[Split] Salute mentale

https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/psicologo-di-base-anche-la-lombardia-si-attiva-sara-gratuito-e-per-tutte-le-eta_49360560-202202k.shtml

Nice news?


sì, nice news perchè in molti ne hanno bisogno, ma proviamo anche a riflettere sul perchè in molti ne hanno bisogno... il discorso è talmente lungo che non lo comincio neanche (ma basta farsi un giro su LSC per capire a cosa mi riferisco), anche perchè non ho voglia di deprimermi e incazzarmi, sono insonne da una settimana causa modifiche all'assetto farmacologico e all'astinenza da zuccheri aggiunti e la mia dose di disagio è conseguentemente già abbastanza alta

edit. vabbè non è solo lsc, vado in brainstorming e chi ha orecchi per intendere intenda: famiglie allo sfascio, sistema scolastico ridicolo, mondo del lavoro welcome to the jungle e poi muori, assenza di contesti non tossici in cui socializzare, cementificazione e centri commerciali aoe, inquinamento acustico e luminoso (le stelle diobono, ci hanno tolto anche le stelle), mafia corruzione malapolitica debito pubblico over9k, porro telese parenzo cruciani sallusti belpietro vespa feltri, fdi primo partito ecc ecc. stiamo implodendo, non so se ve ne rendete conto
Esattamente, per quello mettevo il punto di domanda.
Come dici tu discorso lungo che poi magari sviscero meglio, però hai già riassunto.
Ben venga una misura del genere (anzi, la ritenevo necessaria già prima, implementare discorsi del genere in questo modo nel SSN) però appunto, è più facile dare lo psicologo che ti ascolta mezz'ora che risolvere i problemi sociali ed economici che ti ci portano, da lui
vabbe ma i problemi sono difficilmente risolvibili. almeno si prova a metterci una pezza. magari piccina ma qualcosa si fa.
sìsì ma infatti ben venga, mi ha pure stupito che in un momento di taglio del ssn introducano una cosa del genere, io era un pò che l'auspicavo, perchè allo stato attuale lo psicologo era quasi un lusso visto il costo.
vorrei poi si passasse a misure simili anche per i dentisti, anche se mi rendo conto che il livello di complicazione è molto più alto
però il problema appunto come già diceva panser, è che ci metti la pezza per un problema estremamente più ampio.

il lavoro fa cagare, la precarietà, il welfare tagliato, le pensioni le vedrai mai e farti una famiglia/darti una stabilità scordatelo, sono tutte problematiche reali che generano profondo malessere psicologico nell'individuo e nella società.
invece che risolverle a monte si da un pò l contentino dello psicologo che ti ascolta quella mezz'ora, ti dice pensa meno negativo, affronta meglio le cose etc ma quando esci dallo studio sempre un povero precario stronzo sei, e hai voglia a lavorare su te stesso
probabilmente hanno valutato che in un momento di estrema crisi come adesso costa meno buttare due psicologi (prob sottopagati) nel pubblico che risolvere concretamente i problemi sociali
Comunque tornando sul discorso del diritto alla salute mentale, ieri ho chiamato un centro qui vicino, zona gorla per chi è di Milano (quindi non centrale e non detenuto da un solo terapista) e mi hanno sparato 80 per 50 minuti. Ma io dico, considerato che le sedute sono solitamente settimanali, quanto devo guadagnare per riassorbire questo costo a cuor leggero?
Il minimo che ho trovato non via webcam è 60 euro, ho resistito qualche mese ma poi mi pesava troppo.
80 euro per 50 minuti. figa oltre 300 al mese


esattamente, hai centrato il punto.
allo stato attuale la cura psicologica non è un diritto, perchè con queste cifre per una persona media non è sostenibile, specie con la crisi economica recente.

per questo sicuramente questa misura è positiva, perchè lo stato offre un servizio che per i cittadini era sostanzialmente un lusso, e crea un precedente rendendo chiaro che la cura psicologica è un diritto e non un lusso, grazie a dio.

poi ci sono altre considerazioni che ho già fatto in merito, ma di per sè è stata una buona manovra.


Gli specialisti per l'ADHD nell'adulto nel privato ti chiedono 100 euro per sessioni da 45 minuti , l'alternativa (che è quella che ho seguito) è rivolgersi a uno dei nove centri pubblici in tutta italia (perchè tutti gli altri sono per bambini e adolescenti) che tra l'altro con la scusa del covid ora sono senza fondi e hai una lista di attesa lunga quasi un'anno per la prima visita e test.
ma mica solo quello shen.
qualsiasi visita un minimo specialistico in quasi qualsiasi ambito nel pubblico la prendi in culo, mica solo l'adhd.
questo sempre per il mantra taglia la sanità a zero
oh io dal privato ci sono andato a spese dei miei perchè stavo alla frutta... 70 euro in nero a settimana. per tre anni. l'ho mandato affanculo quando mi ha candidamente raccontato (stavo scrivendo "confessato" ma è un termine inesatto perchè non era affatto pentito) di essere in pensione da quando aveva 41 anni (ai tempi ne aveva più di 70). "eh ma era legale "


mado' che voglia di gulag quando leggo ste cose


* Comunque ne conosco tot di medici in pensioni che fanno ste robe


eh, non dirlo a me... fra l'altro da quando me lo ha detto a quando ho deciso di smettere di andarci è pure passata qualche settimana, questo per dire che un rapporto terapeutico è una cosa talmente complessa e delicata che non è affatto scontato metterlo definitivamente in discussione, per quanto compromesso, disfunzionale e in definitiva tossico che sia, perchè quando uno è fragile e ha bisogno si fa andare bene anche delle cose che "una persona normale" skipperebbe al volo.

Gravedig!
Letto per caso di questo esperimento Esperimento Rosenhan - Wikipedia ormai abbastanza vecchiotto, pareri? (sì @Grismi , ti sto evocando :asd: )
Ha dimostrato effettivamente delle carenze nell’approccio alla cura mentale, oppure era biased/fallato?
E se ha dimostrato qualcosa, ci sono stati cambiamenti nell’approccio terapeutico che hanno un po’ cambiato le cose?

bentornato

Non ho capito, cosa pensi abbia dimostrato questo studio?
La critica spiega bene che se ti presenti in pronto soccorso vomitando sangue finto la gente in pronto soccorso ti diagnostica istant qualcosa che ha quei sintomi. Ha ragione il tipo che dice dopo se non trovi altri sintomi ti possono anche mandare a cagare ma la “psichiatria” funziona diversamente e l’eziologia dei disturbi è un ginepraio complessissimo del quale si sa poco e niente.

Dal momento che c’è altissima comorbilità tra disturbi, è molto facile che uno psichiatria ti metta nella white room perché finisce a fare collegamente assurdi dopo che hai mostrato un primo sintomo super marker tipo le allucinazioni > il caso singolo ha altissima validità interna perché well non hai alcun metro di paragone se non il cervello del medico; se pensa che hai schizofrenia tutto il restate, in comune con 60000 disturbi, va a finire nel calderone della schizofrenia.

E’ un problema della diagnostica categoriale (sei malato: sì o no) che è stato tirato fuori miliardi di volte.

Non sono sicuro di aver capito tutto :asd: l’esempio del sangue è chiaro, il punto che diventa anche inquietante è: come dimostri di non essere malato se non lo sei?
E a lato un altro punto che sorge è come funziona la diagnosi di una malattia in casi non così palesi e manifesti che trovi tutti i sintomi dalla A alla Z sul DSM?

Provo a spiegarmi meglio.

Per la psichiatria se sei malato sei malato. Non c’è una eziologia chiara che si conosce, quindi non ci sono dati oggettivi, numeri da guardare, radiografie da fare etc… per poter far capire oltre ogni ragionevole dubbio al dottore che stai meglio. Il paradigma odierno ci dice che il grosso dei disturbi mentali sono cronici, quindi hai un altro dato che suggerisce che probabilmente “stai bene” non è vero o è una situazione momentanea; su alcuni disturbi “dottò sto bene” è addirittura vista come una roba negativa.
Lo psichiatra poi vede pazzi tutti i giorni che dicono “dottò sto bene”, chi perché è pazzo, chi per chi manipola, quindi il giudizio superficiale è dietro l’angolo.

Insomma, una volta che sei stato etichettato tutto ciò che fai o dici va a finire nel calderone dei sintomi. Questo non è aiutato dal fatto che un botto di sintomi sono in comune tra moltissimi disturbi, quindi è facile che qualsaisi cosa tu dica finisca sempre a confermare il quadro sintomatologico di quello che hai scritto sulla cartella clinica.

Ci sono diversi approcci molto più progressisti alla diagnosi, ma l’egemonia culturale americana ha imposto che lo standard psichiatra vanilla e lo psicologo clinico normie vengano formati secondo i dettami del DSM, che è un prodotto USA (qua si va full LSC se vuoi approfondire). Per dire anche quando vengono fatti assessment per cose serie tipo perizie fa sempre bene mettere in chiaro che il giudizio è avvenuto sotto il sacro segno del DSM.

Il DSM ha un approccio categoriale alla malattia, cioè sei malato, oppure non sei malato, 1 o 0; quindi, se hai sintomi “subclinici” non sei un vero malato e quindi puoi anche non essere trattato. Questo significa che in casi non palesi (dove premierebbe un approccio dimensionale) si improvvisa come le jamband negli anni 70. Se ti capita lo psichiatra che ha letto altri manuali tipo ICD o PDM c’è più possibilità di incontrare un approccio più delicato alla questione.
La sanità pubblica è allo scatafascio, uno psichiatra ti vede se va bene ogni 3-4 mesi, quindi l’approccio nuke superficiale è molto più probabile e un caso che sta nello 0 viene rispedito a casa. In privato, uno psichiatra con qualche interesse verso psicologia magari è più propenso a trattare anche roba “sublinica”.
L’altra questione è l’utilizzo dei farmaci. Non sapendo bene l’eziologia dei disturbi, gli psicofarmaci rappresentano un po un approccio a tentoni rischioso, costoso, che può portarsi dietro effetti collaterali e 0 benefits quindi magari per situazioni subcliniche si preferisce non usarli proprio.

Sto dando per scontato che non parliamo di situazioni gravi

1 Like