Abbiamo parecchio in comune, RAL a parte

In breve sono un consulente di direzione (si dice cosi in italiano?), in una di quelle aziende
bigdove
4 parole su 2 sono inglesismi buttati un po' random per fare figo

e dove facciamo tanta ma tanta fufa. Lavoro da relativamente poco in consulenza (2 anni quasi) ma sempre per clienti molto importanti (sia pubblici che privati). Principalmente ho svolto il ruolo di PMO e Business Analyst (in senso letterale, dalla raccolta dei requisiti al BPR), ma in pratica essendo ingegnere gestionale mi spostano un po' dove serve (e questo è tanto un pro quanto un contro, ma approfondisco dopo).
Let's go:
- Titolo di studio
Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale (presa a Pisa, e devo dire che il passaggio da Palermo a Pisa mi ha aiutato parecchio, se non fosse per i contatti con le aziende, vedi ELIS)
- Provincia/Regione di lavoro
Roma
- CCNL e livello
3° Livello Commercio. Attualmente in apprendistato.
- RAL
Il range va dai 25k ai 25k

che sono, in media, 1400€ al mese. L'unica nota positiva è che, mediamente, la RAL in consulenza cresce più velocemente che in altri settori
- eventuali benefit
Buoni pasto e telefono aziendale + piano all inclusive (da qualche tempo ci bloccano dopo un tot di GB al mese, ma prima era tutto illimitato) + pc.
In realtà tel+pc non sono un proprio benefit ma un modo per tenerti sempre a lavoro.. In ogni caso mi ci tengo installato hearthstone che male non fa

- punti positivi/negativi e spunti di riflessione sull'attuale lavoro:
Lavorare in consulenza è molto interessante e stimolante dato che ogni progetto sembra di iniziare un nuovo lavoro. Questa sensazione è probabilmente data dal fatto che ho meno di 2 anni di esperienza. Costantemente siamo a contatto con le più importanti aziende italiane (e non solo) nei settori più variegati (dal retail al banking al transportation, e per non farci mancare nulla anche la pubblica amministrazione) e molto spesso abbiamo a che fare sia con il personale operativo che con la parte dirigente. Tutti questi stimoli danno una spinta professionale assurda, che ti permette di crescere professionalmente a ritmi spaventosi.
Purtroppo, però, non è tutto oro quello che luccica, o meglio, ci sono anche i lati negativi della medaglia e non sono pochi..
- Banalmente non abbiamo orari, ma questo lo davo per scontato.. quindi le 8 ore giornaliere diventano tranquillamente 10, fino a picchi di "due giorni di fila chiusi in ufficio" durante i periodi di chiusura gare/bandi o consegne importanti. Forse dirò qualcosa di impopolare, ma fare ste maratone aiuta comunque a rafforzare il team.. il problema nasce quando torni ogni sera (ogni fottuta sera per 6 mesi) alle 11 di notte perchè devi preparare TU il materiale per gli ALTRI fornitori, ecco quello diventa un ambiente nocivo

(per fortuna sono casi rari).
- Lo stipendio non è rapportato al lavoro svolto, yep it's wood again! Ma per fortuna si tratta di una considerazione miope. La RAL aumenta con il tempo e, soprattutto, cambiando azienda come un adolescente cambia assorbenti durante il ciclo

E a mali estremi, dopo anni di consulenza dovresti trovare facilmente un'azienda "normale" dove integrarsi (spesso tra i propri clienti).
- Un'azienda che paga fior fiori di € per una consulenza, si aspetta che il consulente "ne sappia".. Le scene da rotfl sono quando il team che sta dal cliente è composto prevalentemente da risorse junior per rientrare nel budget

ovviamente per evitare di essere masticato e sputato vivo sviluppi una serie di soft-skill, come la paraculaggine, che ti salvano la vita ma i risultati non sempre sono dei migliori..
Questo il quadro generale della consulenza. Poi inizia il quadro "particolare":
Come dicevo, sono un ingegnere gestionale. Un "ingegnere" no? Pertanto in un'azienda che lavora tanto con i processi mi trovo a lavorare in un team di design che fa UI/UX tutto il di

Tutto fighissimo, ambiente super innovativo, scriviamo sulle pareti, facciamo i workshop di design thinking ma alla fine mi trovo sempre a lavorare per "altri capi" dato che il mio "core" è di tipo quantitativo, ma i miei manager sembrano essere interessati più alla parte qualitativa. La nota positiva è che riesco ad essere sempre allocabile (quindi a fatturare) dato che il 99% dell'azienda lavora sul quantitativo, e pertanto sono una "risorsa", d'altro canto però non ho mai la possibilità di lavorare con i miei diretti superiori e questo è moltooo negativo in ottica di valutazione (non dovrebbe esserlo in teoria, ma nella pratica è cosi).
Diciamo che dovrei capire cosa fare da grande, anche se grande ormai lo sono (anagraficamente). Il mio obiettivo, al momento, è quello di crescere nel project management, lavorando anche per altri, per poi rivendermi come figura di coordinamento all'interno del mio gruppo (che è in costante crescita). Ovviamente per fare ciò, dovrei essere sponsorizzato dalla leadership, e i rapporti saranno un po' più chiari durante quest'estate (scadenza + iter di valutazione annuale).