Taiwan: The clankening2

una guerra per taiwan sarebbe un bagno di sangue per tutte e due le parti.
Operativamente parlando, la cina non ha alcuna speranza di mettere piede sull’isola, men che meno conquistarla.
Dal punto di vista economico, l’occidente sarebbe in ginocchio, ma anche in Cina - oltre che prendere una manica di legnate nei denti - sarebbero con le pezze al culo.
Classico caso in cui nessuno ha nulla da guadagnare a provarci, ma solo da perdere, per cui se fossimo una specie intelligente ed evoluta, non avremmo preoccupazioni. Oh wait!

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Quindi si prevede una impennata di acquisti tecnologici per fare scorta nei prossimi anni? :asd:

E se Taiwan semplicemente non facesse resistenza militare, anteponendo la sopravvivenza alla libertà?
Non darei per scontato una resistenza taiwanese simile a quella giapponese nella seconda guerra mondiale (in termini di testardaggine) o a quella ucraina nei confronti della Russia.

Anzi, l’esempio ucraino (con l’appoggio parziale e frammentario dell’occidente) di certo non invoglia a intraprendere la stessa strada.

La gente di Taiwan in larga parte vuole rimanere così come sta, ovvero indipendente de facto. C’è una crescita del sentimento indipendentista che vorrebbe che fosse formalizzata la situazione e riconosciuto lo stato di Taiwan e una minoranza schiacciante (tipo 1%) di persone che vorrebbero la riunificazione con la Cina.
Il punto è: questo sentimento indipendentista è abbastanza forte da spingere all’estremo sacrificio?
IMHO la domanda è inutile e ha una risposta ugualmente inutile e priva di significato.
Lo stato attuale ha i mezzi per resistere e ha degli automatismi per far partire la resistenza all’eventuale unificazione fatta con la forza.
Una volta che volano i proiettili e che crollano gli edifici, non credo che ai taiwanesi verrà molta voglia di dire ok unificateci pure e riduceteci a una sorta di HK 2.0

IMHO la strategia cinese è sempre stat quella di mostrare i muscoli sperando di far crollare la volontà politica di resistenza senza però davvero usare la forza, anche perché, come dicevo prima, sarebbe una follia che costerebbe immensamente a tutti.

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Su questo ritorno, perché non sono di provenienza cinese.
Il legno viene da Germania, Russia e Polonia.
Inoltre già i pallet devono essere fumigati appositamente e si usano quelli di plastica, dubito venga importato in maniera massiccia per mille problemi anche di insetti potenzialmente dannosi - ma qui devo verificare -.

Anche la viteria è locale, ma questa tutta la viteria perchè da due anni a questa parte l’UE ha messo dazi doganali in importazione che hanno reso sconveniente l’acquisto in Cina - proprio per l’antidumping e tutela mercato europeo -.

Tu in Cina ci vivi, io con la Cina ci lavoro da dieci anni, proprio su semi-lavorati e materiali, in realtà produttive (per altro con fornitori di certi componenti che, anche per il nostro prodotto, sono in comune con l’automotive europeo) che utilizzano tutti i componenti dell’industria generale in sostanza (metalli, lavorazioni in ferro e rame, plastiche, gomme, siliconi ed elettronica).
Tutta 'sta roba la hai in Europa, l’elettronica è l’unica che non potresti avere nel breve/medio/lungo termine (anche le aziende di elettronica europee dipendono, in ogni caso, per certi singoli componenti o chips dalla Cina, quindi ti ritroveresti esattamente al punto di partenza) .

Edit - oppure, una cosa che poca gente sa, e riguarda gli elettrodomestici, l’Italia era leader mondiale nel settore del bianco (molte aziende lo sono ancora).
In tutto il nord Italia si è sviluppato tutto il settore, tutta la filiera completa, e si produceva praticamente ogni singolo componente.
Ma tanto il problema non sono i componenti di plastica, gomma, viteria o lamiera (metalli - btw, pure qui, coils in lamiera e tutto vedevano in un ruolo centrale l’Italia, con l’Ilva), tutta questa roba la puoi rifare in Europa e hai la tecnologia\capacità\knowhow per farlo e pure abbastanza rapidamente (fermo restando i limiti dovuti all’aumento della domanda interna, quindi avresti un po’ tanti problemi comunque).
Ma tutta quella roba te la daresti in faccia perché tanto mancherebbe tutta l’elettronica in ogni caso.
Dovresti forse fare enormi salti indietro a prodotti con meno elettronica, mooooolta meno elettronica, ma vorrebbe dire tornare indietro.

Madonna come ho scritto male :asd:

OK, ma quanti smartphone, caricabatterie, power bank, ssd esterni, notebook, ecc devo comprare quindi? :asd:

Sì beh, tanto salterebbe tutta la filiera della conservazione alimentare e della produzione (di qualsiasi cosa, dagli oggetti b2b a b2c alla produzione stessa dell’energia e telecomunicazioni).
Smartphone, power bank&co sarebbero l’ultimo dei problemi :dunnasd:

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il problema è che tempo 6 mesi e Google non ha i ricambi per i server, lo steso i carrier telefonici, etc

Quindi non solo non hai la tecnologia per produrre nuovi server, esempio a caso, ma nemmeno i ricambi per sistemare quello che si rompe

ma parli con cognizione di causa?
l’affermazione su google è molto forte

Scusa ma dove pensi vengano costruiti i server di Google, Cisco, hp, dell, etc etc?

Ma soprattutto a parte i chip superfighi di tsmc tutto il resto della componentistica che popola una scheda (a partire dal circuito stampato e dai materiali per realizzarlo fino a resistenze, condensatori, generatori di clock, led, etc) non è che cresce sugli alberi… viene tutto fatto in Cina da 40 anni

Ecco.
Poi oh, magari qualche anno duriamo, ma dobbiamo chiuderla molto rapidamente :asd:

sorry, ma non hai risposto

6 mesi diverso da qualche anno

cmq sia per il covid che per la guerra in ucraina e ovviamente per quello che significa un potenziale conflitto cina-taiwan c’è già stato un primo ri-orientamento nel riportare catene di produzione e di valore sia in USA che in EU, non è ovviamente un processo immediato, e non coprirà mai il 100% delle richieste neanche quando sarà in atto tutto lo “spostamento” che è già stato deciso ma non ci lascerebbe cmq cosi scoperti come adesso.

Cosidererei cmq che ad oggi Taiwan è meno riconosciuto come indipendente che la Palestina almeno formalmente.

Pensi che Google abbia scorte per 6 mesi o per 2 o 3 anni?

prendi tutto il discorso server AI e schede AI di Google e Nvidia… quanto pensi possano andare avanti se oggi la Cina invade Taiwan e gli USA chiudono qualsiasi relazione commerciale con la Cina come hanno fatto con la Russia?

della IA sticazzi.
in ogni caso, non chiedere a me, sono io che sto chiedendo a te se la tua è un’opinione o hai fatti concreti a testimoniarla

Assolutamente vero.
Il COVID, unitamente ai problemi di logistica, hanno dimostrato come la dipendenza dalla Cina sia un autogol.
Nel nostro piccolo, noi abbiamo portato tutto in Italia, sdoppiando la filiera dei fornitori, su ogni componente in cui si è potuto farlo.
Gli unici rimasti fuori?
Elettronica e roba con terre rare.

eh?

Vivo e lavoro in Cina dal 2008.
Negli ultimi 11 anni in un’azienda che fa circuiti stampati.
La produzione mondiale di circuiti stampati è in Cina (ben oltre il 50%) inclusa tutta la filiera.
Il problema principale è che in occidente si è persa una generazione di tecnici.
La fabbrica puoi costruirla ex novo (con investimenti mostruosi) ma la.generazione dei tecnici che ha iniziato a lavorare negli anni 70/80 ormai è in pensione e non c’è stato ricambio generazionale perché in usa/europa chiudevano le fabbriche per aprirle qui.

Anche nel nostro settore c’è l’out of china ma sai come funziona? le fabbriche cinesi stanno aprendo stabilimenti in Vietnam/Malesia/Thailandia e mandano personale cinese a gestirli.
Se scoppia la guerra il giorno dopo la fabbrica è ferma perché non sono gli operai a mandare avanti fabbriche del genere ma gli ingegneri e i tecnici.

Senza circuiti stampati non puoi più costruire niente… nemmeno una chitarra elettrica :asdsad:

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