The rise and fall of gaming

http://www.notenoughshaders.com/2012/07/02/the-rise-of-costs-the-fall-of-gaming/

http://www.eurogamer.it/articles/2012-12-16-un-bel-party-sul-titanic-si-ma-perche-articolo


Solo a me sembrava una cosa ovvia già da parecchio?

Trovo assurdo che abbiano (presumibilmente) fior fiore di analisti economici e non riescano a prevedere una situazione così scontata.
non si regge più il sistema, esattamente come l' economia

se raddoppi i costi devi raddoppiare le vendite, è scontato che prima o poi arrivi al limite fisico del sistema

certo che lo sapevano, ma chi dice al sistema di fermarsi ? Nessuno può farlo

cosi si aspetta il crack e poi quello che verrà si vedrà


p.s

Lo dicevo nell'altro thread, sul fatto che in futuro ci saranno 200 store e 20.000 pseudo console tablet pc smart e cazzi e mazzi, ma al tempo stesso si dovranno ridurre i costi perchè non c'è più trippa per gatti qua, il risultato sarà (imo) un futuro molto blando di novità....un futuro molto omogeneo
La classsica "crescita costante" capitalistica.
Io non sò un tubo di economia e capitalismo e teorie sulla fine del capitalismo preannunciate, ma nel mio piccolo gl'ultimi 8-10 anni ho pensato che stessimo vivendo nel delirio più totale.

Purtroppo ho avuto ragione
Io ne so poco (giusto quello fatto alle superiori) e mi son sempre sembrate delle grandissime stronzate non sostenibili.

Comunque sia, tornando all'argomento in questione, non sono tanto sicuro che sia una cattiva notizia.
Questo metodo produttivo ci ha dato cod, halo, swtor, eccetera. Se crolla (e sarà la fortuna degli indie) ci sarà solo da gioirne.
ehi ehi. ci ha dato anche secret world

bisogna vedere se la stella dei videogiochi nata 30 anni fà morendo genererà un buco nero o una nebulosa


che filosofo che so...


qtf.


"Anyone who believes in indefinite growth in anything physical, on a physically finite planet, is either mad or an economist".

È quello che David Attenborough () ha definito "an ecological Ponzi' scheme".
Il discorso è molto più complesso.

Diciamo che:

a) le piattaforme su cui giocare sono molte di più, i gamer sono aumentati ma si sono terribilmente frastagliati. Se 15 anni fa avevi 50 milioni di pc gamer e 50 milioni di playstation gamer oggi hai 40 milioni di pc gamer, 40 milioni di ps3 gamer, 40 milioni di 360 gamer, tablet gamers, smartphone+vita+console portatili (numeri a caso per rendere l'idea)

b) il gioco online sta lentamente ma inesorabilmente prendendo terreno e lo fa a discapito del gaming single player. Chi gioca ad un mmorpg, moba, sparatutto online con passione difficilmente giocherà a molti single player durante l'anno.

c) i costi di produzione aumenteranno pure, ma di pari passo non migliora il gameplay. non è che tutti i titoli tripla a siano insuccessi economici. skyrim, arkham city, battlefield sono titoli AAA estremamente giocabili ed apprezzati e che han lasciato il segno oltre a riempire le tasche dei produttori.

d) questa generazione di console è stata spremuta, fare i conti basandosi sul 2011 e 2012 in ambito console e tardare al lancio della prossima generazione è stupido

e) è vero che i giochi sono sempre più complessi, ma lo sviluppo di giochi per questi diventa sempre più veloce e facile col tempo. La produzione di giochi su UE 3 nel 2005 e nel 2012 dubito richiedano le stesse risorse una volta che ci hai già lavorato

f) con la prossima generazione di console e i prossimi motori grafici (che per fortuna o sfortuna) dureranno di nuovo quanto la prossima generazione di console (2018?) cresceranno i costi e la complessità forse, ma si avranno maggiori tecnologie a disposizione per sfornare prodotti convincenti e originali

Insomma, si preoccupassero meno di produrre dei blockbuster e più di fare giochi divertenti ed avvincenti.
Non si può pretendere di tornare a 15 anni fa dove venivano rilasciati oltre 200 giochi all'anno per una singola console e tutti vendevano abbastanza da essere profittevoli, se il mercato indirizza verso farne 50 ma di qualità, ahimè quello succederà che sia un bene o male lo vedremo, ma aborti come mass effect 3 non hanno ragione di esistere e di vendere anche una sola copia.
Mi rallegra il fatto di non essere il solo a pensarla così.
Anche se, probabilmente, non per gli stessi identici motivi di Attenborough.

Edit: Era riferito al post di Tuco.
i costi di sviluppo eccessivi non indicano una crisi del mercato dei videogiochi (che anzi è più florido che mai).
semplicemente i fondi vengono stanziati in modo estremamente inefficiente.
vengono assunte decine di persone con ruoli margnali, laddove si potrebbe organizzare un team più ristretto di professionisti coinvolti maggiormente sulla produzione.

oltre al fatto che per colmare le lacune a livello creativo, per titoli che offrono lo stesso gameplay gia trito e ritrito, i publisher cercano di creare valori di produzione in altri ambiti in modo da continuare a invogliare l'utenza, oltre a spendere uno scatafascio in marketing.

ma questo non impedisce a nessuno di sfornare titoli originali e nuovi ip che, se validi, semplicemente vanno ad affiancarsi ai titoli esistenti.


non è che se nn ci fosse COD sarebero tutti a comprare indie eh


*

E' come dire che se non uscissero Transformers 3, o The Dark Knight Rises allora tutti andrebbero a vedere l'ultimo film di Almodovar


Beh, lui in quel contesto parlava di sovrappopolazione e dell'assunto per cui la popolazione (e con lei i consumi) dovrebbe sempre crescere per sostenere il modello economico attuale.


Secondo me è normale

Se ci sono 100 programmatori ti servono 10 coordinatori 3 controllori...poi i controllori dei controllori... E chi controlla i controllori dei controllori?

e chi paga i controllori dei controllori , amministratori che dovranno essere controllati...


Tapatalk


per come la descrivevano non è normale, su molti titoli c'erano dipendenti relegati a ruoli talmente marginali da non giustificare la loro presenza.

non ricordo esattamente la descrizione delle mansioni, ma erano al limite del ridicolo.
Ci sono decine di esempi in ambito PC che dimostrano come non servano milioni investiti in marketing o 400 persone per lo sviluppo.

Io credo che le Console, un tempo considerate come galline dalle uova d'oro dagli sviluppatori, oggi si siano trasformate nella loro causa di morte. Pubblicare un gioco retail per 360 o PS3 costa, costa troppo, i grafici in quel blog ne sono un esempio.

20% del prezzo di copertina finisce in mano a Gamestop e soci.
Il 12% finisce in mano a Microsoft e soci.
6% per i prezzi relativi al retail del prodotto.

Facciamo due conti, abbiamo quasi il 40% del prezzo di copertina che PRIMA ANCORA di iniziare a sviluppare il gioco se ne è già andato a puttane. Su PC col digital delivery nessuna delle spese sopra citate avrebbe luogo.

Gente come Activision che ha venduto l'anima a Microsoft prima o poi la pagherà cara sul mercato.
Certo che passare da 33 persone per Resident Evil 2 a team di 500-700 persone per questi ultimi titoli usciti... Numeri impressionanti...

Chiaro, poi leggi interviste come queste:

http://www.pcgamer.com/2012/07/09/warren-spector-regrets-listening-to-invisible-war-focus-testers/

E ti rendi conto che su quelle 700 persone la metà passerà 8 ore al giorno a grattarsi le palle o inventarsi minchiate di marketing per riuscire a spillarti soldi.
Qui dentro lo ripetiamo da anni.
E' un discorso interessante, perchè fino a qualche anno fa non si sentiva come adesso il peso dei budget stellari. E il motivo non credo fosse soltanto il fatto che non avevano ancora raggiunto cifre al limite del ridicolo, è probabile che qualcosa c'entri anche la dimensione del mercato (videogiocatori) e la sua relativa maturazione\saturazione. Oltre al discorso marketing, il cui effetto miracoloso che hanno sperimentato nell'ultima decade c'è ma è cmq limitato.

E sì, anche secondo me c'è da gioirne.
...ci son rimasto. Ma dove stracazzo li hanno spesi tutti sti soldi? :O