Dal topic delle figure di merda:
Ne racconto una lavorativa di cui non sono stato protagonista ma testimone diretto.
Lavoravo allora presso un’università di Milano, le università sono posti grossi, con migliaia di dipendenti che a volte lavorano in posti in culo al signore e quasi non conoscono nessuno. Passa a trovarci F., un collega che era finito a lavorare a inculonia e che non vedevamo più spesso, Io invece ero finito in sede centrale a due passi dagli uffici dei pezzi grossi.
Siccome eravamo giovani cazzoni decidiamo di fare una roba che ora non farei mai più, ci facciamo mandare 4 pizze e ce le mangiamo tappati in ufficio mentre chiacchieriamo dei bei tempi andati.
Esaurita la pizza F., che è sempre stato uno “esuberante”, si piazza seduto sul fan coil a sparare le ultime chiacchiere (a quel punto abbiamo semi-aperto la porta visto che ormai avevamo finito) quando passa nel corridoio il direttore generale.
Il DG è il boss dei boss, il capo supremo dei dipendenti, dopo [forse] il rettore è il N. 1.
Il DG deve avere i cazzi girati, perché invece di tirare dritto butta un occhio dentro, apre la porta e dice a F. con fare un po’ irritato “lei, scenda dal fan coil che non è un sedile”.
F. si alza con tutta calma, fa due passi e poi rivolto al DG gli dice “Primo, stai calmo. Poi, che cazzo vuoi?”
Io e i miei colleghi ci freeziamo istantaneamente mentre questi due partono a insultarsi pesantemente ad alta voce al limite del venire alle mani.
Ci appiattiamo al muro tentando di confonderci con i poster e i calendari appesi, questi vanno avanti per un tempo che a me pare infinito ma penso sia durato 2/3 minuti.
Poi ad un certo punto il DG incazzatissimo se ne va urlando qualcosa tipo “Gliela faccio vedere io”.
F. a questo punto si gira verso di noi, ancora freezati contro il muro, e ci fa tranquillissimo “Ma questo, chi cazzo era?”.
Comunque finì a tarallucci e vino, F. aveva (e penso ha) un certo carisma, per cui riuscì farsi coprire dal suo capo ed ebbe solo una tirata d’orecchi.
Io non ho mai più mangiato pizza in ufficio da allora (almeno non nel corridoio dei pezzi grossi).