Telegram si rifiuta sistematicamente di collaborare con governi e forze dell’ordine per rimuovere contenuti considerati dannosi, sulla base di un’interpretazione molto discussa del concetto di libertà d’espressione. Pur limitando, almeno in teoria, contenuti come l’incitazione alla violenza, la piattaforma ha sempre detto di non avere intenzione di «bloccare chi esprime pacificamente altre opinioni» perché «tutte le chat e i gruppi di Telegram sono territorio privato dei loro rispettivi partecipanti».
Infatti è questo il nocciolo e dove sbagliano. Gruppi e chat in chiaro e accessibili a tutti vanno assolutamente moderate e devono seguire le norme di legge sia per chi vi partecipa sia per telegram che offre la piattaforma.
Su questo io sono 100% d’accordo
Per altro secondo me c’è una grossa differenza tra le comunicazioni 1-1 e i gruppi, su telegram e strumenti simili. I primi vanno tutelati molto di più, i gruppi con 50 persone hanno per forza zero aspettative di privacy per se stessi, e possono essere controllati molto di più
Beh si, e a sua volta i pedofili troveranno un altro modo anche loro no? quindi sei punto e a capo, prossimo step regolare andando più in basso nello stack? Dare a ognuno una chiave privata per accedere an Internet così da essere identificato al 100% e non permettere nessun tipo di comunicazione che non lo sia? Qual è il limite?
Beh rendi le cose più difficili, per i dissidenti e per i pedofili.
Ovviamente va trovato un compromesso, ma quello che tu vuoi non è un compromesso, è il far west totale.
Per altro il problema di un sistema senza regole come questo è proprio che le aspettative di privacy non sono ben definite, perché non sai chi può vedere cosa.
A me la posizione di mtt pare fideistica in generale con le nuove tecnologie qualcosa di paragonabile a “non succederà mai niente di grave” fino a che non succede qualcosa di grave
Telegram lo usano pure le mafie da noi, mi pare una argomentazione sufficiente per chiederne il possibile accesso alle autorità.
Io non mi stupiro’ mai di come i tech bros abbiano la pretesa di avere le competenze per esprirmere pareri validi su concetti come etica, privacy e in generale tutto quello che sia policy, quando l’ultima volta che hanno davvero studiato questi argomenti sono… ah wait, mai.
Ora vado su GitHub a commentare sul loro codice dopo aver chiesto a ChatGPT di darmi un parere
Siamo qui per esprimere un parere eh , poi quando si tratta di temi quali etica e politica ogni parere è sostanzialmente valido, non siamo qui a disquisire se 2+2 fa 4 o 5
Anche io mi stupisco quando gente che non sa nulla di tecnologia e di come funziona un sistema di criptazione e2e dice sciocchezze se è per quello
il fatto che whatsapp faccia davvero e2e potrebbe anche essere vero, anche se poi facevano i backup in chiaro
ciò non toglie che tutte le rubriche e tutti i metadati sono in mano a zuckerberg
comunque qui la cifratura e2e non c’entra nulla, telegram la supporta solo per le “secure chat” 1 a 1, non per i gruppi dove gira qualsiasi cosa
in questo momento è un po’ lo scapegoat politico di turno perchè non ha alle spalle una megacorp come meta che può fare pressioni sui vari governi e perchè dentro ci sono soldi russi
sono parzialmente convinto che durov sia andato in francia a farsi arrestare giusto per principio e per dare battaglia legale, se no chi gliel’avrebbe fatto fare…
Beh, per quanto mi riguarda le opinioni in temi di etica sono validi quando ragionati e non frutto di principi di fede.
Che siano quelli religiosi che ti dicono che non puoi sborrare perché c’era una mela e Eva l’ha presa, o chi basa le sue posizioni sul fatto che aprioristicamente la mancanza di regole è un valore, poco importa.
Non dico che non devi avere le tue opinioni o dirle eh, giusto per chiarire, solo che per me non hanno il valore che ha un’opinione razionale frutto di ragionamento.