[Tendenza] Hai 30 anni e non hai ancora 3 PhD e 2 Master? Che sfigaz Bro!


e comunque non è vero, dipende da quanto apprezzi ogni singola pisciata


Già affrontato questo punto ed ho già detto come la vedo dando anche una soluzione abbastanza merda, anche se meno di quelle che piacciono ad anx & co.
La società è egoistica e bla bla bla.


Dipende da come la vedi. Se decidi un tempo arbitrario che deve valere per tutti si, sono un valore negativo perchè sono "lenti".
Se decidi un valore che cambia in base alla popolazione di un tot di annate precedenti (che è vasta quindi non si mette d'accordo) scommettiamo che i fuoricorso cambiano?
Dipende da cosa usi per positivo e negativo.
Dipende se ritieni positivo che uno potrebbe laurearsi in 7 anni, lo sbatti fuori a 4 e per praticamente gli bruci 4 anni dove lui avrà fatto qualcosa ma per la società è stato inutile.
Dipende.


Già parli con toni diversi dai più. Allora a parte che il concetto di laureato implica sopra la media per me non esiste. Bisogna vedere la società anche quanto è appetibile
Per dire, se la società è piena di kiantati (ad occhio direi di si), e posto che la mia vita non la vivo in funzione della società, quanto mi attrae la società?
Cioè io non dò un biglietto di visita granchè ma neanche vedo una grande vetrina.
Uno che ti dice "se a 28 anni stai ancora laureandoti sei sfigato" è una bella vetrina?
Per me no.

Lo puoi vedere anche sul forum, se inizio a dare dell'idiota a destra ed a sinistra come "provocazione a riflettere su ciò che si è scritto" vengo bannato. Perchè? Perchè è una provocazione del cazzo.

Uno stimolo per me è, lo ripeto, "occhio che pagherai sempre di più". Sono provocazioni implicite. O ancora, al modo svizzero nazista, "occhio che ti espelliamo se ci metti troppo".
Ma non "Lol sei scarso lol" detto bello davanti a tutti.

Lo esplicito magari non si è capito. L'idea di pensare che tutti i possibili casi siano stati contemplati nell'accusa (vedi i vari 'o' che scrivi) è miope.

Comunque, per dire, io rispondevo ad Anx e compagnia soprattutto sul fatto che si può dire quello che si vuole su una persona, ma non si può pretendere che quella persona risponda "okay" a testa bassa. E' probabile che risponda "#care" tanto peggiore è l'affermazione (e ne hai esempi a pacchi in questa stessa discussione).




ehh... il resto del mondo è bello solo quando fa comodo
da fascistoidi a nazisti, miglioriamo


Io, robotica e alienante non la vedo per niente.
Si vede che hai pochi interessi.

Il 2011 per me si è chiuso con 60 libri letti (di quelli "canonici" registrati su aNobii, per tenerne traccia, senza contare la marea di altra roba non registrata), raramente trovo il tempo per fare tutto quello che vorrei fare.

Se poi il tuo problema è che la sveglia la metti alle 6,35 ogni giorno, cambia ora .
Non puoi dare la colpa all'universo o alla società per i limiti o i modi che ti imponi.
se non pisci ti scoppia il cazzo


Certo, anche il lavoro sarebbe un hobby se non fosse una necessità. Al più puoi considerare l'università una necessità.
Peròa sto punto anche la palestra è una necessità per chi è fuori forma.
Le necessità sono i "doveri" che intendi tu, ma niente è un dovere.





Ma che cazzo di atteggiamento della minchia, a parte che il resto del mondo è meglio in diversi ambiti non in tutto. Cioè se uno dice 10 cose giuste allora anche l'undicesima va bene?
Cool.
Allo stesso modo se uno stato spacca in 10 cose anche l'11esima va bene?

Un profilo al volo.
Allora una laurea quinquennale richiede 10 semestri. Diciamo 4 esami a semestre. Una persona si ritrova a dare una media di 2 esami a semestre, per vari motivi (non trova un buon metodo di studio, etc..). Ovvero impiega esattamente 10 anni sempre studiando, mai cazzeggiando di proposito, da un certo punto di vista si potrebbe vedere come lento.

All'inizio pensa "dai che magari recupero, ora non mi trovo ma in futuro riesco a migliorare". Si trova al 5° anno che gli manca un anno per la laurea triennale. Ha provato ad adattarsi a metodi di studio diversi ma non ci è riuscito.
Si rende conto che di questo passo ci impiegherà tanto tempo, eppure studiare gli piace.
Cosa fare?
Mollare l'uni al 6° anno, giusto perchè gli manca un anno alla laurea? Poi entra nel mercato del lavoro e lo vedranno storto i vari anx "lol 6 anni invece che 3, ma vai al mac o a zappare". Andrebbe pure al mac ma con il comportamento medio verrebbe trattato malissimo "Ehi tu laureato sfigato, vedi di farmi 2 panini và". Insomma sostanzialmente non si adatterebbe granchè volendo mantenere un minimo di dignità.
Non è un granchè come prospettiva. Alla fine studiare gli piace, manda affanculo tutti e continua con la laurea quinquennale come aveva deciso. E ci mette 10 anni.

Per me questo è un possibile caso in cui conviene di più stare all'uni che uscire fuori, con una società piena di gente che scrive le cose che ho quotato inq uesto post.
A parte l'esplosione, l'altra cosa che noto (anche nei miei coetanei) è spesso il volersi impuntare su cose o palesemente irrealizzabili nell'immediato, o sogni che non si avverano.
"Eh io vorrei fare così o colà" e se non possono non considerano l'alternativa che hanno se non come deprimente, brutta, cattiva, merdosa, frutto di una società malata, alienante, da suicidio.

Eh beh.
La realtà è quello che è.
Comunque stando ai dati almalaurea la media dei laureati per chi si iscrive all'università terminati gli studi superiori è di 24 anni per la triennale e 25 anni per la specialistica.
Aggiungendo tutti i laureati (quindi anche quelli immatricolati con un ritardo tra 2 e 10 anni -30%- oltre che quelli con un ritardo superiore ai 10 anni -6%-) si ottiene una media di 27,5 anni per la specialistica e di 26 invece per la triennale. Età che si alza inevitabilmente per via di quel 36% di immatricolati in ritardo di qualche anno.
La media europea qual è?


No, io semplicemente intendo il discorso fatto dal tizio nella sostanza e sperando che il senso fosse un consiglio verso gli studenti. Non discuto della forma, assolutamente da rivedere come minimo.
E non ho soluzioni, le avessi avrei un altro ruolo probabilmente e parlereste delle mie di parole



la società la vedo come l' ambiente in cui vivo e che nel mio piccolo provo a far diventare migliore. La vedo dall' interno, quindi non posso dire che non mi attrae. Che vorrei migliorarla, sicuramente. ma non che non è parte di me.
Per questo, ragiono in termini pratici più che teorici, e nella pratica a prescindere da cosa dice chi governa io devo fare in modo di presentarmi al meglio sul mercato (che sia delle merci, dei servizi o del lavoro).
Sul "migliore della media" intendevo dire che non è solo un "di più" a livello tecnico, ma spero almeno a livello personale. Altrimenti si, la vedo poco funzionale e funzionante l' università.



tralasciando che spesso volano idioti a destra e manca e non succede niente, te l' ho detto su: la forma è almeno migliorabile, e non sono tra quelli a cui piace come si è espresso, anzi vorrei che la forma fosse il punto di inizio di qualsiasi discorso di un mio rappresentante.



pagherai sempre di più -> tanto c'è qualcuno che lo fa per me. Se uno non si rende conto che entrare più tardi nel mercato del lavoro per sua poca voglia (perchè non stiamo parlando di quelli che iniziano tardi, quelli che han problemi o altro, stiam parlando dei nullafacenti) fa molto più male sentirsi dare dello sfigato piuttosto che del "pagherai di più".
E per inciso, lui glielo ha dato - sbagliando - ufficialmente, ma loro se lo daranno, dello sfigato, dal vero e sulla propria pelle quando si sveglieranno.



i miei "sei" erano rivolti ad una persona generica, non a qualcuno della discussione. nel caso avrei messo il nick.
Non erano quindi rivolti a te il "o sei miope" etc.
E ovviamente ci possono essere anche altre sfaccettature, ma o l' accusa del tizio non ti colpisce perchè tu non fai parte della categoria (perchè hai fatto prima o perchè hai le tue ragioni) o non ti colpisce perchè vuoi far finta che non ti colpisca - e questo è un problema tuo). Ultima possibilità ti colpisce, perchè ti rendi conto che è così (ed è già qualcosa, anzi, è molto).

E, nuovamente, non mi riferisco a te con il "ti colpisce"
Che poi finire in tempo non è indice di bravura eh,conosco un sacco di gente che pur di finire in tempo ha dato un sacco di esami alla cazzo di cane dimenticando tutto il giorno dopo che hanno dato l'esame


[ot]
Non credo di avere pochi interessi. Alla fine pure io leggo e se vuoi vedere una lista che aggiorno quando mi va puoi vederla qui:

http://www.anobii.com/kawaiilenin/

E non è nemmeno un problema di limiti che mi impongo. Alla fine ho sempre fatto quello che volevo ed ora non ho idea di cosa altro posso volere o fare per cambiare la mia situazione.

Vivo in una città che mi piace, ho una casa di mia proprietà, mi sveglio quando voglio e vado a dormire quando voglio. Non devo lavorare. Passo le giornate ad ascoltare musica e a giocare ai videogiochi e scrivendo.

Alcuni dicono che i miei problemi derivano dal fatto che non ho niente che considero importante ma in realtà ne ho.

Solo che poi esco e vedo la volgarità imperante e capisco quanto sia necessario tenerle per me e questo va contro la mia natura, dato che di carattere sono una persona che condivide.
Ormai non posso più entrare in una libreria senza sentirmi sconsolato e stomacato allo stesso tempo. Frequento solo librerie dell'usato ed ancora meglio amazon.

Ma allo stesso tempo capisco che non ci si può opporre a questo cattivo gusto. Che questa sporcizia mentale che gira è la segatura del lavoro di mille vite, più sfortunate di me, che cercano di vivere disperatamente. La letteratura terapeutica (quella che fa star bene, fa capire gli altri, fa vedere che la vita è bella) non sarà grande letteratura ma è una necessità per il funzionamento di tantissimi uteri.

Alla fine penso che Au Rebours di Huysmans sia uno dei più grandi libri, nel mostrare che il modo per soffrire l'alienazione il meno possibile consiste nell'alienarsi il più possibile, nel costruirsi una seconda natura, lontano da tutti.

Perché alla fine la vita è alienante perché è un regalo che si sconta pagando. La vita è qualcosa che ci si guadagna e poi bisogna esserne grati.
E quando si ha la fortuna di riuscire a viverla con gratuità, allora si è lontani da tutti quelli che se la sono sudata.[/ot]


Ho capito che era generica, ma pensavo ad altre motivazioni. Appunto un non grande stimolo ad entrare nella società. Capisco che quando dico così sembra che io consideri la società distaccata da me, è ovvio che io faccio parte della società ma potrei essere ai margini di questa quindi sentirmene distaccato.

L'ho scritto un esempio di tipo che si fa i cazzi suoi, non si diverte neanche tanto e non ha attrazione per la società.

Per quanto riguarda "guarda che paghi" io intendevo letteralmente. Inizi a pagare 8 milia euro l'anno di università quando qualche anno prima ne pagavi 2 milia. Un costo simile molti non possono mantenere e quindi la pressione psicologica cresce senza che nessun "grande capo" ti dica niente, perchè la famiglia media te lo farà notare.


Già che ci sono, com'è Colori proibiti di Mishima?
bellissimo anobii!


Na bomba.

Io sto pensando di rivederlo sotto forma di sceneggiatura.
Capisco la richiesta su Libri allora.

Finisce in coda dopo il Padiglione d'oro.
Proust e Nietzsche non in lingua originale? BaVbone.

ma no, è che i fuori corso immotivati che credono di stare in vacanza a vita sono un problema in primis per gli studenti che si sbattono. poi se quelli che si sbattono son pure studenti lavoratori... considera che l'università manco l'ho fatta, ho solo fatto e superato il test d'ammissione a psicologia. poi mia madre mi ha detto che se avessi voluto studiare, avrei dovuto pagare tutto io, che soldi non ce ne stavano. allora ho lasciato perdere, ho mollato tutto, consapevole che avrei perso tempo e denaro e avrei fatto perdere tempo e denaro agli altri e non mi sarei mai laureato. ho preferito cominciare a lavorare e non rimpiango la mia scelta.


No probabilmente sei solo un pessimista.
Forse vedi la vita come uno schifo al di là di ogni possibile riparazione, ma la realtà non è né brutta né bella, è realtà.
Se poi guardi alle persone, io da tempo ho imparato a creare il vuoto mentale attorno a queste condizioni.
Il più delle volte la vita di uno sciocco è brutta non per condizioni acquisite, è brutta perché lo sciocco ha usato il suo libero arbitrio per fare le sue idiozie.
E poi ripeto, che la volgarità sia imperante, non significa che passandoci in mezzo cambi la tua natura. O la ridefinisca.

Bah poi è un discorso complesso e finisce sempre che arriva Kalitroll a trollarmi.