sp(l)it - Alternanza Scuola - Lavoro

Con quei campioni, di solito, ci si pulisce il deretano. Ipse dixit.
Quà imparano a fare vlookup e pivot in excel
e mi sa che non gli va nemmeno troppo male, anzi

/edit per non fare troppi post doppi

di questo si è già parlato?

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/04/04/news/_posti_di_lavoro_in_cambio_di_voti_ai_domiciliari_l_ex_deputato_salvino_caputo-192917463/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1
Bene ha fatto Clive a comunicare la sua esperienza. Quanto accaduto nella sua azienda deve essere chiarito in ogni suo aspetto.

l'ho buttata lì






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Onestamente mi meraviglia la meraviglia su questi temi.


da noi (ne abbiamo avuti 3) hanno usato strumenti che a scuola vedevano in figura sui libri, hanno studiato cose e articoli (insegnati da un biologo) che nei libri ci saranno fra anni, ma certo non è che l'azienda ci abbia guadagnato
ma in primis secondo me dipende dalla scuola che uno sta facendo
se fai il liceo classico che cazz di senso ha che ti mettono a fare il caffè o a caricare la lavastoviglie in autogrill?

se invece stai facendo un itis o una itpa, magari in 4 o 5inta ha senso che ti facciano pucciare il naso in una realtà che a breve potresti affrontare, ma anche li sarebbe stupido mandarti in una realtà lavorativa random.

Prima di affrontare il merito del giusto o sbagliato, c'è da dire che la cosa è stata fatta abbastanza di merda


beh ma non è l'azienda che deve guadagnarci, è l'alunno
magari impara qualcosa di nuovo operativamente, magari scopre un ambiente che gli piace per il post-scuola dell'obbligo, magari si rende conto che studiare non è poi così male, magari impara cosa vuol dire avere un capo sopra di sè (non più un professore)


magari non si presenta al colloquio dicendo che martedi e giovedi esce alle 17 perchè ha pilates
Magari si accorge che una buona parte di imprenditori in Italia sono incompetenti che si comportano da padri-padroni e sfruttano i dipendenti.


Infatti non l' abbiamo fatto per guadagnare, ma per dare qualcosa alla scuola

Che simpaticone
Comunque come prevedibile ci ha preso e1ke tranne la parte in cui parla di “responsabili che seguendo i ragazzi hanno perso il loro tempo” lavorativo.
Nessuno dell’Azienda ci ha perso tempo. Semmai i ragazzi che se andava bene, facevano al massimo fotocopie o studiavano l’organigramma Aziendale.
Utile.




Qui era capitato con i primi.
Poi uno si limitava a sedersi affianco a un ragazzo dell'IT che gli spiegava cosa faceva mentre lavorava.
A una certa sono arrivati con i libri: «abbiamo la maturità, va bene lo stesso se ci mettiamo qui a studiare?»
«Fate pure»
Classico esempio di sfruttamento minorile a scaldar sedie.

ed il giudeo imprenditore che ci fa gli shekel


Io ho posto l'accento sull'inutilita' "pratica" di questo provvedimento.
Mai parlato di sfruttamento di lavoro minorile pero'


Guarda che da noi abbiamo smesso di ospitare stage brevi esattamente perchè troppo corti non hanno senso, e la grande obiezione che mi sento di fare all'alternanza scuola lavoro è che è troppo breve.

Che poi il quindicenne brufoloso abbia la sensazione di essere sfruttato perchè non sa un cazzo, non sa fare un cazzo, appena arrivato cerca di imboscarsi ma si sente lo zarathustra di turno, la perla rara, il diamante da sbozzare fa parte della commedia umana e del processo di crescita.

Sono sicuro che nella stragrande maggioranza delle aziende nelle quali i ragazzini finiscono a fare le fotocopie ci finiscono perchè quello sono in grado di fare, e questo grazie anche alla scuola italiana.


In un post hai esposto tre differenti gradi di argomentazione non necessariamente legati tra loro.

Parte 1a, sono d'accordo tant'e' che non sono nemmeno un grande denigratore del provvedimento preso sulla carta

Parte 2a questa riguarda la notizia in se a cui sinceramente non stavo facendo riferimento con il mio intervento dato che rispondevo a Derpo

Parte 3a beh questa e' la perla Insomma sempre rifacendoci alla cara "sensazione a pelle" se questi fotocopiano e' perche' so' seghe.
O al massimo perche' la scuola li ha fatti diventare seghe.
LoL davvero quanto si deve essere in malafede per scrivere quello che hai scritto? Oppure sto clamorosamente fraintendendo io.

/Mera esperienza personale
In quarta superiore ci fecero fare uno stage di due settimane in quattro presso la Cassa Depositi e Prestiti e ti assicuro che non eravamo dei geni e ci siamo sorbiti la presentazione Aziendale
Eppure abbiamo lavorato (ad una minchiata ok ma pur sempre lavorato) ad un abbozzo di sito intranet della Cassa non avendo mai smanettato su codice HTML prima di allora.
Seguiti da un tutor e via.

Quindi ricollegandomi al punto 1 e tanto per rimanere sul banale, le cose diventano delle proto-stronzate come appunto l'alternanza Scuola Lavoro in funzione da come le si implementano.


In realtà in riferimento a quello che avevi scritto era solo il primo punto.

per il resto è ovvio che in un contesto di questo genere il problema è convincere le aziende ad ospitare i brufoli di cui sopra, e quandop ci si rende conto dello sforzo titanico di cavar fuori il sangue dalle rape le alternative sono:

1. si desiste
2. li si mette a fare fotocopie o altro lavoro di uguale impegno intellettivo
3. si cava il suddetto sangue dalle rape, ma in un'azienda privata è una soluzione estremamente costosa.

La leggenda metropolitana del datore di lavoro faraone che si prende verginelli di 15 anni per far fare loro le fotocopie e spostare massi per costruire le piramidi credo che vada ampiamente contestualizzata, con l'esercito industriale di riserva che c'è in Italia fatto anche di laureati non serve proprio dannarsi l'anima per due settimane di un ragazzino che nemmeno conosci, che tanto fuori c'è la fila di gente disposta a farsi sfruttare sul serio e per mesi o anni.

E' questa la storia che non mi torna di tutta la narrativa sull'alternanza scuola lavoro, anche perchè le voci di questa narrativa sono sempre ragazzini o statali incazzati col mondo, la voce delle aziende non si sente mai.


Non sono d'accordo. Penso invece che i ragazzini finiscano a fare fotocopie non per loro incapacità nel fare altro ma perche la stragrande maggioranza di aziende che li ospitano non sono per niente preparate a farlo. Non sempre colpevolmente si intende, ma purtroppo in molti casi non hanno nemmeno la prima idea del progetto formativo che sta dietro allo stage per il semplice fatto che non ne sono parte attiva. Insomma, evviva la disponibilità ma poi lo stagista viene solo subìto.


In realtà isono io che sono d'accordo con te, quella è l'altra faccia della medaglia, ma il problema sta sia lato domanda formativa che lato offerta.