[split] La politica americana e la questione palestinese

No.
Basta con questa bugia.

Ha perso malamente e continuare a rifiutare questo dato di fatto non aiuta proprio nessuno

O anche qualcosa diverso. I sondaggi ti danno dei numeri, ma poi devi interpretarli e capire come le tue azioni li influenzino.

Sono sicuro al 100% che avranno discusso se dare spazio alla voce palestinese, e evidentemente han deciso di non farlo perche’ non portava ad un netto aumento di voti. Sono democratici centristi: non credono in niente, non hanno valori.

Il punto per me e’ che e’ un errore, la stragrande maggioranza della base pensa che il partito stia sbagliando nella gestione della situazione.

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This. A volte ci si dimentica che se dall’altra parte c’è letteralmente belzebù questo non vuol dire che qualsiasi alternativa sia per forza l’arcangelo Barbalele. La Harris è a caccia di voti, è ben lontana dall’aver già vinto, e ha deciso che per lei la questione palestinese non è un tema su cui battere perché a) non gliene frega un cazzo; b) è sostenitrice di Israele; c) teme di perderci voti sopra per a + b.

Per me, che per fortuna non devo votare in America, rimane il solito punto: la politica americana oscilla dal fascista multimiliardario al centrista che puzza di merda, e per fortuna non devo scegliere tra l’uno o l’altro.

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La mia era una battuta eh.

Comunque quello che forse sfugge (discorso generale, non mi riferisco solo a te) è che qua nessuno si aspetta che dall’oggi al domani i democratici si mettano a sventolare bandiere palestinesi al Congresso e che assumano “Palestina libera dal fiume al mare” come loro slogan.

Quello che si chiede è che diano pari dignità alle vite e alle voci israeliane e palestinesi. Che non è essere talebani, è il minimo indispensabile, ma dopo dieci mesi di massacri a Gaza, dopo l’ICC che sta discutendo se incriminare Netanyahu e Gallant per crimini di guerra, dopo innumerevoli testimonianza di gente che a Gaza c’è stata, dopo che l’ICJ ha stabilito chiaramente che quello in atto a Israele è apartheid da ben prima del 7 ottobre, dopo tutto questo, il partito democratico non è riuscito a raggiungere nemmeno questo minimo indispensabile. Vedi il post che ho fatto sopra sulla piattaforma ufficiale della DNC.

È come dice Pjem. Non hanno valori.

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Secondo me i valori puoi anche averli, ma va tutto a ramengo visto il sistema idiotico elettorale degli US, cioe bipartitico GOP/DEM.

Se sti ritardati abbracciassero un modello europeo, cioè con x partiti che possono fare x alleanze etc, allora sicuramente queste questioni riuscirebbero a venire a galla con più facilità.
Invece devono stare a fare la conta dei voti come gli stronzi, devono calcolare i voti dei collegi, nessuna minoranza interna dei partiti in un sistema così del cazzo può funzionare…

Più che la colpa ai dem darei la colpa al sistema elettorale in sè

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Potevi tranquillamente fare parlare la TUA rappresentanza palestinese così come stai facendo parlare la famiglia israeliana, non ti moriva il cane se concedevi 15 minuti di palcoscenico a ste persone

Si saranno cagati sotto perché temevano forse qualche gesto eclatante, ma è senza senso la decisione presa

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No, al di là del fatto che al sistema elettorale americano si possono muovere critiche a pioggia, io in questo caso do la colpa ai dem.

Perché se si è giunti al punto in cui dobbiamo stare attentissimi a far parlare i palestinesi perché poi l’elettorato sensibilissimo si risente!! è proprio a causa del modo in cui i dem hanno gestito la situazione. Non è che gli americani ce l’hanno nei geni di guardare con sospetto i palestinesi: è che dal 7 ottobre l’amministrazione americana si è schierata spudoratamente con Israele ben al di là di quanto fosse ragionevole fare, e quindi la stampa liberale (cnn, nbc, bloomberg, axios etc) si è allineata e il risultato è che sono dieci mesi che il messaggio mainstream che arriva a quelli che tradizionalmente sono di parte liberale è tutto un Israele ha il diritto di difendersi, unica democrazia del medio oriente, hamas usa gli scudi umani, l’IDF sta indagando i suoi crimini e ci fidiamo di loro, nelle proteste c’è un serio problema di antisemitismo, etc. Ed è una cosa che parte dalla Casa Bianca e poi va a scendere.

Quindi sì. È colpa dei dem.

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Ci sta eh, è anche e sopratutto colpa dei dem per quello che hai detto, volevo solo dire solo che quel sistema del cazzo non aiuta a dar voce alle correnti interne che rimangono inevitabilmente imbrigliate nei giochi del consenso.

Cioè potevi avere un partito dem più radicale che non aveva paura a far uscire la questione ma comunque rimanere alleato della lista principale della candidata Harris, più “moderata” sulla questione.

Tutto qua… Non penso che gente come Sanders non avrebbe fatto parlare o spinto per dare più importanza alla questione palestinese, ma per come funziona il tutto si deve anche lui abbassare allo strapotere del consenso.

Boh vabbè :asd: non mi so spiegare ma spero si capisca il senso

Ma perché vi aspettate un cambio di rotta dagli Stati Uniti e proprio con la Harris?
Agli USA, dei palestinesi, frega il giusto: cioè un cazzo di niente.
Sono da sempre con politiche pro-israeliane, anche la maggioranza della gente è comunque più a favore di Israele e questo nonostante quanto accaduto da Ottobre in poi.
Chi rappresenta gli interessi USA in quella fetta di mondo è Israele, non la Palestina, ed evidentemente non hanno la benché minima intenzione di fare un cambiamento di vedute.

Qui ci sono un po’ di dati interessanti:

Anche qui:

Tra la popolazione giovane c’è una tendenza a essere più pro-palestina, ma nel complesso, a guardare i dati dei vari sondaggi, Israele è preferita.
Proteste in favore dei palestinesi nei vari campus?
Anche qui, la maggioranza ha una visione opposta:

Soprattutto tra i vecchi, quando non c’è la maggioranza pro-israele sul complesso della popolazione, la differenza pro-palestinese è risicata o comunque non nettamente superiore.
Prendendo il sondaggio della gallup, uno “riassuntivo”:

Stanno guardando a quel 51%.
Anche prima della Harris, in ogni caso, c’era più fiducia sulla questione Israele-Palestina per Trump piuttosto che Biden (e sua amministrazione).
Quindi è uno di quegli argomenti che meglio star lì a dire un cazzo o stare al solito pro-israele.

Probabilmente avere una lettura non chiara, con un piede in una scarpa e l’altro nella ciabatta, non conviene. O attraverso le loro magicabule-statistico-sondaggistiche saranno arrivati alla conclusione che ora, dichiararsi o anche solo dare sentore di essere pro-palestina, porta più svantaggi che vantaggi.
Alla fine è cinismo elettorale portato all’estremo, basato su dati di merda.

Per me tutta 'sta roba è una merda, fosse per me non ci dovrebbe manco essere il dubbio ed è solo un segno di civiltà dire a Israele che è ora di basta, che ha rotto il cazzo e che sta perpetrando crimini di guerra su crimini di guerra.
Ma evidentemente nella stanza dei bottoni ragionano a % di voto e di sicuro al momento, a sentire i candidati, la questione al massimo è stare con israele ma dirgli forse, forse eh, di calmarsi un poco.
Sperare in cambiamenti della politica americana pro-israele ora, è naive.

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Stare con Israele non vuole dire però stare con Netanyahu, Gallant e Ben Gvir, sta tutto li il punto dirimente su cui i dems hanno paura a mettere becco.

Questo governo israeliano è una iattura per tutti gli USA tranne che per Trump e l’industria bellica americana, perché avere il medio oriente che esplode e che si schiera verso cina e Russia non conviene per niente a Washington

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La cosa che mi fa ben sperare (per il futuro, ma futuro eh? Mica per novembre) è come ci sia stato uno switch tra i giovani dopo quanto accaduto, credo quindi che le posizioni e le politiche potrebbero cambiare ulteriormente da qui ai prossimi 10-15 anni (quando entreranno in politica con un peso).
Forse.
Però qui sono io a essere un po’ naive.

Sì, ma su questo tema è più forte in ogni caso Trump, perché la Harris è sempre nell’attuale amministrazione Biden e quindi è legata a doppio filo con le scelte dell’attuale amministrazione (solito discorso simile a quando ci sono contrasti tra maggioranza\opposizione, dall’opposizione è più facile “rompere il cazzo”).

Ah, fun fact, il marito della Harris è ebreo e molto attivo da sempre sul tema anti-semitismo (che è quello che si mischia sempre, in maniera ignorante, nella questione pro\contro Israele):

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Ma non è che me lo aspetto, i democratici sono mesi che fanno schifo su questa faccenda, e continuano a fare schifo ancora oggi. Quello che mi aspetto è che continuino a fare schifo, ma questo non vuol dire che non si sia nel giusto a essere incazzati perché fanno schifo.

Postarmi i sondaggi del sentimento americano, plagiato da mesi, anzi, decenni di campagna mediatica battente che ti dice che Israele bene Palestinesi terroristi, non è che faccia molto per farmi cambiare idea.

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Ma io mica voglio farti cambiare idea, non mi interessa minimamente farlo.
I sondaggi li ho messi per evidenziare, o provare a dare un motivo, al perché viene trascurata la cosa in questa campagna e continuerà così fino a Novembre e pure dopo.
Per me puoi entrare pure tutti i giorni a lamentarti della Harris e della campagna presidenziale che non tocca la questione palestinese, anche perché sono d’accordo.
Ma nonostante questo, spero vinca la Harris e spero vinca pure di larga maggioranza.

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Sì ma permettetemi, la questione palestinese non dipende dalla persona di turno, è la questione palestinese.

Non è che mo Netanyahu è più o meno rogue del prossimo stronzo che lo sostituisce, è un’emanazione politica. Fare cadere la testa di Ben Gvir non significa eliminare politicamente di botto le decine di migliaia di iperortodossi nazi con lo yarmulke di kevlar che va in giro con gli AK a sgombrare le palazzine, quello è un problema politico.

Stare con Israele significa letteralmente stare con Israele, ossia avere favorito la creazione e lo specialismo di uno stato rogue sanguinario e continuare a farlo per il mantenimento dei propri interessi geopolitici. Sta cosa che Israele è più nazi di ieri a causa delle persone cattive è una cazzata e dovete togliervela dalla testa, così come il fatto che se domani in USA viene su LA PERSONA BUONA cambia qualcosa senza le dinamiche politiche a sostenere il cambiamento.

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Sì ma è una narrazione in gran parte autocostruita.

Spendi mesi a dire alla tua base elettorale che Israele è buono → la base elettorale dice “ah ok Israele è buono” → “eh ma non possiamo mica dire alla nostra base elettorale che Israele non è mica tanto buono adesso”.

Cioè, ok, il risultato finale non cambia, cambia che a quel risultato finale non ci si è arrivati per una calamità naturale o perché gli americani hanno i geni antipalestinesi, ma per precise (e criminali) scelte politiche.

potete continuare a raccontarvi sta manfrina ma come già scritto nel thread specifico, la questione palestinese non è iniziata con Netanyahu\Gvir e non finirà quando loro saranno buttati giù

Semplicemente nessuno vuole accettare che che il posterchild dell’oppressione dei Nazisti sia mediamente Nazista uguale :asd: , ogni volta si è li a contare i millinaz e a separare gli Israeliani dal resto del popolo Ebraico come se tutti i tedeschi fossero Nazisti. I Tedeschi erano Nazisti non perchè il 100% della popolazione lo fosse eh la stessa cosa si applica qua.
Buttare giu 2 o 3 politici potrebbe calmare un po’ le cose in attesa di trovare un nuovo pretesto per finire il loro obiettivo tutto li… appena hanno avuto il potere di avere influenza geopolitica diretta si sono comportati esattamente come i loro carnefici ma con il lascipassare della “difesa” e dell’Occidente che si sentiva in dovere di appoggiare la merda che hanno combinato per chiedere scusa.

La politica delle colonie la spinge una determinata parte politica di Israele ed è l’attuale governo israeliano che non fa nulla col proprio esercito quando bande di estremisti travestiti va a bruciare villaggi palestinesi, le differenze ci sono eccome.
Ci sono stati governi israeliani che hanno preso i coloni israeliani dentro la striscia e li hanno mandati via a calci in culo, perché si erano raggiunti accordi che Gaza e Cisgiordania dovessero essere governati dall’autorità palestinese e che nuove o vecchie colonie già insediate dovevano essere smantellate.
Quindi si, esistono differenze tra le politiche volute dall’estrema destra religiosa e sionista e quella di governi passati, che la situazione con l’arrivo del governo Netanyahu sia profondamente peggiorata negli anni e sia definitivamente deflagrata una volta aperte le porte del governo a gente come ben gvir è un dato di fatto

Mesi?
Saranno più di cinquant’anni, con il rinforzo anti-asciugamano dell’11 Settembre negli ultimi 24 anni anni.
Ora arriva la Harris e le si chiede in 11 settimane dalle elezioni di stravolgere la cosa, andando praticamente pure contro al suo operato durante questa amministrazione.
Legittimo ripeto, io direi anche doveroso, ma per me rimane assurdo :dunnasd:

Su questo ritorno: non sono comunque d’accordo che basterebbero dei mesi per far diventare tutti i democratici pro-palestina. Perché di sicuro non è che la base elettorale democratica, e non, è diventata pro-israele adesso perché hai “speso mesi” a dirglielo.