Questo. Comunque sì, è anche abbastanza documentato che nel corso degli ultimi circa 10 anni il character design sia un po’ cambiato in tal senso.
l’edit:
Questo. Comunque sì, è anche abbastanza documentato che nel corso degli ultimi circa 10 anni il character design sia un po’ cambiato in tal senso.
l’edit:
ma davvero dovete vedere il protagonista (sempre se c’è, voglio dì, non esistono solo rpg e action ) quarantenne stempiato altrimenti non c’è rappresentazione?
Questo è probabilmente lo spunto più interessante della discussione, ma meriterebbe un thread a parte.
L’esempio era iperbolico, ma sì, per l’industria videoludica i maschietti mettono le Bull Boys, masticano tabacco e sputano per terra. Che per carità, è una fantasia come un’altra, ma fondamentalmente diventa cultura dominante e le tue mascotte sono tutte Master Chief, Kratos, Peppe Spaccatutto e il baffo Roberto.
Posto che non sto dicendo che non ci dovrebbero essere Master Chief e Kratos, sto dicendo che mi piacerebbe che nella forma d’arte esistesse una paletta che copra anche personaggi inusuali o temi emotivi che non siano semplicemente “mi hanno ammazzato la donna e quindi spacco tutto” oppure “disinnescare le testate russe è più logorante del previsto e sto uccidendo tanta gente”.
Cioè boh io quando ho giocato Life is Strange per la prima volta ho pianto come un vitello orfano ed è un’esperienza che ricorderò per sempre, mi sarebbe piaciuto averlo da bambino o da ragazzino per avere un’educazione emotiva migliore di quella che ho tratto giocando nei panni di Ernesto Bagnodisangue per 10 anni di fila.
Disco Elysium
proprio life is strange è l’esempio lampante che per immedesimarti in un personaggio non conta il sesso, l’età, i poteri o chissà che altro. conta solamente che sia scritto bene per potercisi immedesimare. anche a me life is strange ha coinvolto emotivamente nonostante io non sia una ragazzina.
trovo piuttosto idioti i discorsi sulla rappresentatività
Che poi ci sono i Gamerz™ che si lamentano perché nel remake di Final Fantasy VII hanno ridotto le tette di Tifa.
Il che, newsflash, non è per niente vero ha ancora le tette enormi, solo che adesso indossa un reggiseno sportivo. Che è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un personaggio femminile che passa il suo tempo a prendere a pugni ed a calci i cattivi, piuttosto che una outfit alla Mai Shiranui.
E tra parentesi: anche nei giochi “da maschi” si sono fatti passi avanti da gigante con i personaggi e le caratterizzazioni. Cioè per dire, Kratos in God of War (2008) e God of War Ragnarok è un personaggio completamente diverso rispetto a Kratos nei primi God of War. Diverse motivazioni, emozioni complesse, piuttosto che un “I smoulder with generic rage.”
La parte dove l’amica rimane sulla sedia a rotelle se la gioca con la morte di Aerith come impatto emotivo
Se la tua arringa è “non sono una ragazzina ma mi è piaciuto lo stesso” probabilmente non hai la minima idea di cosa sia la rappresentatività e a cosa serva, but hey, a ognuno il suo
Sciallo, il fatto che tu debba cercare un esempio specifico di un gioco dove non c’e’ un maschio etero bianco e sia notevole che tu ti sia immedesimato ti dovrebbe far capire invece quale e’ la prospettiva di tutti quelli che non rientrano in questa categoria.
Giusto come esempio lampante della fragilità di una certa fetta della società:
I Gamerz™ stanno facendo review bombing del DLC di Horizon Forbidden West perché c’è una brevissima scena opzionale in cui Aloy bacia un’altra donna.
Il che mi spinge a chiedermi:
Non “mi è piaciuto” ma “mi sono immedesimato”
Ma non mi stupisco che tu non abbia capito
È notevole che mi sia immedesimato (e come me molti altri immagino) solamente perché è raro trovare personaggi scritti bene nei videogiochi, non per il sesso o l’ernia.
Cito anche l’etnia perché un altro dei pochi esempi che si possono fare di personaggi scritti bene con cui immedesimarsi è il protagonista di the walking dead della telltale, nonostante io non sia negro.
nono tranquillo che il tuo post si capiva benissimo ed era una cacata
La rappresentatività è una roba importantissima in tutti i media e solo uno che non ha mai avuto problemi a trovarne può sostenere il contrario.
Da cosa si evince la bisessualità di Elisabeth?
no zì, hai detto una delle solite cacate delle tue e l’hanno capita tutti benissimo.
Tu ti puoi immedesimare pure nelle lumache mangiacervello di futurama, ma da maschio bianco eterosessuale cittadino del primo mondo, peraltro apparentemente anche completamente refrattario a qualunque discussione astratta sui diritti degli altri, non hai mai palesemente avuto bisogno di roba al di fuori dei media mainstream per non sentirti rifiutato dall’universo.
Mo, se ci riesci, fai finta di essere una ragazzina POC nel 1998 che cerca qualcuna come lei fra i giochi per non sentirsi completamente aliena nel consumo della forma d’arte, e da una parte dello scaffale trova la cavalla alta due metri aristocratica inglese con la quinta di seno, la vita che entra in una chiave da 14, che spara alle mummie e fa gli innuendo ai cattivi e dall’altra trova Duke Nukem, e nei rari esempi di gioco in cui esiste qualcosa che le assomigli o sei il butt of the joke o sei una marginalità tokenizzata.
Quello è, non “se voglio mi immedesimo pure nel triceratopo di Turok”.
Più che altro la capacità o volontà di immedesimarsi é incredibilmente soggettiva.
Leggevo una statistica per cui il 30% degli utenti degli mmoprg gioca come main un champ del genere opposto al proprio, e pensavo che io non ho mai avuto problemi a giocare sia in quel tipo di giochi, che in RPG più classici a giocare e provare a immedesimarmi in uomini, donne, alieni, mostri etc.
Però conosco altre persone (again di ambo i sessi) che sentono l’esigenza si rivedere sé stessi e non giocherebbero mai e poi mai Avatar in cui non si riconoscono.
Poi io ho sempre avuto una preferenza per personaggi che si differenziano molto dai classici modelli di maschio “etero”, per esempio adoravo essere Andromeda dei Cavalieri dello Zodiaco da bambino a scuola e su LOL spammavo Taric.
Spesso mi beccavo sfottò o risatine per sta cosa (un mio amico omofobo mi ha regalato Dreadknight Taric perché odiava la skin originale ) ma semplicemente per molti non é la combo genere/razza/orientamento sessuale che genera attrattiva ma il possedere delle determinate caratteristiche ( nel mio specifico caso essere personaggi “outsider” o facilmente sottovalutabili, motivo per cui amavo giocare la druida feral quando faceva cagare su WOW originale)
Secondo me e’ difficile rendersene conto quando quasi la totalita’ dei prodotti e’ pensata avendo persone come te in mente. E che effetto puo’ avere quando c’e’ un’eccezione: quando ti vedi nei personaggi delle storie che stai sperimentando.
Davvero, non dico che sia un problema tuo specifico: e’ semplicemente difficile. E’ talmente naturale per molti che immaginarselo e’ quasi impossibile.
Per altro l’importanza della rappresentativita’ va al di la’ dell’esperienza personale.
E’ dimostratissimo che l’esposizione del grande pubblico a certi temi li rende piu’ aperti mentalmente. Ed e’ pure ovvio, se non hai mai incontrato persone di una minoranza, tendi a non vederle come persone normali.
Per dire, l’introduzione di personaggi gay nelle serie tv dagli anni 80 in poi ha avuto un effetto enorme nel normalizzarli.
Facile però discutere così: “è come dico io ma tu non potrai mai capire il perché”