[Tendenza] Hai 30 anni e non hai ancora 3 PhD e 2 Master? Che sfigaz Bro!



E che cos'è, una fabbrica per la produzione di un nuovo e grande reich? Totalmente in disaccordo.


Ma un costo per quale motivo?
Nel caso dello studente che in 10 anni non si è laureato è lui che rincorre l'università e non il contrario.
Non priva nessuno della possibilità di studiare perchè non occupa un posto in senso letterale.
Non costringe docenti a dovergli dedicare più attenzioni perchè in un camerone da 200 persone che ci sia o no non se ne accorge nessuno.
Paga solo 10 anni di tasse per un servizio di cui non usufruisce.

Al giorno d'oggi questo è più controproducente per lui date le spese e la perdita di tempo piuttosto che per una società piena di laureati che non sanno dove sbattere la testa.


a cosa serve l'uni allora?


vabe.. il non vedere al di la del naso.. senza offesa eh?

qua qualcuno ha scritto che gli toccava pure scrivere in terra..

ma gesu di avion.. se il 47% non dovrebbe essere li... con la metà delle persone... ma si risolverebbe qualche problema o no??

maboh.. "l'unico costo lo paga il papi!!!!! non se ne accorge nessuno"


Non ho mica scritto che fanno bene e che sia giusto così...ma semplicemente ho quotato chi ha detto che per il sistema universitario italiano com'è concepito adesso sono un salvadanaio.

Oltretutto per ovvie ragioni mi pare che un elemento del genere le lezioni non le frequenti puntualmente ogni giorno,altrimenti non sarebbe li da 10 anni.

La mia facoltà al primo semestre del primo anno unisce 2 corsi di laurea da 150 persone.
Questo per dire che la mia esperienza di persone sedute per terra si è presentata quando hanno fatto entrare in un aula da 150/200 persone 300 studenti...e a quel punto anche ci fossero stati in più 30 pluri fuori corso no nsarebbe cambiato veramente un cazzo.
mi sono perso 20 pagine, ma ho visto che il 3d ha preso una piega allucinante.
c'e' gente che parla di convergenze parallele, bispensiero massonico e comprensione del sistema universitario per giustificare un cazzone che ha deciso di laurearsi in 10 anni per non pedersi nemmeno un aperitivo o un mercoledi' universitario.

mi ejecto con un mecojoni



Guarda che in UK gli esami sono tutti alla fine dell'anno, condensati in un mese circa. E quando fai un master da 90 crediti non è bello


Non avete progetti e work da consegnare regolarmente?
Parlo per sentito dire da studenti in ingegneria in UK, quindi posso pure sbagliarmi.
La differenza di costringerti a studiare regolarmente vs studiare quando decidi tu che sia il momento è notevole...


Un posto dove aumentare la propria cultura con l'aiuto di persone che ci sono già passate e solo dopo un posto dove acquisire conoscenze per diventare automi atti a ricavare $$$?

Cazzo che visione triste dell'università che avete.

No, sono un guadagno per l'università.
Ed espando: sono un guadagno effettivo per le casse dell'università, MA possono essere un fattore di perdita al momento dell'assegnazione dei fondi ai dipartimenti. Che quindi si trovano, ad esempio con gli studenti lavoratori, tra due fuochi: l'università li incoraggia, perchè pagano, ma essi si laureano tardi -> fanno sballare gli indicatori -> fanno arrivare meno fondi. E questo è il motivo per cui ad esempio tutte le università permettono la possibilità di avere un certificato che dice che sei andato a fare un esame da presentare a lavoro, ma allo stesso tempo alcuni prof potrebbero essere un po' recidivi a fartelo, o potrebbero farti altri sgarri: LORO ti vogliono fuori, i membri del CDA dell'uni DENTRO.


Allroa io ho posizioni diametricalmente opposte a quelle di un terzo reich
Il punto che ribadisco è che
OGNI STUDENTE, ANCHE SE PAGA LE TASSE, E' UN COSTO.
E' UN COSTO PERCHE':
1)le tasse non coprono le spese. Un anno universitario costa 8\10k euro ( che infatti è la retta media delle grandi università private italiane, la bocconi e la cattolica per intenderci. E prima che iniziate lo shitstorm vi ricordo che la L.Bocconi è una "Università senza fini di lucro" per statuto)
2)Si è temporaneamente improduttivi e spesso tale imroduttività non viene ripagata da una produttività futura

Detto ciò io sono contrario in parte anche alle selezioni delle persone sul merito perchè, in Italia, tale valutazione è falsata da troppi fattori. Dal nepotismo, all'evasione passando per la disparità tra nord e sud e tra corso di studi e corso di studi.

Poi non vedo per quale altre finalità dovrebbe esistere l'università italiana. Pensate davvero che sia un "regalo dello stato" ?
L'università è un mutuo accordo:
io stato ti faccio studiare per creare manodopera specializzata
io studente studio in cambio mi si da la possibilità di un lavoro decente.

Ora in questo paese una laurea in certe cose non aiuta il singolo ( conosciami tutti i disoccupati laureati, lo stipendio da fame dei ricercatori, etc etc) e tanto meno non aiuta la società.
Non è un discorso da terzo reich. E' un po' di buon senso libero da ideologie.


OT Follia:
Dipendesse da me :
1) abolirei il valore legale della laure e lo vincolerei a università e corso di studi, in quanto loro stessi devono garantire il titolo e non uno stato inequo.
2)metterei numero chiuso a tutti i corsi umanistici ( a quelli scientifici non serve, tanto siamo 4 gatti, ma nel caso anche a loro) . Visto che però a differenza di quanto forse abbiate pensato, credo ci sia un valore altamente culturale nelluniversità, specie nelle facolta umanistiche, creerei una "iscrizione leggera" per chi non è ammesso.
Con tale iscrizione si ha diritto a seguire i corsi gratuitamente o a prezzo ridotto in cambio di un attestato di partecipazione e\o di esami molto semplici.
Purtroppo è irrealizzabile, ma è esportabile pensionati, ragazzi che magari per motivi personali non han passato il test e han comunque possibilità di seguire i corsi senza dover fare i parcheggiati in altra facoltà ( tipo biotech dove al prim anno 50% è stato segato a medicina) .
3) Per medicina il test lo metterei a fine del primo anno e non darei la possibilità di rifare il test o quanto meno separerei la lista tra chi lo prova la prima volta e chi l' n-sima.
Perchè non è poca la fetta di chi non lo passa al primo colpo perhcè è scavalcata da chi segato l'anno prima, ha avuto 1 anno di tempo e magari un anno di altri studi per prepararel'esame. Quando mi si dice che l'importante è che passino i più bravi faccio notare che c'è una bella differenza tra selezionare i più bravi tr achi si è preparato in 3 mesi dopo la maturità e chi invece ha avuto bisogno di 15 mesi...
4)Merito: il merito è un'ottima cosa quando si valutano gente con le stesse possibilità e punti di partenza.
Oggi in italia dove le borse di studio sono ridicole, dove la gente deve cambiare regione per poter studiare, dove ci sono studenti lavoratori, il merito è una utopia!
E' innegabile che l'espressione della bravura in italia sia pesantemente soggetta alla classe sociale di origine.


ma come fanno a essere un guadagno?!
in termini economici!
Ma siete fuori?! Ma avete idea di quanto costi l'istruzione?
http://www.centrostudifolder.it/?q=node/98
http://www.adesso-online.de/in-primo-piano/notizie/studente-quanto-mi-costi

Scusa eh, potresti leggere i tuoi link? Lì si parla di presunti costi calcolati PER IL PAESE, io parlo di guadagno PER L'IMPRESA UNIVERSITA'. Forse non ti è chiaro questo.


lettere eh?




l'idea che la cultura scolastica debba essere fine a se stessa (senza un fine utile alla società) mi da i brividi


è cippo : a me ha risposto che il problema é statale citando la legge a fondamento delle borse di studio, manco gli studenti fuori corso percepissero le borse di studio
questi link che ha messo, uno parla di costi nelle scuole medie e superiori e l'altro citando la stessa ricerca (OCSE per medie e superiori) la trasferisce sui costi per le università, citando poi un rapporto secondo il quale "Le cause del ritardo nel completare il percorso di studi di così tanti studenti sono diverse. Secondo il rapporto del Cnvsv, il vero problema è l’aumento sconsiderato di corsi, materie e sedi universitarie. Negli ultimi sei anni, i corsi di studio sono passati dai 2.444 a 5.734. I comuni italiani che ospitano una sede universitaria con almeno un corso di studi sono 272. Tutto questo provocherebbe un aumento notevole dei costi. Questi, per le piccole sedi, venivano coperti in parte dagli enti locali, ma, fa notare il rapporto, i tagli previsti dall’ultima finanziaria «mettono a rischio la sostenibilità del sistema»."


vabbè,
però considera che i fuoricorso cronici rappresentano per lo stato più che un costo un "mancato guadagno", in quanto rappresentano un investimento di fondi statali con un tempo d'ammortamento lunghissimo (la spesa che lo stato ha sostenuto per formarli dalle elementari in su), sono soggetti che diventano "produttivi" per la società molto tardi (escludendo ovviamente gli studenti lavoratori...ok ). Se provi a metterti in quest'ottica, noti subito il danno economico e sociale che il paese sta affrontando.


indubbiamente, nella mia risposta puntualizzo semplicemente il fatto che cippo linka a caso e probabilmente senza leggere, il concetto espresso da neenster poi era circa il guadagno (opinabile eh) da parte dell'uni sui fuoricorso, che c'entra come i cavoli a merenda con quello che ha ribatutto cippo.
bisogna attuare politiche per dissuadere gli studenti dal permanere nella condizione di fuoricorso, sia valorizzando gli istituti professionali, sia creando meccanismi che aiutino per tempo a capire gli errori di carriera ed offrire alternative.


cosi' dovrebbe parlare un viceministro.