Scala di Dawkins - dove siete?



Ta-dah.
TU. Dici. Che amare non avrebbe senso senza quell'aspetto.
Se la pensi cosí, non andiamo d'accordo in partenza.
Ci sono molti motivi per amare il prossimo senza dover ricorrere a un'idea di oltrevita, ma ben pochi sono in grado di comprenderlo.
Comprendo quindi la necessitá di molti di dovervi ricorrere, ma non la condivido.

Non mi imbarco in una simile discussione perché dovrei enunciarti la mia (e non solo la mia) filosofia di vita. Basta solo il buonsenso, comunque, non serve una divinitá o una speranza di vita oltremorte.


ok ora è più chiaro quello che cercavi di dire. ok che ho scritto un post da digiuno (causa nausea, eh!) e dopo le 3 di notte quindi le mie capacità mentali erano per forza ridotte

Per quanto riguarda l'ultima parte del mio post, riprendo anche quello che ha scritto suck:


Dovete perdonare la mia ignoranza su filosofia e quant'altro per cui magari uso le parole sbagliate.. comunque io parto proprio da quel "dio è", dalla risposta del roveto a mosè, "io sono".
Per spiegarmi semplicemente traslo i concetti "dio", "esistenza" e "universo" a degli insiemi, mi sembra più facile da immaginare... è approssimativo ma mi sembra il modo più semplice.
Per cui Dio include con Esistenza che include Universo (inclusione in senso largo).
Ah, NB che Dio qui è inteso in senso molto largo.
E fin qua è una cosa.

Poi affermo che con questo in testa Dio, rimane comunque una cosa priva di caratteristiche, e queste caratteristiche gliele darà il percorso mistico. O se vogliamo vederla da un altro lato, le risposte alle grandi domande "emergono" procedendo nel percorso mistico.

Poi, sempre a partire dall'assunto precedente, dire dio non esiste vuol dire negare non esistenza e esistenza, perché lo metto in alto sopra tutto, per cui avere un dualismo dove separo e contrappongo esistenza e non esistenza non ha piu senso, perche viaggiano unite, un po come il concetto di presenza e assenza. E mi domandavo se è quello che intendeva sergio.
comunque onestamente quest'ultimo discorso confonde e fa perdere anche me è stato un po' un azzardo.




se non credi nella vita dopo la morte, nessuno vedrà chi ha ragione
Allora hai solo ridefinito "predicare", se ristabilisci un significato positivo alla stessa cosa, non viziata da moralismi o imposizioni non serve neanche cambiare parola per riferirsi a tale professione di fede.

Se uno non è d'accordo con te non ha senso insistere. Secondo me ha senso ascoltarlo, magari ti fa cambiare idea. O ti spinge a trovare risposte nuove, e afornirgliele, se capita, se c'è tempo. Che ne so.

Come ho detto prima, portatemi un uomo di qualsiasi categoria che non abbia sofferto dell'essere rompiballe e tentare di imporre le proprie idee.


E perché non imbarcarti? Pensi che ci sia un punto di arrivo nella discussione ogni volta, ma dovresti aspettare e discutere semplicemente

Non ho detto che amare non abbia senso senza una vita dopo la morte. Guarda cosa ho detto prima sul dogmatismo: non è necessario di dogmi per amare.

Leggi bene cosa ho scritto: nel cristianesimo e nel buddismo c'è uno sforzo immane nell'amare, deliberato. E comunque volto a una trascendenza, che passi per un percorso o per un altro...

Spiegami altrimenti perché anche nel buddismo, che sarebbe sicuramente la dottrina più neutra e priva di dogmatismi, si parli di rimanifestazione, continuità, terra pura e gioia ultima?


No aspe', una cosa é discutere di punti di vista diversi, mentre altro é cercare di convincere. Io posso stimolare un dubbio in te, parlandoti, ma non perché il mio fine sia portarti all'ateismo. Semplicemente, se le mie ragioni sono sufficientemente forti e argomentate, potrei anche generare un pensiero. Il che sarebbe piú che sufficiente, senza alcuna volontá di portarti al lato oscuro (o chiaro, punti di vista).
Mi piace discutere con persone credenti, religiose, se esse sono aperte e dimostrano di avere ragionato sulle proprie idee. Ci sono atei fastidiosi e qualunquisti cosí come esistono, per contro, anche i fedeli loro pari.


Quello che descrivi mi sembra l'atteggiamento di una persona che non ha molta fede...


Sí, questo lo so, ma che palle.
Non sarebbe meglio se il vostro dio salvasse in automatico tutte le persone che hanno condotto una vita retta, anche ignorando la sua esistenza?


E' come "matrimonio", per te può voler dire qualcosa di orribile, ma se uno predica Cristo in maniera accorta difficilmente hai sentimenti negativi verso di lui a parte forse compassione

E se non lo fa, puoi insegnargli a essere più cristiano, da ateo. Così sei tu a predicare e fai l'ateo cristiano


Infatti su questo siamo d'accordo. Molti cattolici mi hanno detto che sono piú cattolico di molti cattolici, nello stile di vita e negli ideali.
Allora ha senso che tu sia salvo anche se non credi formalmente.

Non per fare il teologo della domenica... ma proviamo a fare 1+1. Dio infintamente misericordioso, ti manda all'inferno perché non credi alla sua tautologia :advicegod:
Infatti, anche secondo me.
Se poi al momento del mio trapasso mi troveró davvero davanti ad Illo, allora mi ricrederó e dedicheró l'eternitá a glorificarlo.
Eh vedi c'è gente che ce l'ha molto più a male
Infatti è un'idea un po' medievale e farisaica di salvezza... però è vero, molti la intendono così. E scassano le palle peggio dei testimoni di geova.
La salvezza non passa attraverso un credo professato.
Se io non riconosco dio ma di fatto agisco secondo la sua volontà, perché diavolo non dovrei essere salvo?
Un dio che proclama di voler salvare tutti, di essere venuto per i peccatori, perché diavolo dovrebbe condannare automaticamente una fetta consistente di persone perché non si professano cristiane, tra l'altro secondo criteri in ultima analisi umani (interpretazioni del divino, per forza di cose imperfette).

Tra l'altro anche un idea di punizioni con inferni e purgatori è ingenua, in un ottica di misericordia. A tal proposito mi viene in mente quella bella parabola dove il padrone paga tutti lo stesso salario, che abbiano lavorato 1 ora o tutto il giorno nella vigna.


Alla fine quello che manca nella religione cristiana (come anche in molte altre) è il concetto di gradualità, è tutto bianco e nero, solo che invece di prenderlo a modello astratto e approssimativo, lo si prende come forma concreta e assoluta... quando di assoluto per il cristiano c'è solo la carità.
Che carini, ancora cercano di fare un discorso logico con dei cattolici
Che tenerezza.


eh bè perchè io no



meh,sei fissato coi rasponi eh?

io sono libero,libero di scegliere di vivere così,tu che la prendi come un imposizione e non ne capisci il significato allora rosichi,io che la accetto con santa libertà dopo averci ponderato pregato etc etc non mi fa rosicare come scelta,anzi,ne traggo una grande forza



a parte che allora nemmeno tu sei libero perchè vivi in una società con leggi e quando vuoi fare i 190 in autostrada non puoi perchè c è il limite quindi,ma sei cmq libero



potrebbe dico potrebbe essere troppo tardi,la fate troppo semplice


"eh bè se c è allora c è e allora siamo apposto e gg"


Queste ultime due sono meno difficili di quanto si creda.


Assolutamente no, se mi dannerá per l'eternitá pazienza, mi assumeró le mie responsabilitá.


Specialmente per le donne
Non ho capito dove sia l'inversione / contraddizione.

Cmq sì, c'era anche Cusano (per rispondere al post di qualche pagina fa).