Ma perchè cazzo insisti?
tanto l'unico modo che hai per convincerlo è di abbattere un toro a schiaffazzi.
un mondo dove "saviano e' un dogma" e poi per consolarsi di quanto e' collusa la nostra societa' con la mafia ci si fa una bella canna
adoro beppe quando fa il vecchio che guarda i lavori
Perchè i numeri sono separati da 3 o 4 ordini di grandezza.
...
E poi perchè la corrida piaceva a Hem, e se piaceva a Hem non può essere così sbagliata.
Che cazzo stai a dì osva' ?

Al contrario della boxe, la corrida e' antisportiva (come la caccia).
Il toro viene ridotto in fin di vita dai lanceri che lo dissanguano e, solo dopo, entra lo stronzetto saltellante vestito da frocio che gli da il colpo di grazia.
Per renderla sportiva si dovrebbe lasciare il toro in perfette condizioni e, volendo, vestirlo da pirla. Vedrai che di elegantoni ne entrerebbero meno nel catino della cultura e del folklore locale.
Son capaci tutti a sparare a uno che caga.
si ma dovrebbero pure trovare pure un toro che volontariamente entri in arena, come i pugili salgono sul ring.
Oh, ma quello sarebbe semplicissimo.
Basta che vai nel recinto dei tori, scegli il piu' incazzato e gli dici: "ciccio, ti ricordi quel fighetto saltellante che domenica ha infilzato tuo cugino ? Dice che sei un finocchio!"
tu quoque zackk, non volevo fare un confronto fra le discipline.
volevo solo far risaltare un principio: e cioè che la gente giudica barbare delle manifestazioni senza sapere la storia e le tradizioni che reggono le stesse.
non dovete guardare il dito, ma ciò che indica.
Si, questo si era capito.
Tuttavia, la gente giudica barbarie questi eventi, perche' e' cio' che sono.
Il fatto che dietro vi sia una cultura, legata anche alla letteratura (vedi ernie), non attenua affatto l'incivilta' della pratica. Basta che guardi alle varie feste musulmane in cui si sgozza un agnello o una capra.
Se vogliamo evolverci, da qualche parte bisognera' pur cominciare
Ma che sia barbara, ai nostri occhi ( gli spagnoli e i messicani la troveranno barbara?), non c'è dubbio.

Però considerare la corrida solo come "cercare di ammazzare una bestia di un quintale e mezzo prima che ti apra un polmone a cornate" è un pò riduttivo. Solo questo.
Che poi alla fine quello è, ma dietro c'è molto.
Il torero che sfida la morte letteralmente faccia a faccia, o gli stessi tributi che vengono riservati all'animale ( che a volte viene graziato), tanto per dirne un paio...
quale parte dei vari discorsi, relativi al fatto che con o senza torero il toro morirebbe dissanguato per le lance che gli ficcano fino al cuore prima che entri il torero, ti e' sfuggito?
appena entra il toro ci sono i picadores (mi pare si chiamino cosi') che su un cavallo bardato avvicinano il toro e gli ficcano una lancia tra le scapole
La corrida è una tradizione popolare praticata in varie zone della Spagna e in maniera spesso diversa anche in Portogallo, sud della Francia, alcuni Paesi dell'America latina come Messico, Perù, Venezuela, Ecuador e Colombia. In Italia un tipo di corrida definito giostra dei tori era popolare nello Stato pontificio e tali spettacoli si svolsero pure nel celebre sferisterio di Macerata. Non si dimentichi poi la Caccia ai Tori in Campo San Polo, di Venezia. Da alcuni è considerata una tortura legalizzata mentre altri la considerano un'arte. Le regole sono più o meno definite anche se vi possono essere varie differenze da caso e caso. In genere in una corrida tre toreri "lidiano" sei tori da combattimento alternandosi tra loro. I tori utilizzati per una corrida provengono tutti da allevamenti specializzati (ganaderìas), la maggior parte dei quali si concentra nelle regioni dell'Andalusia e dell'Estremadura, le zone della Spagna a più forte tradizione taurina. All'inizio della corrida tutto l'insieme delle persone che verranno coinvolte escono nell'arena (paseíllo), sfilando in un corteo davanti al pubblico. Entrano per primi due alguaciles o alguacilillos, araldi a cavallo in costume del XVII secolo, che chiedono simbolicamente al presidente (unico giudice della corrida) le chiavi della porta da dove usciranno i tori. Poi i tre toreri seguiti dalle rispettive cuadrillas composte di due picadores a cavallo, tre banderilleros e gli incaricati di ritirare il corpo del toro dopo che questo sarà stato sacrificato. Ogni toreada è poi suddivisa in tre parti, i cosiddetti tercios. Il tercio de varas [modifica] Nella prima parte (tercio de varas) il toro esce dalla porta del toril, recando sul dorso l'arpón de divisa, un nastro con i colori dell'allevamento, fissato a un arpioncino che gli è stato appena conficcato nel garrese. La puntura, di per sé molto piccola, basta a provocare nel toro già spaventato per l'ambiente estraneo uno stato di allarme che lo predispone al combattimento. Solitamente, il toro compie un giro completo dell'arena dirigendosi alla sua destra, alla vana ricerca di una via d'uscita. Se il bovino appena uscito compie il giro verso sinistra, si dice che il toro ha salido contrario. Il torero ne studia le mosse, per determinarne le capacità fisiche, la rapidità dei riflessi, la direzione preferita nell'attacco e via dicendo. Per provocare le cariche del toro, egli utilizza il capote, un grande drappo di tela irrigidita e appesantita da bagni in gomma liquida. Tale drappo ha un colore rosa acceso sulla faccia esterna e giallo su quella interna. È il turno quindi dei picadores che a cavallo sfiancano il toro con una lancia mentre questo tenta di rovesciare il pesante cavallo bardato (a volte riuscendoci). Il cavallo indossa il peto, o caparazón, una sorta di armatura trapuntata che protegge ventre e arti, e anche il picador indossa parastinchi e calzature pesantemente imbottite. Nel colpire il toro, il picador utilizza la vara de picar, una sorta di lancia costituita da un manico in legno lungo circa 180 cm e una punta in acciaio forgiata a piramide a tre lati, fornita alla base di un disco anch'esso metallico che ha la funzione di impedire la penetrazione del manico nelle carni dell'animale. La Legge spagnola 4 Aprile 1991 n. 10 o Ley Nacional Taurina, che regola le corride, prevede che il toro venga colpito con tale arma alla base del morrillo, cioè nel muscolo del collo, almeno due volte. Alcuni tori continuano tuttavia a caricare cavallo e cavaliere dopo aver ricevuto anche cinque o sei puyazos (cioè colpi di vara de picar); in questi casi, in genere il picador rovescia la vara e colpisce il toro con il manico di quest'ultima (regaton). A questo punto, i peones si occupano, con i capotes, di distrarre il bovino, consentendo l'uscita di scena a cavalli e cavalieri. Il tercio de banderillas [modifica] A questo punto ha inizio la seconda fase, nella quale i tre banderilleros (o, in alcuni casi, il torero stesso) provocano, esclusivamente con i movimenti del proprio corpo, le cariche del toro, nel dorso del quale, in una zona situata un po' più indietro rispetto a quella colpita dai puyazos infilzano tre paia di banderillas. Le banderillas sono asticciole lignee lunghe 70 cm, coperte da nastri colorati di carta crespa e terminanti con un arpioncino in acciaio, lungo 6 cm e largo 4. Esse non penetrano in profondità nel muscolo del toro e, al contrario della vara de picar, producono ferite tutt'altro che gravi; al contrario, la loro funzione è proprio quella di rendere furioso il toro già parzialmente indebolito dall'emorragia provocata dai puyazos. La Ley taurina prevede che al toro vengano conficcate nel dorso, a due a due, sei banderillas; tuttavia, se il bovino ha ricevuto molti colpi di vara, il presidente può decidere di limitarne il numero a quattro. Il tercio de muleta [modifica] Quando il toro ha sul dorso le banderillas e comincia a dare segni di cedimento (i bovini, a differenza dei cavalli, hanno uno scatto fulmineo ma una resistenza molto limitata, e accumulano acido lattico con molta facilità), ha inizio la fase saliente e più famosa della lidia. Il torero depone l'ampio e pesante capote e lo sostituisce con la muleta, un drappo più piccolo di flanella scarlatta, avvolto intorno a una gruccia lignea che lo mantiene disteso, in modo da poterlo impugnare con una sola mano. Nell'altra, nascosta dietro la schiena, impugna già la spada di cui si servirà per il colpo mortale. Le cariche del toro, sempre più stanco, si fanno sempre più brevi e meno decise; egli tiene la testa abbassata, perché i puyazos gli hanno danneggiato i muscoli del collo. Questo il torero lo sa bene, e sa anche che non avrebbe speranze contro un toro in grado di muovere la testa correttamente. Il compito del picador è infatti proprio questo: mettere il toro in condizioni di inferiorità, costringendolo a tenere la testa abbassata perché il torero possa conficcargli la spada tra le scapole, raggiungendone il cuore. La Ley taurina prevede che il torero uccida il toro entro il decimo minuto del tercio de muleta: se così non avviene, ovvero se il torero ha vibrato il colpo a vuoto, o raggiungendo il toro in un punto non vitale, dall'alto degli spalti viene suonato uno squillo di tromba per avvertire l'uomo che deve affrettarsi. Se entro il tredicesimo minuto il toro è ancora vivo, viene suonato un secondo avviso: il torero, a questo punto, usa di solito un estoque de descabellar, una spada più piccola con una sbarretta trasversale in prossimità della punta, per dare al toro, spesso già ferito a morte, il colpo di grazia. Ovviamente un'uccisione di questo tipo è molto meno "gradita" agli spettatori, di quando non accada quando il torero stende lo sfortunato quadrupede al primo colpo. Se il torero non dovesse ucciderlo nemmeno questa volta, allo scadere del quindicesimo minuto suona il terzo avviso: il torero ha fallito e il toro, moribondo ma vivo, verrà finito con un pugnale da uno dei peones. Il matador verrà fischiato.
Datti fuoco, nullità.
"Se il carattere del toro in combattimento è giudicato eccezionale, può succedere (un tempo era rarissimo, oggi avviene con sempre maggiore frequenza) che si decida di salvargli la vita per farne un riproduttore, cosicché tramandi le sue caratteristiche alle generazioni successive. Tale premio è definito indulto (grazia) e costituisce il massimo premio per il toro. In questo caso, la stoccata è soltanto simulata. La Ley taurina impone che essa venga eseguita con una banderilla, alla quale viene di solito spezzata la punta; alcuni toreri, come Enrique Ponce, preferiscono tuttavia simulare il colpo mortale a mani nude.
Il toro viene poi fatto rientrare nei corrales con l'ausilio dei capotes, o, se questo non dovesse bastare, guidato da una mandria di buoi, spesso tenuti nei recinti delle arene proprio per questo scopo. In casi eccezionali, come quello del famoso Belador, unico toro graziato nell'arena di Las Ventas di Madrid (su richiesta del torero Ortega Cano), può essere necessario l'intervento di un cane da pastore. Il toro indultado diventa oggetto di tempestive cure veterinarie, volte a farlo guarire e recuperare il più in fretta possibile per farne un riproduttore (semental)."
Fonte: wikipedia ( la stessa voce che ha riportato LP)
"La corrida è anche musica di parole che suonano come poesia. Manoletina (nome soave ma passo rischiosissimo, con la muleta passata dietro la schiena, invenzione di Manolete), el natural (il modo più diretto di toreare, secondo molti la quintessenza della corrida), el quite del toro (portare via il toro ai picadores, prima che lo sfianchino troppo), indulto ( il toro è valoroso, la folla chiede la sua vita e il torero la concede: toro indultado. Se ne esce vivo e torna ai suoi pascoli)."
Fonte: la repubblica.
piantala di dire stronzate !!!!
E' su questo punto che non ci troviamo.
Non e' una bestia di un quintale e mezzo (quello sarebbe mauer
) che ti vuole prendere a cornate, e' una bestia in fin di vita - qualunque sia il suo peso specifico - che non sta in piedi e non riesce a schivare la spadina di un povero coglione tarantolato (anche psicologicamente) vestito da stronzo.Non c'e' fair play

Che poi il tutto assuma fascino ed interesse per via della storia e della cultura ad esso relativa siamo d'accordo, ma rimane cmq una pratica anti-sportiva.
E non capisco perche' furby mi rompa i maroni: sto difendendo la sua categoria

Sfida sto cazzo, sfida

Ti invito a guardarti una corrida dall'inizio alla fine (e non solo la parte finale in cui entra il toreador) e poi dimmi se lo stronzo rischia la vita.
a me le manifestazioni tradizionali storiche stanno bene finchè non ammazzano animali rari o preziosi per l ambiente. Quindi ok corrida, caccia alla volpe e frustate di penitenza autoinflitte.
No alla caccia alla balena rituale e simili.
Detto questo i tipi che si fan venire la gobba per portare un croce di merda di un santo di merda son da declassare dal genere umano.
No alla caccia alla balena rituale e simili.
Detto questo i tipi che si fan venire la gobba per portare un croce di merda di un santo di merda son da declassare dal genere umano.
Ferma l'immutata stima, stavolta non ti seguo.

E' come se dicessi, vabbè ammazziamo 40.000 cinesi perchè tanto sono un miliardo e preserviamo quelli dell'isola di Tonga.
Una vita è una vita, quella di un toro vale quanto quella di una balena, e non puoi giocare ad essere Dio basandoti sul numero della specie.

Madonna santa, sembra un articolo di Alberoni
ma quante cagate 
una vita è una vita
e poi ti sfondi di bistecche

una vita è una vita
e poi ti sfondi di bistecche
"una vita è una vita" è un concetto da applicare nel post di rae.
estrapolata, e messa fuori contesto, sembra una cazzata new age.
estrapolata, e messa fuori contesto, sembra una cazzata new age.