[Split] Salute mentale



diciamo che tanto di come stai è dovuto a quello che hai attorno, come già detto nel 3d società e famiglia sono parte fondamentale dell'equazione (con baracco poi si dibatte o meno sull'importanza genetica, per lui relativamente poca, per me maggiore, ma è un altro tema).

il disagio può essere sì interno, ma acuito o spesso scatenato da fattori esterni. parlare soltanto di interiorità vuol dire trascurare una componente fondamentale, quella sociale e familiare come in diversi sitiamo ripetendo.

poi quella interiore (riconducibile alla genetica, l'indole etc etc) per me gioca un ruolo fondamentale, ma vale in generale nello sviluppo della persona.
due fratelli, o ancora meglio ai fini dell'esempio due gemelli (ne ho un paio in famiglia), raramente hanno caratteri simili nonostante siano cresciuti sostanzialmente nello stesso ambiente (ovviamente per i fratelli penso a quelli nati con poco tempo di scarto). una componente di indole è evidente a chiunque, e l'indole credo si possa ricollegare in qualche modo alla genetica (diversi processi cognitivi, percezione e in generale come lavora il cervello).

il limite sta qui, la moderna tecnica terapeutica per la maggior parte (citi giustamente il DSM, ma anche in altri aspetti) punta non tanto a guarire completamente la persona (cosa ritenuta in realtà impossibile per la maggior parte dei casi, quanto invece controllabile) ma a renderla appunto funzionale a livello sociale, con tutte le conseguenze del caso (lo accennavo già in un precedente post.)
E' da un anno che ho riscontrato in fasi altalenanti i primi sintomi fisici, tensione alla nuca e dolori di stomaco ma solo dopo varie analisi fisiche (TAC, risonanze etc) ho capito che il problema è ben diverso, questo natale è stato il momento cruciale che mi ha portato ai classici sintomi evidenti di ansia/depressione in tutto il loro splendore con tanto di acufene/tinnitus e iperacusia.

Niente mi sono tirato su le maniche è ho iniziato a prendere provvedimenti pratici cambiando abitudini, praticando la meditazione guidata (ci sono molte app carine) lunghe camminate, meno pc più libri e diversi integratori alle erbe e vitamine specifiche per stati d'ansia, no non prendo psicofarmaci.

Facendo l'agente di commercio posso stare anche a casa quanto mi pare ma questo spesso non aiuta, soprattutto il fatturato... il mio è un lavoro fortemente auto motivante e forse fra le cause c'è anche lui, infatti sto prendendo questo evento come un "segnale" di cambiamento anche lavorativo, in ogni caso stò valutando di andare anche in analisi dato che una vera motivazione a questa situazione non me la sò dare ed è la cosa più brutta.

La situazione comunque sento che stà migliorando a piccoli passi e un pò mi rincuora, fra l'altro per allacciarmi al discorso ereditario ho una mamma che è sempre stata sofferente di questi problemi ma ho sempre pensato fossero tutto frutto della sua difficile infanzia.

Scusate il post sfogo forse non adatto alla sezione ma io leggo e posto solo quì e mi andava di condividere con voi.


Premesso che su un forum è anche più "facile" accettare, ma io non so quanto si "comprenda" realmente.
Almeno qua, generalmente, non si viene giudicati male e molti luoghi comuni errati sui disturbi mentali, non li ho trovati.

Dal vivo, semplicemente, non se ne può parlare.
E' assolutamente controproducente.



io sono molto interdetto su questo post, perchè sono sicuramente contento che tu senta miglioramenti, ma sentir associare "ansia/depressione" a rimedi come "integratori/passeggiate/meditazione" per me è molto fuorviante..
@kaiser Il 3d è anche per questo, come dici giustamente un fattore è quello ereditario che è molto comune, non penso sia casuale.

Aggiungo a questo un'osservazione circa un tipo di lavoro (ti occupi di vendita sostanzialmente) molto stressante e che richiede alta "performance" e "funzionalità" (sociale ed emotiva) che ti tira in un vortice di automotivazione, coaching, teorie da self made man che finiscono facilmente a farti sentire inadeguato rispetto a determinati standard, che se non ce la fai è colpa tua che non ci credi abbastanza (perdonami se magari ti sto facendo conti addosso, in realtà non parlo di te nello specifico, parlo in generale di questo mondo che un po' ahime lo conosco).

Sicuramente il consulto di un professionista è un buon inizio. Fai bene a parlarne qui e con chi ritieni, ma prendi i pareri apre come indicativi, non affidarti a gente che si improvvisa terapeuta, non buttarti su cazzate automotivazionali che 9 su 10 fanno più danni che altro.

@heaven si, purtroppo parlarne "a caso" (ovvero con persone non familiari all'argomento) è più controproducente che altro


beh, era il tema del topic che le malattie mentali siano poco conosciute
Perchè fuorviante?


In che senso ? non ti sembrano rimedi validi ? boh forse il mio è stato una specie di burnout più associabile ad una crisi che ad un vero stato di depressione, non lo so.



Considera che nel 2019 ho cambiato anche mandato e sono passato in un settore completamente diverso con un carico di stress notevole, poi quando le cose andavano bene boom covid.
Cmq grazie dei consigli.


io sono ancora più drastico.
E' controproducente a volte parlarne anche con gli adetti ai lavori...



ma sono poco conosciute anche perchè, capita che chi ne soffre, non ne è consapevole.
Parlo magari ai disturbi di attaccamento, di gelosia, narcisistici, e così via..

Ci si ferma magari semplicemente ad attacchi di panico/ansia/depressione..




il punto è definire bene cosa si intende per ansia o depressione.
A tutti magari può capitare di avere ansia, o di sentirsi "giù di umore", ma se c'è un disturbo depressivo o un disturbo d'ansia, temo serva qualcosa di più concreto

Il problema è che parliamo sempre di qualcosa di "non misurabile"..


Intendevo dire come lui avesse frainteso lo stress come depressione e si dia anche dato la soluzione di "rimboccarsi le maniche"

Poi é banale che se kaiser andasse da uno psicologo é abbastanza probabile che trovi quello che lo aiuta solo a performare meglio, ma perché anche gli psicologi vivono nella stessa nostra società liberista


Forse la vasta diffusione di tali problematiche, in riferimento all'intero spettro dei disturbi, da quelli piu' invalidanti ad i piu' comuni e comunemente accettati come sostenibili ed occultabili quando necessario, si tramuta in un problema organizzativo in per se stesso; non sono sufficientemente rari da poter essere trascurati ed al contempo sono troppo diffusi da poter essere affrontati in maniera differente da una profonda riconfigurazione delle dinamiche sociali.


ma a mio avviso, io non associerei proprio lo psicologo al termine "salute mentale"...
Non sto capendo, se intendi che non sia condizione sufficiente o che la salute mentale sia uno sforzo attivo ok, ma é indubbio uno strumento necessario per affrontare certi temi.


hai ragione, mi sono espresso male.
E probabilmente è anche una mia sorta di prevenzione, è che se parliamo di salute mentale, io associerei molto di più il termine psicoterapeuta o anche, al limite, psichiatra.
Eh ma infatti, vi sono vari gradi di problematiche.

Il problema più grosso secondo me è sempre stato che si vuole definire il malato dal non malato.

Le cose come meditazione, attività rilassanti etc, magari aiutano a ridurre lo stress, il quale normalmente accentua problemi di ansia e depressione.

Questi problemi mentali derivano da tante cose: da traumi passati, all'ambiente circostante, alla biochimica personale di ognuno... etc

Anche perchè con le terapie mediche, psicoterapie varie, molto spesso non si risolve il problema, ma si cerca di far vivere il paziente nel modo più tranquillo possibile.
La meditazione, nello specifico la mindfullness, è considerata una vera e propria cura scientificamente approvata, non la equiparerei solo ad un semplice anti stress come una bella passeggiata.
Con questo non volevo dire che basta queste cose per risolvere ma almeno mi sono dato un obbiettivo con azioni concrete e sottolineo nel mio caso mi hanno dato un aiuto importante.
Prendere psicofarmaci é una strada pericolosa spero di riuscire a farne a meno.


Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
@mille ma infatti spesso l'obiettivo è questo, anche perché certe malattie sono intrinseche alla persona (per n motivi diversi, ogni caso va poi analizzato a sé) per cui impossibili da curare definitivamente, solo tamponabili a livello di rendere vivibile la condizione.
Cioè una cura definitiva (al momento) per tante non c'è, né a livello farmacologico né psicoterapeutico. Tendono più a cronicizzarsi.

Il problema poi è l'interazione tra situazione psicologica e chimica (quella trattata dall'ambito psichiatrico), in determinati casi bisogna lavorare in tandem su entrambe per poter ottenere una condizione di vita accettabile.

Chiaro che poi tutto purtroppo si complica in una società il cui imperativo è spremere e far performare gli individui allo sfinimento, gli.elementi più fragili che per mille motivi (perdonami, famigliari, emotivi etc) che non reggono il martellamento sono considerati come costi collaterali, una specie di rischio d'impresa sociale


ma infatti è un inizio, qualsiasi sistema non distruttivo (droghe, alcol, truffe alla wanna marchi etc) che ti aiuta ad abbassare lo stress è utile, ma in casi più delicati purtroppo non sufficiente.

Lecito l'essere restio allo psicofarmaco, che non va comunque demonizzato ed è invece utile in determinati casi (ponderati e soppesati in base al caso, chiaramente non prescritti alla leggera), ma al momento è un saltare a conclusioni inutili.
Un po' come avere un fastidio al ginocchio e pensare subito ad operare, chiaro che è una cazzata.
Prima si analizza ed esamina la situazione, e solo se necessario (o meglio, gli effetti positivi superano eventuali effetti negativi) si procede.
Al momento kaiser non mi potrei questo problema, prima più essere utile rivolgersi ad uno specialista che ti può poi ridirezionare verso l'iter più idoneo.

Su meditazione etc, ripeto, non è di per se sciocco o sbagliato. Ma se il problema è cronico è come un cerotto per cucire un grosso taglio.
Certo concordo su tutto e pensando a questo mi viene da ridere se penso che quando sono stato in ospedale per la tac di controllo la dottoressa di turno, dopo aver visto che non avevo nulla ed ero "solo" ansioso, mi aveva prescritto lo psicofarmaco al volo (goccie di EN)


Inviato dal mio SM-G965F utilizzando Tapatalk
Si si, ormai le benzo te le prescrivono come le caramelle.
Lo xanax poi tira tantissimo questi ultimi anni