Scala di Dawkins - dove siete?


La "posizione agnostica" (che fondamentalmente è un modo molto elaborato di non avere una posizione) si estende su almeno tre punti diversi di quella scala, quindi non mi è chiaro di cosa tu stia parlando.
ma ho letto solo la prima pagina del thread e probabilmente nel mentre ti è già stato fatto notare.

Comunque 6.9 mi sembra un buon compromesso moderato su cui adagiarmi.

Vero! Ho letto male.


Forse più semplicemente intende dire che passare da:
l'universo ha una causa a -> la causa è Dio è una catena causale non ovvia. Secondo me è la parola Dio a generare il panico o ilarità in che ascolta questa argomentazione. Poniamola così:avendo l'universo una causa, essendo l'universo composto da materia, spazio, tempo la causa deve essere al di fuori di materia, spazio e tempo. Quindi la causa è un qualcosa di immateriale , senza spazio e eterno.
Ma basta col Galimberti, leggi qualcos'altro
Il problema non è cosa leggo io, ma il fatto che la domanda sia sempre uguale. Dite qualcos'altro.
Ma se cercare la causa (magari la Prima causa) fosse un modo di cercare il senso delle propria esistenza?


off topic: Vorrei proporre una petizione per l'abolizione della gif asd su ngi, a causa del suo abuso.
Non c'è Thread in cui non si ritrovi questa gif un post si un post no!


è più semplice bannarti.

edit: giusto,


E' questo ciò che intendevo, greendevil.


Non è fattibile perché la causa prima per poter dare un senso dovrebbe avere un'intenzione.
Così non è.

Ma anche l'opzione proposta da galimberti di una filosofia che offre senso è futile: non si può dare senso ciò che non ha senso.


Comunque io devo essere sincero quel libro mi ha cambiato molto. Mi ha aiutato. C'è un passaggio in cui parla del processo del disvelarsi dove usa la metafora della rosa che mi ha colpito... nel profondo.
Andando dritto al nocciolo della questione possiamo dire che quel libro mi ha salvato dal suicidio. L'empasse nichilista-tecnico è una crepa molto, troppo grande per passare in sordina. E il fatto che tu sia costretto ogni volta a riproporre la stessa risposta per la stessa domanda ne è sintomo.



Ma il dare un senso alle cose in fin dei conti è così utile e necessario? Io vivo molto meglio da quando ho smesso di cercarlo.
C'ho pensato per un po' e non sono riuscito neanche a dare una definizione.


Il problema più che altro che quelli che lo sentono necessario lo continuano a dare in modi molto stupidi.

Un po' come quelli che capendo che non potranno mai avere una ragazza si sposano con un cuscino.

E allora c'è quello che "niente succede per caso" e anche se non ci crede nemmeno lui va avanti a parlare per ore di puttanate e della coincidenze della vita.
Poi c'è quello che vive la sua vitain automatico, perché è la cosa poiù comoda da fare per non morire di fame e non stare al freddo, e allora si propone qualche concetto superomistico del tipo "si vive per divertirsi" "si vive per esprimere se stessi" "si vive per catturare tutti i pokemon" mentre alla mattina spegne la sveglia per recarsi in banca. A volte invece del superomismo ci si giustifica dicendo "si sopravvive nei posteri" o qualche vaga responsabilità verso gente che nemmeno esiste.

Poi ci sono quelli che pur di non pensarci decidono che il senso della vita è cercare di copiare il più possibile i loro genitori arrivando alla fine a pretendere che tutti copino i loro genitori.

Veramente dal nichilismo positivo è seguito un dilagare di idiozia.


Che ogni tanto ti chiedi se non facciano un affare.
In fondo ciò che l'altro rappresenta per noi dipende sia dall'altro che dalla proiezione che noi abbiamo dell'altro.
Un po' come lo scienziato pazzo di Nightmare before Christmas che mette metà del suo cervello nel nuovo robot, se uno ha abbastanza spirito può trasferire un secondo io nel cuscino e vivere felice.
Però non mi fermerò mai da lui a dormire.


sei giusto un po' nichilista


Vedila con un'altra prospettiva: è più nichilista chi crede che non esista un senso o chi crede in un senso che non esiste?


*

La reazione al nichilismo è di nuovo nichilismo.

Comunque Zakeus non è che il nichilismo l'ho scelto per fare il figo sulla board (come credono alcuni) il nichilismo esiste.

Io non l'ho pensato.



Casomai sarebbe un illuso.


resta che il tuo progetto di trovare un senso dalle cause prime non è proponibile

Io l'ho già trovato, il Senso. Non sono stato io a trovare Lui ma Lui a trovare me, quello che intendo dire è che non sto cercando il senso attraverso la filosofia, penso che le argomentazioni filosofiche che cercano la Causa Prima siano molto interessante e che abbiano una loro logica e che per questo la mia fede sia ragionevole. La mia risposta sul trovare il senso era in risposta all'estratto proposto da Kalidor: non penso che la ricerca delle cause svilisca la filosofia, tutt'altro (certo penso che debba cercare anche il senso delle cose). Molti filosofi contemporanei che seguo parlano di argomentazioni sulla Causa Prima, se questo a Kalidor non interessa o lo annoia poco mi importa. Capisco anche che questo non abbia alcun senso per un nichilista, ma in fondo non dovrebbe averlo neanche discutere di questo su un forum di video games online, giusto?



infatti queste discussioni tanto non portano mai ad un cazzo di nulla,però spero sempre che al buio nel loro silenzio il dubbio li pervada,giusto per lasciare la porticina tanto aperta quanto basta per poter far "danni" e tanto SO che sotto sotto,li hanno


Le argomentazioni per causa prima filosofiche sono state abbattute da secoli.
Tu magari le trovi ragionevoli ma non è detto che lo siano, specialmente se decidi di affidarti alla tradizione filosofica.

Come diceva il video che hai postato è un po' truffaldino, in quanto si vede che il filosofo che viene interpellato non è d'accordo nel considerare la catena causale, o il concetto di causa, come ovvi.

E infatti non lo è ovvio. L'analisi filosofica porta solo allo scetticismo verso il concetto di causa o verso ogni costruzione del mondo fisico dettata dal senso comune.
Al massimo l'analisi filosofica riesce a ricomprendere e dare supporto alle scienze che si sono sviluppate attraverso un'analisi delle nostre esperienze e pratiche vissute.
Ma il risultato è che essa non anlizza più le cause ma si pone a supporto di quei discorsi che hanno analizzato queste cause con i loro metodi e con risultati ben più forti senza il bisogno della filosofia.