[Tendenza] Hai 30 anni e non hai ancora 3 PhD e 2 Master? Che sfigaz Bro!



Non c'è niente di strano, uno che studia solo paga le tasse e non viene pagato. Se non vuole lavorare non è perché può studiare eh.

Anzi, per chi diceva che uno può studiare fuori dall'università uno se è per questo può lavorare senza alcun impiego o pagamento, come nell'open source più spinto.

E allora? Comunque se il sistema universitario consente proprio questo non è una glitch di Matrix ma c'è una filosofia dietro e un approccio sociale e politico del quale beneficiamo oggi.

Ma tanto sono tutti capaci a criticare a cazzo su cose tra l'altro che hanno ben poco peso riguardo i problemi economici o ecc... Anzi gente che studia in più fa solo bene.

Poi il fenomeno del parcheggiato 10 anni a scienze della comunicazione è un male non così dilagante, anzi è ben trascurabile quando offri un servizio che non rischia di precludere ingiustamente nulla a nessuno. Ed è anche per questo che è una posizione di sinistra.


Sui grandi numeri la media crolla ovunque.

Come la vedo io il problema è in un mercato che fa merda ovunque, che tira avanti su reti di amcizie e l'interesse di pochi, che vuole gente che produca tanto e venga pagato poco e vuole soprattutto che siano altri a pagare la formazione dei lavoratori di cui necessità e ancora meno vuole pagare la formazione di persone che non sono direttamente utili a loro.

E' un mondo di persone che si fa i cazzi loro, se li è sempre fatti, che si aspetta tutto e poi pretende pure di essere ringraziata e quando le cose vanno male per le loro puttanate scaricano la colpa sugli studenti e i lavoratori perché non lavorano abbastanza o non sono preparati abbastanza.

Oggi è uscito pre un articolo sul nytimes su come l'average non basta più, bisogna essere eccezionali. Non basta più avere un lavoro normale e una paga normale per vivere. E' un'inflazione degli stili di vita dove bisogna lavorare molto di più per fare la vita di merda dei genitori.
ma cippo, fammi capire. Se poniamo che il costo della retta aumentasse per i fuori corso (non è una cosa bellissima in teoria, ma ammettiamola per un secondo per sposare l'idea pragmatica alla bisiacco) in modo lieve per i primi anni e poi devastante in seguito (fino, ovviamente, a pagare praticamente tutti i costi che sostiene l'università per quello studente) tu saresti d'accordo?
Ad occhio direi di si, giusto?

Non è una critica, voglio solo avere qualche riferimento.


linka puttanazza, io intanto lo cerco da solo.


ma che sinistra!
In che parte della ideologia della sinistra sta scritto che si deve penalizzare la collettività per favorire il volere del singolo?
Io ero restato che sinistra significava ugualianza, diritti, collettività.
Se uno studia 10 anni:
1) se lo può permettere alla faccia dell'ugualianza e della lotta di classe
2) fa un danno alla collettività perchè deve farsi mantenere dallo stato senza dare nulla in cambio. ( e il discorso che da in cambi la cultura, mi spiace per gli studenti non vale. Nel momento in cui questi studenti scrivono pubblicano e\o fanno altro allora vale, ma stiamo parlando ancora di studenti-lavoratori etc etc)

3) danneggia il tessuto universitario facendoci fare figuracce a livello europeo ( si parla di medie e non di eccellenze. Infatti all'estero si fregano le mani appena possono prendersi uno studente italiano ben formato, flessibile e così scoraggiato da essere disposto ad accettare qualunque cosa) e quindi ledendo i diritti altrui.

Perchè confondete la sinistra con la tolleranza sfrenata di qualuqnue atteggiamento?
E soprattutto è comunque sia un fenomeno marginale nell'inquadramento della situazione universitaria italiana in termini di costo.


http://www.nytimes.com/2012/01/25/opinion/friedman-average-is-over.html?ref=opinion
Tolleranza sfrenata lol

*
ma tu stai criticando il mondo capitalistico.
E' un altro problema. E ripeto, qual è la tua soluzione? Tana liberi tutti? Qui non capisco.
Io voglio garantire l'accesso alla conoscenza a tutti.
Voglio garantire lavoro e\o sbocchi professioanli a quelli bravi.
Non voglio far perdere tempo a nessuno.
Calcola che inoltre le ditte si approfittano tantissimo dei neolaureati offrendo contratti non dignitosi perchè se ti rifiuti di accettare un lavoro trovano in tempo zero uno pià disperato di te disposto ad accettare.


No.
Non è una questione monetaria. Dal mio punto di vista è un problema culturale. Nei fatti poi,secondo me, sono un costo. Magari per la società, magari per l'università( poco fa mi han detto di no e mi accodo anche se gradirei avere dei numeri precisi),ma per qualcuno lo sono senz'altro.
Credo che questo sia ingiusto. La mia soluzione l'ho proposta.
Quella di alzare le tasse è poco sensata, perchè si finirebbe per ledere anche gente "giustificata" e si creerebbe solo più disparità tra chi potrà permettersi una laurea solo perchè ricco.
Per intenderci io reputo una porcata , ad esmepio, la triplicazione della retta universitaria inglese o qualunque tipo di controllo basato sul reddito.
Penso che l'istruzione debba essere gratuita e ripagata dalla collettività e con una percentuale sui primi stipendi.


tornando più IT e rifendomi a quando dici: " in modo lieve per i primi anni e poi devastante in seguito (fino, ovviamente, a pagare praticamente tutti i costi che sostiene l'università per quello studente) tu saresti d'accordo?" io sono contrario.
Però rivendico il diritto di definirlo coglione e parassita.
(se non lavora, se non produce, se non crea cultura,etc etc) perchè non fa i miei interessi, nè quelli della collettività.

Che poi secondo me, tornado alle parole del ministro, in certe zone c'è il problema opposto.
Ho parenti ( in quota PDL curiosamente) che definiscono la laurea, specie in lettere\filosfia, una perdita di tempo. Fancazzzisti. E analogamente una parte non minoritaria ( amici in quota lega) che definisce analogamente i licei, specie quello classico, perchè non sai fare un cazzo di lavoro.
Ecco se pensate che io appartenga ai due gruppi sopra depennatemi please!

Io voglio solo dire, da un punto di vista "socialista" che ogni individuo dovrebbe cercare di favorire il bene della collettività e cercare di non pesare. Deve essere garantita la libertà di fare le cose più con calma, di poter perdere tempo per problemi di salute, personali, sociali; ma non deve essere tollerato il fancazzismo amaggior ragioen se è garantito da disparità socio-economiche.

Dopo di che ogniuno quando scrive probabilmente pensa a qualche caso familiare: io ho in mente una cugina di un0amica, bocconiana, fuori corso iscritta al cepu....
oppure al compagno di leiceo segato, i genitori icnazzati coi professori, iscritto alla scuola dove fai 2 anni in 1 che ti rinfaccia pure che sei pirla...
o l'attivista a tutto tondo che fanculo la scuola, fanculo i libri, l'occupazione è un valore.
Credo che questi individui siano un peso per la società.




cmq boh si potrebbero far pagare le tasse universitarie di più (a chi sfora) a seconda degli esami che mancano. Alla fine se uno passa 2 anni a scrivere la tesi e ha finito tutti i corsi, non usa risorse "universitarie" in più. O se si trova a dover superare un esame particolarmente rognoso che deve ripetere 4-5 volte.
Magari è un borderline e ci mette 12 anni ma la laurea la prende. Non é infrequente.

Fare bella figura lol


beh in realtà da me la gente fuori corso che non può iscriversi subito a una psecialistica può già pagare i singoli esami da conseguire "privatamente" per non perdere tempo.
Ma credo che a sto punto sia più fattibile la mia idea di attestato di partecipazione e tanti saluti.


Comunque sono gli amici del figlio di montezemolo per chi se lo fosse chiesto


"‘The speed and flexibility is breathtaking,’ the executive said. ‘There’s no American plant that can match that."

cioè


bho, sarò una brutta persona, ma non ci vedo niente di male, anzi...

e comunque ci sarà sempre bisogno di qualcuno che studi ed approfondisca l'arte, la letteratura, la filosofia e tutte le altre materie correlate a questo lato dello scibile, a prescindere dal progresso tecnologico

la frase che a me fa riflettere particolarmente è quella conclusiva:



not bad


Cavolo ho letto "sono"

Comunque voglio riportare all'attenzione che stiamo discutendo di un fatto di principio, e monetariamente poco importante.
Però onestamente quelle 2 settimane che ho fatto lezione in U6 avessi avuto in mano un crick non so se mi sarei controllato.
Pensate che sia frustrato ? si.


Lo sai che questo significa condannare i più a vivere una vita miserevole e premiare in maniera smisurata pochi fortunati?
Direi che è l'esatto opposto della società in cui voglio vivere.


mezzo asterisco,
Il punto è che viviamo già in quella società
Nel mio paesino vedendo le generazioni dei mmiei genitori ci saranno stati 5% di laureati e sono tutti finiti a fare lavori sopra la media.
Ci sono anche diplomati che fan lavori sopra la media ma sono la minoranza, invece mi sento di dire che con l'ingiusta eccezione dei docenti, che la quasi totalità di chi è riuscito a laurearsi in medicina\ingegneria negli anni 70\80 oggi ha una posizione di tutto rispetto.
Analogamente i pochi laureati tra i nostri nonni sono tutti diventati qualcuno.

Ormai questo processo di specializzazione è limitato solo dalla capacità fisiologia dell'apprensione umana e dalla durata della vita.


Poi forse ci vorrebbe qualche sistema che bilanci la forbice di reddito ( perchè di questo stiamo parlando, nel nostro mondo reddito è proporzionale a qualità della vita) tra le varie classi sociali,.

Ventata di buon'umore: ricordate però che lo stile e il tenero di vita della popolazione "plebea" è di gran lunga superiore a quella del Re Sole.


Al polimi è già così.
Alla specialistica paghi solo per i corsi che segui quell'anno oltre ad una quota fissa ed uguale per tutti di 400 euro circa.


bhe guarda come è cambiato il profilo professionale della gente normale dall'inizio della rivoluzione industriale ad oggi, come la società si sia trasformata e quanto siano diventate più accessibili scuola e cultura

lui fa una previsione a lungo termine sull'impatto che avrà sulla società il processo tecnologico

in parte lo condivido (non condivido il fatto che non tenga comunque in conto la parte della cultura classica, artistica, filosofica...etc.)

non vedo perchè puntare i piedi a tutti i costi
Curioso l'edit di cippo, prima il post terminava con: li considero cojoni perché non fanno il mio interesse né quello della socità (che è il modo in cui si maschera l'interesse di alcuni a discapito di altri).

E' da queste piccolezze che si capisce quanto Kalidor e Iroel abbiano ragione sulla faccenda.
Oltre alla non trascurabile questione sull'ironia della vita