[Tendenza] Hai 30 anni e non hai ancora 3 PhD e 2 Master? Che sfigaz Bro!



parla per te!


he si, confermo

ho vissuto appelli da 400 persone di cui passavano lo scritto in 25 (la metà poi segata all'orale )

ho dato analisi 1 6 volte




Sarà... nell'uni che ho frequentato (per poco perchè poi ho finito i soldi e sono andato a lavorare) i casi che citi erano rari.
Inoltre 'sta faccenda di dipingere il proprio corso di laurea come una specie di inferno dantesco m'è sempre puzzato un po' di banfa atta a giustificare qualche voto di merda o qualche bocciatura.

La stragrande maggioranza degli studenti che ho conosciuto faceva lavoretti occasionali o piccoli assemblaggi casalinghi (montare penne a sfera andava per la maggiore), giusto per avere un paio di deca da fumarsi o bersi.
Il resto tutto a carico della famiglia.


Il fatto che dipingiamo due realtà completamente diverse vuol dire che o viviamo in paesi diverso o uno dei due dice cazzate.


concordo con te


ma in fatti io parlo di quelli dopo di noi, l'83 ormai è al lavoro da tempo siamo ben lontani dall'essere "nuovi", se non i nuovi vecchi che iniziano ormai le frasi con "ai miei tempi..." o guardano i cantieri su agorà.

e cazzo la metti come se imparare fosse la morte nera, disciplina militare. no imparare può essere altro e deve essere altro, non serve un cazzo forzare le nozioni giu per la gola. di informatici bravi davvero che conosco molti vengono non dall'uni o dal politecnico ma si sono fatti da soli per passione. ma la passione la puoi far nascere, un buon professore può fare la differenza in un liceo tra una classe che non sa cos'è un piano cartesiano dopo due settimane dalla fine e una che ha compreso la matematica e l'ha apprezzata e lo stesso in università le vedi anche le lezioni buone gremite di gente.

permettimi poi che è una cazzata quella sui prof stronzi che si beccano solo i fancazzisti. ci sono oggettivamente capre. ho fatto un anno di liceo a prendere 7 in storia. il prof era cieco ed era l'ultimo anno di insegnamento, dava a tutti i ragazzi 7 e a tutte le ragazze 8, cosi sulla fiducia. eravamo in due a studiare la sua materia e non leggerla dal libro, alla fine l'ha pure riconosciuto che eravamo gli unici due a studiare ma il voto è rimasto 7 e tanti saluti. ad un prof di biologia che usava lo stesso sistema abbiamo copiato ad un compito le risposte dal libro e dopo gliele abbiamo pure fatte vedere, ragazze 8 uomini 7 e tanti saluti. se ricordi la media dei voti ti dava a fine anno dei punti in piu per la maturità. ma forse ero un fancazzista io. ora ti parlo di liceo per fare esempi divertenti ma anche in uni ho trovato gente cosi e li hanno incrociati amici miei che erano tutto fuorchè fancazzisti.
ho trovato anche il caso contrario: un prof che passava tutti, insegnava storia della psicologia e forse aveva paura dei traumi che poteva causare.

mi dici uno su 10, è vero ma ti basta beccarlo nel momento sbagliato e devi iscriverti all'anno successivo. c'è anche chi va fuoricorso per mantenere la media piu alta alla fine sacrificando un anno per un voto migliore.

l'università italiana, per quello che ne ho conosciuto io è organizzata male, e per quanto questo non renda sempre impossibile finirla in tempi giusti a volte lo fa con buona pace di qualsiasi cosa tu possa dire e di tutta la disciplina e voltontà. ma anche nei casi che non è impossibile non facilita il compito, specie a chi lavora e studia, o a chi arriva da lontano. e mi sembra esagerato e un po stronzo voler dar la colpa della malagestione dell'università alla scarsa disciplina o volontà degli studenti che dovrebbero concentrarsi sugli studi e non su altro.

bon mi sto ripetendo a ruota libera. chiudo qua.
Si deve riformare il sistema italiano.
Tagliamo un anno delle elementari, uno del liceo e rivediamo come strutturare il sistema degli esami all'università.

E' assurdo che uno studi sempre e solo alla fine (a febbraio, a luglio e a settembre) (a meno di ragazzi molto diligenti, come io in parte fui), mentre altrove ti fanno studiare con regolarità sia che tu sia uno svogliato sia che tu sia diligente.
Il modello francese con compiti regolari ogni 3 settimane (non son sicuro dei tempi) potrebbe tornar comodo e si ridurrebbero i fuoricorso perché la gente si abituerebbe a mantenere il ritmo.

E si dovrebbe ovviamente pesare gli esami sul tempo ed i CFU ed evitare situazioni assurdi di mesi e mesi su certi esami e due o tre giorni max su altri
E mettiamo obbligatori gli ultimi 6 mesi della specialistica dedicati SOLO alla tesi.
Non è possibile che io abbia dovuto fare 3 esami di cui 2 erano i più pesanti del mio corso di laurea (ing aeronautica) all'ultimo semestre della mia carriera universitaria
Per pesanti intendo dire che uno è durato 4 mesi con 6 super secchioni a lavorarci tutti i giorni e l'altro l'ho fatto durare 1 mese e mezzo solo perché era l'ultimo, avevo la media sufficientemente alta per paracularmi e mi ero rotto le palle.

In questo modo potremmo ritornare competitivi in Europa, evitare di avere troppi "pigri" fuoricorso e usciremmo tutti prima e più pimpanti.


Avendo toccato con mano posso capire entrambi i punti di vista, è che c'è una forbice di competenza davvero imbarazzante in certi casi, quindi per me avete ragione entrambi.

[OT]Sono ancora tutti attivi gli utenti del video che hai in firma? non li ho riconosciuti tutti.[/OT]


eddai però....non è per cattiveria, ma stride come il suono delle unghie sulla lavagna...


o forse avete fatto esperienze diverse? anche andando nelle stesse università può capitare di non vedere gli stessi prof. qua parliamo tutti di come abbiamo vissuto la nostra esperienza. per alcuni liscia, per altri difficile ma senza problemi insormontabili. peccato che si generalizzi. le situazioni sono tanti i prof pure, le loro condizioni variano (mai avuta una prof dopo il divorzio? mi ha mandato al posto senza interrogarmi perchè non sopportava di parlare agli uomini e sostituito per l'anno con compitini scritti gli orali). non parliamo di inferno o paradiso, parliamo semmai che basta poco per uscire di corso e che l'organizzazione sopraffina delle università non ti aiuta a restarci. l'alternativa è che in italia siamo piu coglioni che nel resto del mondo, plausibile ma spero di no. tendo a ritenere piu costruttivo concentrarsi sulle strutture che sul tipo di persone, a vedere le carenze e come migliorare prima le istituzioni perchè la trovo l'unica via per migliorare le masse.
ma qualche d'uno sa dirmi perché l'italia è uno dei pochi paesi civilizzati in cui si può andare fuori corso all'università?

perché gli altri sistemi universitari funzionano ad annate da superare o fallire (= se non prendi la sufficienza nell'anno non vai oltre, come al liceo, e se lavori fai un anno in due anni) e il nostro funziona ad esami?

non so cosa sia meglio, ma è certo che il sistema italiano non incentiva a fare le cose per tempo, perché tanto è "normale" andare fuori corso (poi dipende dalla facoltà, si capisce) e perciò si creano quei casi assurdi di gente fuori corso di tre anni (i quali tra l'altro pagano il doppio delle tasse!)


che te devo dire è mezzanotte, sono influenzato con febbre e tosse che mi stanno tenendo sveglio mortacci loro, perdonami qualche cazzo di errore grammaticale dai avevo il 5 e mezzo fisso nei temi a ragione (ok errori cosi gravi mi escono solo per la fretta di scrivere e il cambiare frase a metà, mai capitato di iniziare a scrivere una cosa, cambiare idea, finire in altro modo sbattendotene di quello che avevi messo prima? se non ci fosse il correttore automatico avrei anche tutte le consonanti invertite) cmq inizia a fare effetto il tachiflu tra poco dovrei afflosciarmi sulla tastiera.


In realtà i fuori corso al polimi pagano poco.
L'anno in più me l'han fatto pagare una quota fissa pari a 400 euro.
Ma non avevo esami da sostenere e mi dovevo solo preoccupare di fare la tesi.


You sure about that?
Mi pareva che mancasse evangelion

Sapevo dell'esistenza di persone che difendono il sistema universitario italiano, ma trovarne così tante su agorò mi ha fatto un po' deprimere


No.
Non hanno mica fatto tutti scienze delle patatine.

Io ho fatto Scineze Informatiche a Verona (solo 2 anni poi ho smesso).
L'esame di Analisi matematica 1 e 2 lo passavi solo dopo aver seguito le lezioni private del professore a pagamento (che si tenevano in estate in montagna, vicino a Canazei).

Logica (secondo anno) l'hanno passata in 7 in due anni che ho frequentato l'università io. E la mia facoltà aveva circa 500/600 iscritti al anno


A parte che sembra esagerato anche a me.

Cmq aver fatto un università non vuol dire un cazzo visto che sono diversissime l'una dall'altra...e lo posso dire avendo provato 2 università diverse .
Bhò comunque leggendo le vostre opinioni personali scaturite dall'analisi di esperienze dei vari user sono rimasto un pochino così .

Io capisco il concetto che perlopiù dice "se ci metti tanto a laurearti forse è meglio che fai altro", ma più vi leggo più sembra che consideriate le persone come bot. O fai X (laurearti, bla bla bla) secondo i canoni della società, o fai Y (lavorare, bla bla bla), altrimenti sei un peso, non servi, non ti sei adattato, piuttosto ucciditi.

Ammesso che questo sia un ragionamento accettabile, se il tipo si deve uccidere a quel punto che cazzo gliene frega del giudizio della società?

Vabbè, scendendo dall'astratto, posso capire solo il costo che la comunitò spende per formare una persona, che di solito non è ripagato dalla sua retta. Magari potrebbero studiarsi un modo tale per cui più anni passano rispetto alla media di quel dato corso di laurea, perchè non è detto che il tempo legale minimo sia ragionevole, più inizi a pagare una sorta di malus che cresce anno dopo anno. Quindi se arrivi a troppi anni fuori corso o sei un figlio di papà o non puoi permettertelo (ed io sono a difesa di quelli che vanno fuori corso). Mi sembra un'opzione migliore del "eh, se ci metti più di tot anni sei fuori perchè sì" come fanno in Francia (se ho letto bene).


*
In realtà cambiano pure all'interno della stessa facoltà tra due curriculum differenti (stessa laurea).
E di tantissimo, soprattutto se ci sono guerre interne tra i dipartimenti.


Mi sembra tanto la storia di certe materie di Economia a Palermo. Tutti i miei amici che sono al 3 anno fuori corso e si stanno per laureare ora hanno delle leggende su presunte materie insuperabili che si devono provare almeno 3-4 volte. Poi trovi l'amica che passa la materia a primo colpo e le chiedi "come hai fatto"? Mi sono rotta il culo ogni giorno per un mese. Ah, la magia dello studio...

Perchè l'università Italiana HA BISOGNO del gettito extra fornito dagli studenti fuori corso per tenere a galla tutte quelle posizioni inutili per i professori, fottendosene della presenza di una norma che obbligherebbe a limitare ad una (bassa) percentuale il budget universitario che si fa su con le tasse studentesche.
Lo studente fuori corso è il contribuente ideale: paga di più degli altri perchè fuori corso, e non può lamentarsi, perchè essere fuori corso è una stigma sociale, ma comunque non viene in aula, non viene in lab, quindi non peggiora le condizioni degli altri e non usura i materiali didattici. Perfetto.