesse, chi sapeva e ha taciuto.
Merde
A leggere queste dichiarazioni, potrebbe sostenere che non era premeditato e che è provato dal fatto che non aveva preparato anche un modo per far sparire il corpo ma ha improvvisato soluzioni assurde.
sicuramente ci sta provando, la deposizione precedente da parte delle FdO che hanno ricostruito la vicenda però porta altri elementi che impagniatiello ha cercato di smontare: l’assenza di macchie di sangue sul divano unita al tappetto che era stato ricollocato dalla sua solita posizione al divano (l’imputato sostiene che è stata la stessa vittima a lavarlo prima di essere uccisa e a spostarlo, mentre secondo il PM, l’imputato l’ha spostato per preparare il luogo dell’uccisione e minimizzare le tracce ematiche e altri particolari che ho tagliato fuori dalle citazioni)
75 coltellate, due coltelli in macchina, con tanto di cambio vestiti pronto all’uso, se non è un omicidio premeditato questo non so come altro chiamarlo
speriamo che si faccia 50 anni in carcere, che sto criminale ne ha proprio bisogno