Scala di Dawkins - dove siete?



Cioé l'italiano medio?
Penso che tu debba delle scuse agli asperger


La finezza dell'humor è quella.
Va beh ringraziamo Dio per la selezione naturale.


Ma si fa pour parler non mi tirare su il musone, via
Certe domande ce le facciamo dall'alba dei tempi, evidentemente a qualcuno interessa.

Chiediamoci anche se si puo' individuare un periodo storico in cui é "nato" il concetto di religione in senso lato.
Il concetto di soprannaturale é una superstizione che ci dobbiamo scrollare di dosso, cosí come quando passa un gatto nero sulla strada e ci tocchiamo i coglioni oppure quando urlavamo "al rogo, strega".

Bada, non confondere il soprannarurale con l'immaterialismo, non é esattamente la stessa cosa anzi.
Il problema è che non ha senso il tentativo di eliminare la spiritualità, guarda per esempio Galimberti, pur essendo ateo afferma che, per quanto riguarda la nostra cultura occidentale, senza il cristianesimo affondiamo.

Ha senso tentare di superare la superstizione. Però esiste anche la superstizione scientifica, e causa i suoi ingenti danni, vedi il boom e crisi degli psicofarmaci per esempio.

Sovrannaturale e immateriale non mi sembrano così differenti dall'etimo (natura viene da nascere, ciò che è sopra la natura è non nato quindi...; materia viene dal sanscrito matram, misura, oppure dal latino mater, madre - edit andando a memoria non ci prendo mai ). Certo sovrannaturale suona più come "fenomeni strani".

Guarda per esempio il nocciolo della dottrina buddhista, la dottrina di non nascita e non morte, se elimini quell'aspetto elimini la spiritualità in toto.



Questa scala non contempla alcune "filosofie" che alcuni chiamano "religioni", come ad esempio il Taoismo, il Buddismo, il Confucianesimo, il New Age.

Io sono ateo. Se voglio vedere dio, apro la finestra e guardo il cielo stellato: l'immensa potenza delle migliaia di galassie che si muovono per me rappresentano l'immagine più sublime e realistica di qualcosa che possiamo chiamare "dio" ( e si badi, è un nome come un altro, frutto di una società che ti mette in bocca certe parole ed espressioni. Ad esempio, se mi prendo uno spavento, urlo "maronnamì" ( "oh my god" inglese per chi non capisse ).

Ma oltre ad essere ateo, sono fortemente influenzato da tante discipline, filosofie e religioni. Se fossi costretto a scegliere una religione, senza dubbio sceglierei il Buddismo. Un buddismo new age. Con forti influenza taoiste. Pratico quotidianamente almeno 1h di meditazione.

Certo... non penso che prima o poi dall'osso sacro risalirà la kundalini ad illuminarmi i 7 chakra maggiori così che io possa "vedere" col terzo occhio ed illuminarmi, raggiungere la bodhi e spezzare il samsara.

Ma come dovrei definirmi? Ateo? Buddista/New Age/Taoista? Quanto dovrei darmi in quella scala? 7 o 1?




Si ma non fermarti sempre a Galimberti
Guarda pure a Chomsky per accettare che spiritualitá e religione son due sfere diverse. Tanto che la spiritualitá come modo di essere vede la propria esperienza, religiosa o meno, come veicolo della spiritualitá.
Da cosa deduci io non lo accetti? C'è un rapporto tra esperienza e tradizione altrimenti si rischia di sfociare nella new age. Poi uno può avere la spiritualità che vuole, certo, che sia in un contesto religioso oppure no. Non ho ben capito il tuo punto, io cito Galimberti per arrivare alla conclusione suddetta.
Parlando di tolleranza io fatico a capire come facciano in Italia i cattolici a stare assieme.
Si passa da quelli che vivono la loro fede in maniera complessa, del tipo "Dio è una fluttuazione quantica nell'intersezione tra la decima e undicesima membrana, per questo il Venerdì non si mangia carne" fino a quelli che stringono il cilicio, sfilano incappucciati o chiedono l'intercessione di padre pio prima di un esame o di un rigore.

Per non parlare di quelle sospette ossessioni per il dolore e la sofferenza, con i santini dei supplizi dei martiti che farebbero arrossire un artista guro e quel volteggiare sopra i luoghi di dolore che sembra sfociare a volte un una sindrome di Munchausen via proxy.
O dell'estrema religiosità della mafia.

Mi sa che se non ci fossero gli atei a unirli si sarebbero già divisi.
Vedo più realistico il contrasto tra bigotti e cattocomunisti.


parole tue




non hai capito nulla,ma mi pare che ti convenga essere cattivo da come la fai passare così puoi sfogare i tuoi istinti!!oneone11...come vuole il capitalismo
Una volta con le mie scarpette rosse arrivai ad OZ. Lì incontrai l'uomo di latta alla ricerca di un cuore, il leone codardo e beltra.
Fu una bella giornata.
lulz

Trova l'intruso

Cosa intendi per catena casuale? Intendi la fortuita con la quale si è orginata la vita sulla terra?


Vero, però non esiste e mai è esistia una socità in cui per esempio il coraggio , la giustizia siano considerati moralmente negative o in cui il tradimento venga considerato un bene. Molto spesso poi anche i relativisti più incalliti formulano giudizi morali assoluti.


Forse parla di argomenti trattati qui: http://www.readbookonline.net/readOnLine/22891/

Posso fornirti solo il link perché io ne capisco poco.

edit: c'è anche questo, auguri.


causale, non casuale
Lapsus darwiniano.