E quindi? Posto che le consuetudini non sono recepite in modo hardcoded, rendono al massimo più raro un fenomeno (infatti anche a inizio 1900 avevi delle donne scienziate di peso nonostante le norme di genere enormemente castranti) tu stesso riconosci che non ci sia un vero differenziale di genere quando dici che la finalità è stata PROMUOVERE il gioco degli scacchi fra le donne.
Questa è una decisione che serve solo come schiaffo morale, come per dire non vi vogliamo, non siete vere donne. Il che è perfettamente in linea con l’UK
Questo thread riguarda gli USA, ma anche in UK si stanno muovendo in questo senso: obbligare per legge gli insegnanti a dire ai genitori di un alunno che si identifica come LGBT+ di questa identità. Outing forzato.
Il che va a creare pericoli per i ragazzi, oltre a rimuovere quello che per molti di loro è uno spazio sicuro.
Bel casino eh
Da una parte penso che sia inevitabile che i genitori siano informati su una cosa così importante che riguarda il loro figlio (minorenne ovviamente).
D’altra parte se il figlio non ne ha prima parlato con i suoi genitori, due domande me le farei. E’ evidente che hanno interpretato il proprio ruolo di genitori dando chiaro segnale al figlio che l’outing non sarebbe stato ricevuto bene.
Mia moglie con il suo primo figlio sin da piccolo gli ha fatto intendere chiaramente che poteva avere una cotta sia per i compagni di classe maschi che femmine e che poteva parlarne con lei. Tutto ok fino a bho… 2 anni fa quando - ormai ragazzo - un giorno si è sentito di andare da lei a dirle: mamma guarda che sono sicuro che a me piacciono solo le ragazze.
E lei: ok.
Con il piccolo io e mia moglie gli abbiamo dato massima libertà di giochi/vestiti. Aveva anche delle magliette con l’unicorno o il gufo. E spesso dice che il suo colore preferito è rosa. Ha giocato a volte con bambole, ma alla fine è emersa la sua vera e unica passione: correre, saltare, fare capriole, repeat (ha l’ADHD…) Ah dimenticavo: ballare. Balla anche ore di fila (bhe balla… ha 4 anni si dimena )
No, per il GDPR questo genere di cose rientra nelle categorie particolari di dati personali, quindi sono abbastanza sicuro tu non possa trattarle senza esplicito consenso dell’interessato, neanche per dirle ai genitori, a meno che non ci siano condizioni specifiche (es. a caso, perché è indispensabile per fini diagnostici)
Allora premetto che non sono un esperto di diritto quindi quello che dico va preso con relativa cautela ma ho studiato di recente il GDPR per un concorso quindi lo ho relativamente fresco.
La cosa che dici tu viene considerata dal GDPR nel caso dei dati personali per così dire “regolari” – nome, indirizzo, numero di telefono etc. In questo caso, per un minore di 16 anni (e mi pare 14 secondo la legislazione italiana) l’espressione del consenso, cioè la classica informativa che ti fanno firmare, deve essere effettuata da chi ha la potestà genitoriale.
Le categorie particolari di dati personali però sono diverse. Includono, fra le altre cose come per es. l’appartenenza politica, anche le informazioni legate alla salute e alla vita sessuale, e possono essere trattate solo in base a motivi specifici. E “se un genitore viene a chiedertelo” non è fra questi
Non sara’ particolarmente scientifico ma ha la faccia che se gli vai vicino e sussurri nell’orecchio “so cosa hai fatto quell’estate in baita” sbianca.
quello è embedded nella cultura di destra, la mussolini era solo l’unica scema che non ne è mai stata al corrente della cultura nella quale è stata cresciuta. Sono sicuro che il marito le avrà detto “embé?”
“Entrambi i rapporti costituiscono una lettura poco edificante per l’universo maschile: nel documento della NSF, infatti, non solo il 95% delle donne intervistate conosceva qualcuno che aveva subito aggressioni o molestie nell’ambito del programma Antartico, ma un intervistato ha affermato che «la violenza sessuale e le molestie sessuali sono solo fatti della vita qui, proprio come il fatto che l’Antartide è fredda e soffia il vento».”
