[Tendenza] Hai 30 anni e non hai ancora 3 PhD e 2 Master? Che sfigaz Bro!




qua però chiudi la discussione alle sole parole dette dal viceministro (o quel che è) senza guardare oltre.
il problema è di tutta la società se ci sono laureati che sono fuori corso per poca voglia, perchè questo toglie risorse ai meritevoli.

uno che a 30 anni finisce l' università e non ha niente da scrivere nel curriculum oltre a "mi piace andare alle feste, sono stato pr per discoteche" o cose simili, e quindi niente di effettivamente "spendibile" dal punto di vista lavorativo è un problema per la società, sia perchè ha un alto profilo (da laureato) sia perchè o è duro per averci messo così tanto o non ha voglia, e il fatto che non sia appetibile per il mercato del lavoro mi dà l' idea sia un costo sociale, anche per me e te quindi.

Tu stesso dici di voler vedere le statistiche. Quelle statistiche per chi governa sono anche più importanti, e immagino (non lo so, ma credo sia così) che avere laureati in ritardo sia un valore negativo, non positivo.
Che poi in questo abbiano i loro demeriti ANCHE la scuola (a partire dalle elementari) ok. Ci saranno anche quelli che però se la son presa sotto gamba, e accortisi dell' errore perseverano o quantomeno non danno una sterzata in positivo. E se loro - da futuri laureati, quindi da persone "sopra la media", se l' università resta questo, non si rendono conto che il biglietto da visita che danno non è un granchè, se la società - intesa come chi governa - oltre a fare il suo ti dà anche un altro stimolo o una provocazione per migliorare non vedo il problema. Se poi per te non ti tange, o è perchè sei certo del motivo e quindi non ti riguarda, o sei miope e ti metti solo dietro alle parole dette per giustificarti - ma vai poco lontano.


In certe lingue non hanno nemmeno bocciato.

In america devi essere proprio un cane per bocciare, roba che sei un delinquente e sei andato a scuola due giorni.

Ma se in Italia se propone di bocciare la scuola la gente che ora dice "all'estero nessuno è fuori corso, tutti in tempo" si mettono a urlare al diplomificio, la "scuola cepu", la "scuola buffonata".

Ed hanno anche ragione, ma come si pensa che all'estero li diplomino così tanti?

Con programmi più facili.

In italia se un professore di analisi 1 non stanga metà della classe e ti fa sudare per il 18 non è un buon professore.

In america usano la bell curve: cioé correggono i voti a seconda del successo della classe. Se tutti fanno zero domande giuste su 10 e tu ne fai 1 su 10 allora tu prendi 80 e gli altri 50.

Questo è quello che intendo che non è solo un problema di sfighe personali contro fancazzisti. C'è tutta una struttura universitaria, un'idea di cultura che in italia manca.

Altra cosa che fa cambiare l'andazzo parecchio è che la fine dell'uni in italia è vista con ansia e incertezza, è l'entrata in un mondo terribile con un calcio in culo ed un bacio perugina con dentro scritto "e mo' so' cazzi tua".

Negli usa tra il secondo e il terzo anno di università inizia a fare degli stage in preparazione per il mondo del lavoro. Molte volte quetsi stage portano a contratti d'assunzione a TEMPO INDETERMINATO alla fine dello stage. Grosse ditte che dicono allo studente "ok sei al secondo anno, quando hai finito tra due anni hai già il contratto e vieni da noi a lavorare" e da quel momento in poi lo studente si da' una mossa perché vuole uscire ed iniziare a lavore in quell'azienda in cui si è trovato bene.

E' per questo che concordo con Sonne quando dice che c'è una stupdità di fondo. Perché uno non può veramente pensare che alcuni tra gli studenti più diligenti al mondo (perché i licei spaccano la schiena come poche scuole superiori) improvvisamente diventino dei fancazzisti incapaci di laurearsi. C'è un evidente problema strutturale alla base.


Il nesso è che per molti la risposta ai fuoricorsi storici è "mandarli a zappare". E


ok....ma gliela vogliamo dare una % di colpa anche al singolo oltre che alla società/stato/governo? (poi magari per me la % sarà più alta e per te più bassa, mapporcatroia sono sempre e solo vittime del sistema? )


Il singolo fa ciò che gli appare conveniente.

Se restare 10 anni all'uni appare più conevniente che laurearsi in fretta o abbandonarla sono problemi strutturali.
Ma poi il discorso di fondo non l'ho capito. Cioè se mancano "artigiani", con che coraggio può uno che ha un lavoro praticamente privo di fatica fisica, andare a dire a tanti altri che magari coltivano un sogno/vogliono fare altro, di andare a zappare i campi perché mancano braccianti?

Fortuna che eravamo il paese liberalista eh.


e che si fotta il concetto di vivere in una comunità

vabè amen, siamo dannatamente divergenti, anzi...paralleli in direzioni opposte

Vabbè se parliamo di mondo lavorativo sinceramente non so chi sia messo peggio, tra lavoratore manuale e lavoratore laureato che magari è impiegato nei servizi.

La realtà è che il nostro tessuto produttivo, seppur in gran parte convertito al terziario, non riesce ad assorbire certi tipi di lavoratori.

Ma comunque non credo che il terziario sia sopravvalutato o che non possa avere spazio, anzi nel nostro Paese ci sarebbero molto settori occupabili da imprese di servizi, ma fatte come si deve (a differenza, es. degli UK in cui, secondo me hanno, lasciato troppo spazio al terziario a scapito dell'industria) e non per la ennesima agenzia immobiliare in accomandita semplice.


La comunità la si manda a fottere con lo smantellamento dello stato sociale.

E' facile dare le responsabilità della comunità e poi dire "ognuno per sé" nel momento del bisogno.

Perché la comunità in italia esiste solo per lubrificare il buco del culo.





Guarda sono d'accordo.
premesso, laureato quinquennale ctf a 26 anni quindi sono una via di mezzo tra uno sfigato e non

il problema è che dei fuoricorso cronici fanno parte (esclusi i lavoratori quindi):
- ragazzi che hanno avuto pressioni dalla famiglia per iscriversi all'università (persone a cui penso martone si rivolgesse) ma che visibilmente non ce la fanno, ma non trovano lavoro per non dar dispiacere ai familiari.

- ragazzi con il futuro assicurato grazie al papi, che non hanno nessun interesse ad affrettare l'ingresso nel mondo del lavoro che avverrà in ogni modo e in ogni caso, quindi si godono la gioventù

- ragazzi demoralizzati, che non vedono un gran uso della loro laurea e non si sbattono più di tanto a conseguirla, e piuttosto cercano lavoro (introvabile, almeno al sud, senza la "conoscenza").

io penso che il problema NON sia il mondo giovanile. il problema è del mondo universitario, di cui martone è il perfetto esponente.

gli esami TE LI REGALANO nei corsi di laurea stupidi ed inutili, così fanno iscritti e tengono le cattedre buone per amici, parenti ed in molti laboratori di ricerca per far pagare allo stato la manodopera dei ricercatori, indispensabile perché i professori non si vanno certo a fare il lavoraccio di condurre gli esperimenti. se poi gli parli di didattica, sbuffano con fastidio.

nei corsi di laurea difficili, ma che richiedono il pezzo di carta (legge, medicina, farmacia) per esercitare la relativa professione, gli esami seguono un doppio binario: facilerrimi per chi è dell'ambiente, impossibili per chi non lo è, e si trova a dover studiare per MESI un esame e poi vedere la tettona di turno sedersi e vedersi chiedere "papà tutto a posto? mi fa piacere! di cosa mi vuoi parlare?"

la soluzione è INGEGNERIA TOTALE. applicare il metodo di ingegneria vecchia per TUTTE le facoltà. via i corsi di laurea inutili ed esami a difficoltà HARDCORE per tutti.
e al primo fuoricorso, la retta è interamente a carico dello studente, senza sgravi e fasce o contributi statali.


si ma chi è che pensa che sia piu conveniente?

a parte quello che aspetta che il papi schiatti per subentrare dico


adesso ti massacrano


Tipo i demoralizzati che pensano "tanto anche quando esco che studio o non studio faccio una vita di merda uguale, mi conviene godermi la seconda adolescenza finché dura"
ah ok.


Beh, se uno non ha alcuna prospettiva se non la morte e la sofferenza, preferirà ben farsi altri anni in pausa piuttosto che gettarsi subito nel calderone infernale. E questo è un problema che riguarda in larga misura chi governa, come fa giustamente notare Iroel.

EDIT: lol abbiamo risposto la stessa cosa allo stesso momento lol.
ingegneria totale scusa alexand ma quello è proprio il modello da cui si dovrebbe fuggire e non arrivare, è un modello arcaico che si basa unicamente sulla difficoltà inteso come far sputare più sangue possibile allo studente ma senza reali motivi dietro.
Tu stesso latopa qualche pagina fa hai detto di aver dato analisi 6 volte, le cose sono due o da sprovveduto ti sei presentato impreparato 5 volte ad un esame molto difficile o c'è qualcosa di molto marcio sotto.
Tra l'altro il fallimento del modello "hardcore" è ben lampante negli altri stati eurpei dove si è scelto di fare diversamente, una cosa è chiara una riforma scolastica che va dalle elementari all'università serve.


e perché? io ammiro gli ingegneri vecchio ordinamento.
si sono fatti veramente il culo, quelli sì che potevano dirsi secchioni se a 30 si laureavano...

ovviamente era una esagerazione per dire che al momento ci sono esami che vengono regalati... e non è giusto.
certo, all'estero gli esami li regalano ANCORA DI PIU ma corredati da molta pratica...


no, è più semplice, venivo dal liceo classico

un integrale per me a quel tempo era solo un tipo di biscotti dietetici


Il non voler rimboccarsi le maniche faccio notare che è per giunta tipicamente italiano. "Eh ma al governo abbiamo merde e per colpa loro faremo le merde indi non faccio un cazzo" .

Direi che non è un argomento molto valido.
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