[QUOTE=Pjem;18700022]No, se vuoi la particella è l’espressione stessa del campo, altrimenti hai inventato l’etere
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o reinventato 
una parentesi spero divertente in merito alle cazzate che le altre discipline dicono quando cercano di appropriarsi almeno in parte dei discorsi della fisica.
Come sapete negli anni settanta si è assistito alla liberalizzazione delle frequenze televisive, quindi al far-west delle tv locali che hanno incominciato a trasmettere sul territorio nazionale. Ad un certo punto, ci si è trovati a dover risolvere giudizialmente i casi di intereferenze, e la soluzione più efficace, per tutelare gli emittenti, era il ricorso al processo “possessorio” (tutela concessa in via rapida, sulla base del fatto notorio dello spossessamento; richiede, però, la sussistenza del possesso, quindi la signoria dell’attore su un bene MATERIALE). L’alternativa sarebbero state azioni di concorrenza sleale e/o di risarcimento del danno, ma il tutto sarebbe risultato più difficoltoso (il possessorio è rapido e collegato ad un altrettanto celere rimedio inibitorio).
Evidentemente non vi può essere (più) possesso delle onde elettromagnetiche a seguito dell’avvenuta trasmissione, al più degli apparati di trasmissione (che però non erano oggetto di uno “spossessamento”).
La giurisprudenza si è allora inventata il possesso dell’etere (nella seconda metà degli anni settanta del secolo scorso
). Non so se in buona o mala fede (cioè se fosse una mossa fizionistica, per riconoscere la tutela piegando la ratio della norma; la fictio juris è un fenomeno ricorrente nel diritto, i vari John e Jane Doe vengono proprio dalle fictiones usate nel processo di common law). Poi fortunatamente i giudici sono tornati sui propri passi, ma è comunque un fatto emblematico.
Altra chicca è quando gli aspiranti giurisperiti - quando cerchi di farli meditare su questa cosa - ti rispondo (n.b., è configurabile il possesso di energie in generale, ma solo nella misura in cui una signoria effettiva ed attuale del possessore c’è; come nel caso delle trasmissioni radiotelevisive, la signoria materiale dell’emittente cessa per il fatto stesso della trasmissione) che le energie appartengono ai beni immateriali, perché non esistono in natura e sono “create” dall’uomo (n.b. n. 2: i beni immateriali in diritto sono unicamente quelli che sono creati artificialmente dal diritto: ad es., il diritto d’autore, o i segni distintivi dell’azienda: il marchio, etc.).