infatti come in usa ci sono questione sulle quali si lavora (di merda, come sui diritti civili) e delle questioni sulle quali non si mette bocca (imperialismo, sanità privata, istruzione, esercito, fracking, potere corporation etc…). In israele sarà uguale come in usa, anzi ne sono un riverbero. Hai i nethanyaus di estrema destra che ti dicono overt che scannare i palestinesi passandoci su coi carri armati è giusto; hai i moderati di sinistra che emozionano i laureati con le parole vuote che omettono la questione palestinese ma che portano comunque avanti il progetto coloniale genocida ma in modo covert.
Sulla questione palestinese non si può fare politica. Tra l’altro l’estetica delle istituzioni internazionali serviva per gestire sti cazzi in culo ma in realtà come sempre le istituzioni internazionali sono solo organismi di potere USA e quindi finché a loro sta bene qualcosa quel qualcosa di deve fare. Poi vabè do per scontato che a noi occidentali freghi un cazzo dei palestinesi ma mica ne sono convinto, i nazisti ci piacciono, guarda che fanno\dicono i tedeschi ad es
Anche questa è estetica per laureati. Non esiste solo la politica ultra nazista dove ti arrestano se parli dei palestinesi. L’oppressione è un continuum che va dal semplice glass ceiling al campo di concentramento. Non è attivamente netacoso che impedisce di fare politiche pro due stati, è interesse di tutte le parti espandere israele e renderla sempre più potente
quella extraparlamentare, tra la gente? o mi vuoi dire che non ha valore, non serve a nulla?
credo sia quella, tra le altre cose, che può portare ad un cambiamento in israele. quello o l’iran diventa l’amico numero 1 degli USA in medio oriente e per magia gli mandano i caschi blu a imporre zone di interdizione, boh.
ricordo ormai boh, quasi 30 anni fa, nell’ora di religione ci fecero vedere questo documentario di un progetto tra ragazzini israeliani e palestinesi a gaza, dove due ragazzini qualunque venivano messi in contatto tramite lettere, progetto continuativo negli anni.
israeliani (soprattutto) e palestinesi devono smettere di vedersi come mostri e vedersi come esseri umani, a questo mi riferivo con la mia sparata su oshin di sopra: ha fatto molto di più quello nel mondo per migliorare post ww2 l’immagine del giappone che mille altre cose. Sempre che ce ne sia il tempo, per i palestinesi.
Io ci ho provato a farvi notare che all’americano medio della questione palestinese non gliene fotte un cazzo. Siete andati tutti in puzza e mi siete messi a piangere nell’angolo. Quindi non lo faccio piu’
Se volete vi posto le case degli esaltati di Trump, che puntualmente non mancano mai di mettere 100 bandierine davanti a casa.
Sì però cristo santo non è possibile che ogni volta che si criticano i dem arrivino gli E ALLORA TRUMP?!?!?!?!?!?!!!1111
Sì, Trump fa schifo, sarebbe peggio della Harris per cento motivi inclusa la questione palestinese, una volta stabilito che su questo siamo d’accordo vogliamo provare a spostarci un po’ da lì?
No ma questo è abbastanza chiaro.
Uno dei layer di discussione è l’impianto di valori espresso da chi attualmente sia elemento della società americana: parte dell’elettorato dem, per dirla un po’ cinicamente, basta che stia con la coscienza del cittadino imperialista “bravo perché opprime bene e gentilmente” a posto.
Però non è una roba a zero interazione con la narrazione proposta dalla classe dirigente: vedasi, ancora una volta, manifestazioni in ambienti accademici.
Secondo me date troppo credito all’americano e al loro coinvolgimento con la politica.
Avete visto il DNC? Cioe’ tra la WWE e questo cambia veramente poco. Questo e’ il tipo di politica che fomenta l’americano. Non l’accademico che manifesta della palestina.
Comunque quel che dici l’avevo espresso in un certo verso anche io qualche giorno fa, è che siamo sotto egemonia culturale e sia per aspettativa, sia per reale impatto, queste elezioni vanno recepite come importanti pure per noi che siamo di là dall’Atlantico.
E’ che è preteso entusiasmo a vedere che il lato giusto della società stia prevalendo (secondo narrazione, intendo) quando… beh, il claim che sia “giusto” è ampiamente criticabile, ecco.
E’ il più giusto, ma relativo ed assoluto sono due cose diverse; e dovrei essere entusiasta per sta roba?
Vuole il mio entusiasmo un’espressione di politica che è riflesso di una società del genere?
Meh. Quel che ottiene è il mio voler affrancarsi dall’egemonia che esercita
adesso non è che sia proprio la Parigi riqualificata dal barone Haussmann
what?
comunque si contrariamente a dove vivi qua i diritti civili un minimo interessano ancora, mi dispiace tu ti sia dovuto sorbire qualche post sull’argomento
Comunque sta strategia di buttare tutto in “eh ma tanto che senso ha parlarne, il sistema funziona così” devo provarla anch’io quando i repubblicani fanno cose.
Il governatore del Texas ha firmato un’ordinanza per cui le donne non possono guidare? Eh ma è repubblicano, che ci vuoi fare. Guarda questo grafico, questa cosa ha ampio supporto presso la loro base elettorale, mica puoi aspettarti che vadano contro i loro elettori. Insomma non è neanche giusto protestare alla RNC, dovrebbero protestare i giudici della corte suprema. Ah è illegale? Beh così funzionano le cose in America, non capisco cosa ci sia da essere stupiti.
Sarebbe interessante vedere quanto ci vuole prima che qualcuno mi mandi (giustamente) a cagare.
posto che io sarei per far costruire un muro attorno agli USA (e farglielo pagare) per poi tagliare le dorsali, mi sembra normale seguire le elezioni americane anche noi; non siamo immuni da tutte le ramificazioni di un’altra presidenza trump.
poi…che entusiasmo vuoi avere per una società che sta ancora senza SSN, sono per l’80% degli imbecilli fatti e finiti, e mi tengo basso
