Cheap, per i non bolognesi, è un collettivo che dal 2012 espone manifesti per la città a chiaro stampo “partigiano”, inteso nel senso più ampio possibile. È nato come festival, è cresciuto nel tempo, ora ha una mostra temporanea esposta al museo di arte moderna di Bologna e mi è venuta la curiosità di saperne di più
Altro caso di scambio di vite, molte, con l’orgoglio parrebbe; vediamone il movente dunque, son curioso di leggere quale livello di interazione corresse tra la donna ed il suo assassino questa volta.
Io davvero un genitore che uccide il proprio figlio è una cosa che non riuscirò mai a capire, come si fa a provare un sentimento negativo cosi’ forte per un figlio, è inspiegabile, qualsiasi cosa possa averti fatto…
Poi in questo modo con premeditazione e apparentemente senza neanche una patologia psichiatrica dietro…boh, è proprio inconcepibile.
differenza di culture sono rimasti ai tempi del medioevo se il fatto invece che in Italia accadeva in Pakistan non ne avremo saputo nulla e i genitori non sarebbero nemmeno stati incriminati
comunque a quanto pare non è solamente colpa di culture purtroppo
Forse l’odio non centra, i figli sono di proprietà come la moglie, sono visti come cose di proprietà. Strumenti. Cose.
Questo è quello che è successo qualche anno fa in Valsassina, la moglie mi lascia? «Non vedrai più i tuoi figli», va prenderli, li ammazza e si suicida.
Cose, oggetti da usare per esercitare il proprio potere.
In primo luogo ringrazio per gli articoli d’approfondimento, pure esaustivi, per il resto nulla di sorprendente purtroppo, solo un’altra relazione in cui la scelta di chiudere i rapporti non è stata rispettata ed ha mandato in pezzi il piccolo castelletto di presupposti alla base dell’autostima dell’assassino; però, proprio un bel quadretto si era costruito per l’omicidio: premeditazione, sorveglianza, pedinamento, agguato, fuga e depistaggio. Dedicassero altrettante energie per altro magari.
Aggiungo un secondo articolo, più esaustivo riguardo il periodo precedente all’assassinio, l’articolista si è forse fatto prendere la mano nella stesura ma vi sono dettagli importante e significativi raccolti a riguardo.
si ma dietro un gesto del genere c’è quantomeno una disperazione totale, uno che cmq alla fine si suicida pure rende idea del fatto che dietro ci fosse una persona cmq disperata.
Ma il gesto di uccidere una figlia perchè vuole vivere “all’occidentale” non ha veramente alcuna logica…rinnegala, cacciala di casa, chiudila in casa, come cazzo ti puo’ passare per la testa che la soluzione a questo tuo problema sia ucciderla…poi in maniera cosi’ lucida da premeditare per bene tutto e coinvolgere pure altra gente.
Capirei un raptus, ma cosi’ è veramente inconcepibile…manco le bestie.
ma va si sarà preso ogni aggravante possibile…spero.
Perchè non è una “persona”, è in primo luogo una proprietà, deve fare quello che dice il capo, deve obbedire.
Gli schiavi che non obbediscono si puniscono, ne va dell’autorità del padrone. Sai mai che se la lasci andare a qualcun altro viene in mente di seguire il suo esempio e in quattro e quattr’otto ti ritrovi padrone di niente.
Comunque anche in questo caso, denuncia a ottobre, perquisizione fatta il giorno dopo, notizia di reato che arriva dopo 48 ore in procura e che rimane due mesi a fermentare sulla scrivania del magistrato.
Poi ci scappa il morto e tutti a correre. All’improvviso pm, procura, prefettura, Aci, Anas, aiscat, tutti che vogliono sapere cosa è stato fatto e quando.
Sempre così cazzo, che rabbia.