http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a20d3078-c510-4407-8b63-b616d0695247.html?p=0
Come dico da sempre, la privatizzazione della scuola è in corso, sotto i vostri occhi.
Pezzo per pezzo viene smontata, gli edifici vengono lasciati deperire, gli insegnanti vengono ridotti, fino a ridurla in uno stato dove chiunque potrà manderà i figli alla scuola privata.
Scuola privata che sarà... di chi? Dei soliti noti che hanno soldi da investire.
E poi toccherà alla sanità, dove sta accadendo la stessa identica cosa.
Meditate gente, meditate.
Bellissima puntata quella di presa diretta sulla scuola.
Mi ha fatto impressione quella puntata, scuole che cadono letterlamente a pezzi, scuole con l'amianto, scuole in cui piove dentro, scuole senza riscaldamento, scuole in cui i ragazzi sono stipati e non hanno abbastanza aule e devono cercare di far stare classi in aule microscopiche e mettendo gli studenti persino in aula professori a far lezione per carenza di aule.
Una cosa vergognosa.
Poi il paragone con le scuole private dove invece ci sono professori bilingue che insgnano in italiano/inglese, scuole con campi sporti e piscine interne, scuole con le lavagne computerizzate , insomma tutto quello che si ptrebbe desiderare di avere in una scuola.
Per di più queste scuole private in Lombardia sono finanziate con soldi pubblici che vengono sottratti alla scuola pubblica, solo che questi contributi vanno pure a chi i soldi ce li ha già perchè hanno una franchigia molto alta in cui ci rientrano pure le famiglie benestanti mentre quelle più overe non lo utilizzano in ogni caso perchè è un contributo di mille/duemila € ma la retta annuale è di ottomila € per cui anche con un contributo regionale di mille/duemila € ne rimangono cmq sei o settemila da pagare.
Nonostante i controbuti pubblici quest scuole possono anche decidere di non ammettere bambini diversamente abili.
Come se non bastasse la Lombardia nei luoghi dove vede che c'è una scuola privata non apre nemmeno scuole pubbliche per paura di fare concorrenza alla scuola privata, così chi non se la può permettere in quella zona non ha nemmeno una scuola in cui mandare il figlio.
Senza contare poi tutti quei professori che hanno studiato una vita con lauree specilizzazioni e master che fino all'anno scorso lavoravano e che da quest'anno grazie alla riforma Gelmini sono rimasti senza un lavoro mentre chi invece il lavoro ce l'ha ora deve gestire classi con decine e decine di bambini e non si può nemmeno più garantire il tempo pieno in molte scuole per le famiglie.
Mi ha fatto impressione quella puntata, scuole che cadono letterlamente a pezzi, scuole con l'amianto, scuole in cui piove dentro, scuole senza riscaldamento, scuole in cui i ragazzi sono stipati e non hanno abbastanza aule e devono cercare di far stare classi in aule microscopiche e mettendo gli studenti persino in aula professori a far lezione per carenza di aule.
Una cosa vergognosa.
Poi il paragone con le scuole private dove invece ci sono professori bilingue che insgnano in italiano/inglese, scuole con campi sporti e piscine interne, scuole con le lavagne computerizzate , insomma tutto quello che si ptrebbe desiderare di avere in una scuola.
Per di più queste scuole private in Lombardia sono finanziate con soldi pubblici che vengono sottratti alla scuola pubblica, solo che questi contributi vanno pure a chi i soldi ce li ha già perchè hanno una franchigia molto alta in cui ci rientrano pure le famiglie benestanti mentre quelle più overe non lo utilizzano in ogni caso perchè è un contributo di mille/duemila € ma la retta annuale è di ottomila € per cui anche con un contributo regionale di mille/duemila € ne rimangono cmq sei o settemila da pagare.
Nonostante i controbuti pubblici quest scuole possono anche decidere di non ammettere bambini diversamente abili.
Come se non bastasse la Lombardia nei luoghi dove vede che c'è una scuola privata non apre nemmeno scuole pubbliche per paura di fare concorrenza alla scuola privata, così chi non se la può permettere in quella zona non ha nemmeno una scuola in cui mandare il figlio.
Senza contare poi tutti quei professori che hanno studiato una vita con lauree specilizzazioni e master che fino all'anno scorso lavoravano e che da quest'anno grazie alla riforma Gelmini sono rimasti senza un lavoro mentre chi invece il lavoro ce l'ha ora deve gestire classi con decine e decine di bambini e non si può nemmeno più garantire il tempo pieno in molte scuole per le famiglie.
La gelmini è il peggior ministro di questo governo, e anche il peggior ministro nel ruolo che occupa di tutta la tradizione repubblicana italiana.
Sta facendo solo disastri, e mette in campo solo scelte puramente economiche.
Sta facendo solo disastri, e mette in campo solo scelte puramente economiche.
Qual è l'unico modo per allontanare gli inutili e gli eccessi da un sistema che spende il 97% in stipendi, posto che non hai leve legislative ed operative per licenziare quel (stima) 30-40% di inutili ed inefficienti parcheggiati nel sistema scuola, usata per decenni come ammortizzatore sociale anzichè come fucina di nuove generazioni colte ed intelligenti?
Soffocarli piano piano chiudendo i rubinetti, e poi ricostruire.
Hai proposte migliori che non sia il banale (e sbagliato) "dategli più quattrini"?
Avere più soldi non fa necessariamente della scuola un buon sistema educativo in assenza di certe premesse - e tali premesse mancano.
Pagare di più una prof che al primo giorno di lezione entra e scrive "disequazzioni irrazzionali" alla lavagna (la mia ultima prof di liceo, e si parla di più di 20 anni fa, non oso pensare oggi) non porta a niente, se non al gongolio di un certo sindacato.
La proposta alternativa sarebbe quindi?... a parte "Gelmini cacca pupù raccomandata di ferro vattene", si intende.
Il punto è che la scuola italiana fino alla maturità era discretamente funzionante.
Quindi, considerando che sei una merda di ministro, una donna ignorante, in un governo criminale e disastroso PER FAVORE NON FARE UN CAZZO DI NULLA!
Rubati lo stipendio, la pensione, goditela ma non toccare nulla, perchè non sei capace anche solo lontanamente di pensare a una soluzione migliorativa intelligente.
Invece purtroppo ha toccato qualcosa, ed è subito merda.
Quindi, considerando che sei una merda di ministro, una donna ignorante, in un governo criminale e disastroso PER FAVORE NON FARE UN CAZZO DI NULLA!
Rubati lo stipendio, la pensione, goditela ma non toccare nulla, perchè non sei capace anche solo lontanamente di pensare a una soluzione migliorativa intelligente.
Invece purtroppo ha toccato qualcosa, ed è subito merda.
Per altro siamo sotto la media Ocse sia come spesa per l'istruzione sia come stipendi per gli insegnanti quindi tutto questo ammortizzatore sociale non ce lo vedo anzi semmai mi pare che ci sia difficoltà a garantire il tempo pieno e ci sono classi anche con 30/40 studenti.



E' stata l'unico ministro a cercare di fare qualcosa di concreto per limitare il fenomeno dei concorsi super pilotati per professore universitario. Per ora senza grande successo per una resistenza a tutto campo degli atenei che stanno distorcendo o direttamente ignorando la riforma (almeno nello spirito) ma almeno ci ha provato.
Ma quello perché aveva esperienza personale sul campo.

Che barzelletta. Te lo dico io il modo per risolvere la selezione dei prof:
1) Elimini i concorsi ed i contratti nazionali
2) Le uni possono assumere chi vogliono, senza burocrazia
3) Le uni prendono soldi in base alle pubblicazioni scientifiche dei prof, valutate secondo standard internazionali e non italiani
4) Le uni possono fare offerte a prof degli altri atenei
Voila'
Qui non si sta ricostruendo, pero', si sta dando libero spazio al mercato che in termini di istruzione ha dimostrato di:
1) Preparare gli studenti peggio
2) Aumentare la sperequazione sociale

A me quello che fa girare maggiormente il cazzo è che te la fanno passare per "
riforma
".
Dicessero che è un taglio per far quadrare i bilanci, così vedremmo il reale impatto in termini di consenso popolare...


Dicessero che è un taglio per far quadrare i bilanci, così vedremmo il reale impatto in termini di consenso popolare...
il DISI di genova dovrebbe passare sotto l'università di marsiglia per protesta.
marsiglia era supervisionata dall'INRIA, ricordo.
marsiglia era supervisionata dall'INRIA, ricordo.
proprio la 2 ci vuole, gli togli direttamente il bisogno di fare i concorsi pilotati e assumono amici e parenti

le pubblicazioni scientifiche... l'università non è un'ente di ricerca, e non tutte le facoltà sono scientifiche.
senza contare che per fare le pubblicazioni, anche in quelle scientifiche, servono i fondi per le strumentazioni, cosa che spingerebbe in un circolo vizioso dal quale non puoi uscire :/
boh forse la soluzione sarebbe davvero privatizzarle ma imporre un controllo statale sui numeri chiusi, test d'ingresso e tasse universitarie.
Hai appena descritto il tanto odiato sistema anglosassone
ma se la scuola italiana fa schifo, che la gente che esce dalle superiori sono ignoranti come capre, non diciamo eresie.
Andrebbe fatto un giro di vite, bocciando a manetta chiunque non ha il minimo indispensabile per prendere quel fottuto pezzo di carta, perchè non si può realmente vedere gente che ha la maturità classica dopo che per 5 anni aveva 4 di media in greco e latino e ragazzi che escono dallo scientifico e non sanno fare lo studio di una funzione.
E non voglio neanche nominare gli istituti tecnici, a cui vanno soltanto le peggio capre convinte che sia un diploma facile, rendendo quei posti il paradiso dell'ignoranza
No infatti, siamo nella spiacevole ma inevitabile fase di potatura e ripulitura, col rischio di gettare il bimbo con l'acqua sporca.
I tuoi 4 punti sono in parte condivisibili ma non affrontano uno dei temi che ha messo in ginocchio la scuola: veri e propri gruppi lobbistici, spesso di parenti, che si son creati ampie aeree buco nero in cui finivano soldi di cui non hanno mai reso conto se non in modo ridicolo, e che han sempre e solo saputo dire "dateci altri soldi o quelli sotto di noi vanno a casa", un vero e proprio ricatto sociale.
E il tema di come mandi via chi ha scambiato la scuola per un parcheggio mentre ti dedichi alla famiglia, invece di fare dell'insegnamento una professione e viverla come tale.
Inevitabile che prima o poi qualcuno arrivi e dica stoka, imparate a gestirvi meglio o non vedrete una lira.
La cosa triste è che i precari universitari danno la colpa ai governi, quando sono palesemente merce da ricatto per i loro baroni che se la ridono sotto i baffi - gli stessi che li invitano a scendere per le strade a scioperare e protestare di continuo, *uffici del personale* in testa.
Aberrante.
In parte sono d'accordo, però come stanno facendo ora è solo na cazzata sensa senso.
Cioè... aveva senso se avessero detto: "tagliamo i soldi dati 'a muzzo' e li distribuiamo secondo questi xxxxxxxx criteri".
Come hanno fatto adesso invece è come se per disinfestare un armadio usassi un lanciafiamme.... è vero vanno via le tarme, ma và in culo anche l'armadio con i vestiti dentro.
E visto che non hai risolto niente, ma "piallato" e basta, niente toglie che ricreando nuovamente l'armadio si ripresenti a breve lo stesso problema.
Se uno fà così è ovvio che la mossa è propagandistica e che del fine non gliene frega niente.
E' quindi assurdo dire che è un "male dovuto di passaggio", perchè se non crei contestualmente la soluzione in realtà non stai facendo niente, anzi danno perchè distruggi una situazione che, per quanto malaccio, un minimo funziona per lasciare il deserto.
E non pensi che sarebbero quelli da smontare, prima della scuola? Se ricrei la scuola da zero in un simile contesto, e' molto piu' probabile ottenere qualcosa di ancora piu' allineato alle lobby e quindi peggiore.
Alt. Di cosa stai parlando? Istruzione o universita'? Perche' siamo su due mondi completamente diversi.
Qui mi tocca bacchettarti, perche' stai trattando l'universita' come un' entita' unica. Per esperienza personale e scientifica, ti posso assicuramente che l'universita' e' un sistema sociale tutto fuorche' semplice da capire. E' un sistema carsico, dove vari movimenti rifluiscono e si dividono sotto l'apparenza. Giusto per fare un esempio, c'e' grossa differenza di gestione ed obiettivo tra personale tecnico-amministrativo e "politici" (prof.), e ti posso assicurare che spesso non vanno d'accordo per niente. Ugualmente, i ricercatori ce l'hanno a morte con gli ordinari (dipende dai dipartimenti), e ti assicuro che nelle sedi opportune ci sono scontri non da ridere. Il problema e' che ovviamente gli uni hanno potere sugli altri, quindi tutto va comunque considerato in quest' ottica.
Io ad esempio darei potere di voto in consiglio di facolta' solo agli associati, invece che solo agli ordinari. Ma se parliamo di universita', per favore non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Ma e' proprio questo il punto. La trasparenza non e' questione di selezione, ma di accountability. Tu puoi assumere chi vuoi, ma TU devi essere responsabile per la sua produttivita'.
Universita' come ente di ricerca: non sono d'accordo. L'universita' primariamente fa ricerca. Capisco che questa cosa sia difficile da capire per gli studenti, ma ti assicuro che nei piu' prestigiosi atenei del mondo l'insegnamento e' l'ultima delle priorita'.
Detto questo, puoi distinguere universita' votate alla ricerca da quelle votate all' insegnamento, ed applicare metri di giudizio differenti.
Pubblicazioni e ricerca: i fondi servono solo per alcune materie scientifiche. Detto questo, e' ora di rendere indipendenti i finanziatori da chi fa la ricerca. Negli USA ci sono enti preposti al finanziamento, come NIH e NSF. Da noi Telethon ad esempio funziona benissimo, basterebbe modellare il finanziamento su organizzazioni simili. Senza contare che comunque gia' da ora i maggiori finanziamenti alla ricerca arrivano dalla comunita' europea.