Scala di Dawkins - dove siete?

Bestemmie criptate, bestemmie criptate everywhere


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io in ing informatica ho dato l'esame di filosofia


Più che altro prende pezzi da una parte e dall'altra mescolando le cose e il risultato è quello che ben dici. Anche l'obiettivo che si pone nell'altro post si contraddice con l'argomento sulla non separatezza che mette in gioco.

Crea molta confusione, ma non penso sia frutto di disattenzioni superficiali, è solo che sergio non ha veramente la più pallida idea di quale direzione voglia prendere imho ed è l'unica cosa che trapela veramente dai suoi scritti, al di là dei nozionismi.

O forse non vuole prenderne nessuna, ma non si capisce perché continui a fare panegirici sulla spiritualità e al contempo contraddicendoli dichiarando di voler giungere più a un traguardo in cui gli sia svelato qualcosa. Lasciamolo alla sua vanità

Tirare in ballo il non dualismo è sempre un'arma a doppio taglio ( ) perché esaspera ancora di più l'eventuale confusione di chi ne parla...

Il grosso problema è che molti non capiscono che le religioni orientali o anche una certa mistica non sono percorsi in cui si possa fare a meno della fede. Andare dietro a esse o diventare cristiani non è diverso (non che ci sia nulla di male nella prima, ma farlo perché "meno dogmatiche" secondo me ha poco senso). Se mai, la religione orientale può aiutare a comprendere certi aspetti della propria cultura: e quindi approcciare la propria religione in maniera più accorta e non bovina. E' impossibile che uno comprenda a fondo una qualsiasi religione orientale senza che passi dalla comprensione della religione della propria cultura.

Non c'è differenza dal punto di vista dell'atto di fede tra il dire "credo in un unico Dio" e "prendo rifugio nel Dharma". C'è differenza nell'approccio e nel tipo di percorso, ma persino nel buddismo Zen la "fede nella mente" è qualcosa di fondamentale dall'inizio alla fine (non a caso lasciar andare le discriminazioni fino alla fine è l'analogo di ciò di cui parlavi sul credere perché hai sinceramente realizzato di non poter afferrare).
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io credo che la mistica alla fine si prefigga sempre lo stesso obiettivo, la similitudine non è solo dal punto di vista della fede. siamo solo noi piccoli uomini a vedere le cose attraverso categorizzazioni, simboli, ecc. differenti.
Perfino le differenze più grandi, come ad esempio resurrezione vs reincarnazione, sfumano e diventano sempre meno importanti man mano che la ricerca prosegue, imho..
per forza di cose la mistica supera la religione perché la religione diventa un modo di esprimere l'esperienza mistica altrimenti incomunicabile, ed è per forza di cose limitata perché cerca di spiegare cose che sono a mala pena comprensibili per l'uomo.

tutta la questione sul divenire che non è divenire, in realtà la trovo vera, senza contraddizione.. non so se è come l'ho interpretato io, comunque mi ritrovo parecchio in quello che ha scritto sergio.
Il punto è che siamo talmente incardinati nell'idea di tempo (più che delle dimensioni della materia) che facciamo fatica a immaginarci qualcosa che non dipenda dalla dimensione-tempo... l'immutabilità di dio è "oltre" il tempo, mentre il divenire è il cambiamento perpetuo dell'universo, quindi "dentro" dio.
E che dio sia slegato dal tempo, ne sia origine o contenitore, sovrainsieme, credo sia un requisito fondamentale. Altrimenti rimane un elemento dell'universo, non è creatore ma è creatura, da cui il paradosso "se dio ha creato l'universo, chi ha creato dio?".

Invece il non-dualismo di cui parla sergio non l'ho capito.
In vecchi topic avevo già espresso la mia idea.. a questo livello, si può approssimare dio = esistenza = universo, oppure anche che ciascuno nell'ordine sia "sovrainsieme" dell'altro. resta oscuro cosa è davvero dio, eccetto che "includa" l'esistenza. Qui si innesta la ricerca mistica, e in questo percepire con (si suppone) crescente chiarezza dio/il mondo, uno può parlare di Amore, Armonia, ecc. e iniziare a caratterizzare dio (o come si voglia chiamare l'obiettivo della ricerca mistica), insomma a far emergere le risposte alle grandi domande
In questo senso il non-dualismo lo vedo più come un sottolineare la contraddizione per cui dire che dio non esiste significa negare l'esistenza in toto.
Direi che la mia sign parla da sola
Boh ma templar non parliamo di una frase, se scrivi dei wot farai uso di una serie di concetti che di per sé possono ben essere validi ma magari li colleghi tra loro in modo sbagliato. Vedi certi incespicamenti in cui Dio sempre è manifestato, o applicare senza alcuna mediazione concetti di origine orientale al cristianesimo... Comunque non sono questi dettagli il problema principale, che ho evidenziato nel post che quoti.

Per farmi capire, con il non dualismo puoi dire qualsiasi cosa, anche che la recessione economica sia trenta ettari di zona boschiva.

O dai un senso a ciò che dici, che sia chiaro nel contesto in cui ne parli, oppure hai ragione a dire non l'ho capito

Edit invece io non ho capito l'ultima parte del tuo post
"Negare l'esistenza di dio significa negare l'esistenza in toto" per quanto mi sforzi non mi pare avere alcun senso.

Comunque in genere nella mistica dio trascende l'esistenza e trascende l'universo, il creato ecc... Dio E'.
Per citare ancora Eckhart, addirittura distingue in alcuni suoi sermoni dio dalla divinità. A dio assegna le manifestazioni (come Cristo o la volontà nel creato) mentre pone la divinità ad un livello ancora più alto, e tra di essa e l'uomo un abisso ontologico incolmabile.
E' giusto Suck. Ma l'uomo può diventare Dio, Dio si è fatto uomo perché abbia fede e ciò accada

Anche nei salmi c'è scritto "voi siete dèi" da qualche parte, ed è un testo ebraico...

Spiego l'arcano: l'errore di Sergio è piuttosto sciocco, si è confuso (oppure giustifica il suo non prendere posizioni ) tra il dilemma sull'esistenza e la non esistenza di Dio, che riguarda l'oggetto di fede (se non credi che Dio esista, è inutile che parli di mistica se non per puro interesse culturale ecc... essa non può riguardare la tua strada in alcun modo ) e il dilemma SU Dio riguardo cosa Egli fondi. Dire "Dio è il fondamento dell'essere" è ancora ridurLo, che ne sarà del fondamento del non-essere?

E quest'ultimo è un possibile modo di mediare un concetto orientale (qui il non dualismo in questo senso) al cristianesimo. Anche se forse c'era già in Cusano, o sbaglio?

D'altronde non stupirebbe, il pensiero occidentale è solo più categorico ma nelle proprie sfumature trova molto spesso conclusioni analoghe...

In ogni modo, dire invece "non dualismo tra Dio esistente e Dio non esistente" è applicare in maniera non mediata e fuori contesto tale concetto, è una barzelletta
Comunque ripeto, non sono questi dettagli il problema secondo me, piuttosto in questo fatto: innanzi tutto sergio dichiara di voler trovare uno svelamento quando, come hai ben detto tu suck, ciò è in opposizione alla mistica genuina; e in qui sarebbe ancora ok, chissenefrega, ma se poi nelle spiegazioni alteri il senso della mistica in conseguenza di questo, facendoti passare fischi per fiaschi, allora orsobaffangulo, se non è chiaro ditemelo
io leggo una supercazzola lunghissima
2.5

Sto pian piano convertendomi alla fede cristiana cattolica nella speranza di trovare così quel benessere spirituale che vedo ad esempio nella mia famiglia, diventata molto credente solo negli ultimi anni e dalla quale ho sempre rifiutato gli insegnamenti quando mi definivo un agnostico.
Ho seri dubbi di poter diventare un credente coi fiocchi, ma trovo nella fede, in Gesù Cristo, nella preghiera e nella Tradizione quello che mi rendo conto di aver spesso cercato da altre fonti...


Attualmente (ma - per quanto egoista come ragionamento - penso che sarà sempre così) la vedo così:
La fede è una cosa personale e riservata, bella da condividere quando si ha la certezza di poterlo fare, inutile provarci in tutti gli altri casi.
I fedeli altro non sono che coloro che hanno accolto un "dono" , un'elité, un cerchia di persone portate e sotto un certo aspetto "chiamate" alla conoscenza.
Odio chi rifugia nella fede per convenienza, non capisco chi lo fa per paura e schifo la "fede di facciata" od il bigottismo, non pretendo rispetto dalla società perchè capisco che sia inutile, non ci tengo ad indottrinare e cercare di convertire altre persone, la parola del Signore in paesi come il nostro ci viene proposta sin da quando iniziamo a capire qualcosa, pertanto fischiare nelle orecchie a chi non vuole sentire o a chi non è ancora pronto ad ascoltare non mi sembra una cosa intelligente...
La fede nel mondo moderno è (facendo un paragone che qui capirebbe chiunque) sostanzialmente una quest secondaria, di quelle che in un gioco può benissimo non incularsi nessuno, ma che a conti fatti è la più difficile di tutto il "gioco" e - per chi crede - porta ai premi più grandi che si possano avere o, come nel mio caso in questo momento della mia vita, porta a saper gestire tutti i premi che dal "gioco" si sono ottenuti.

Il ragionamento che ho fatto prima di iniziare la mia lenta conversione è stato questo:
In quest'ottica (quella elencata sopra) e per il resto del mio modo di vedere queste cose, se (ipoteticamente) io da vecchio e sul letto di morte mi trovassi pentito di aver creduto per una vita intera, avrei ad ogni modo la garanzia di non aver mai fatto del male a nessuno, di aver sempre cercato di portare il massimo del rispetto ai miei "fratelli", ergo a chi più di chiunque merita il rispetto, e di aver agito per tutta una vita da uomo LIBERO, per scelta mia, contro la corrente e senza mai obbligare nessuno a seguirmi, ed infine di aver fatto sempre il possibile per saper amare... e in tutto ciò non vedo nulla di male, nel peggiore dei casi potrei (non) dire di aver perso tempo, ma non credo che il tempo passato agendo nel bene sia perso
-infinito ed oltre, tra l'altro son convinto che jung fosse un pirla.
come son pirla quelli che sanno benissimo che le religioni son favole, ma dedicano una vita intera a spiegare sta' cosa ai creduloni sperando di cambiargli la testa, invece di godersi la propria, sin troppo breve, esistenza.
Pirla solo per tale opinione? Ne avrai di menti eccelse a cui dare del pirla, non so, Ramanujan per citarne uno che non si sente spesso (vabè io lo cito sempre ma... )
Ma appunto

Se Dio non esiste e quindi la vita va vissuta empiricamente fino in fondo....perchè i vari 6-7-8 continuano a voler convertire i vari beltra e atl?

La vita è troppo breve per essere sprecata per ste stronzate, ogni giorno vengono girati almeno 30porno e servono almeno 20-25minuti per visionare le scene intrise di pathos.

Tanto alla fine si vedrà chi aveva ragione o meno...























cioè noi 6-7



cosa che dovrebbe confermare il primato degli dei hindu su quelli giudaico-cristiani


Benessere spirituale che alcuni trovano anche nella bottiglia, tanto per fare un esempio.
Forse non è un caso che molti ex alcolisti diventino credenti pieni di fervore. Alla fine magari basta un pezzo di carta e una matita per fare un paio di conti e scoprire se costa di più l'otto per mille o un J&B.

Io tendo a non giudicare i motivi di una fede, ma solo le conseguenze.
Del resto lo disse anche coso (non mi ricordo chi): "Riconoscerete gli alberi dai frutti". Frase con cui in genere non concordo perché è solo un modo più poetico di dire che il fine giustifica i mezzi.
Ma in certi casi va bene.

Quindi non trovo nulla di male, in generale, nella religione di un bambino o nella conversione di un ateo nella vecchiaia.

Se devo trovare un motivo etico, oltre a quello razionale, per giustificare l'ateismo posso citrare le parole di un grande scienziato che più o meno diceva così: "il figlio deve uccidere il padre, lo schiavo il padrone e l'uomo dio affinché possa raggiungere la piena maturità".
O qualcosa del genere.


Per lui tutte le religioni sono ugualmente corrette

In b4 appunto
A me ogni volta fa ridere il ragionamento, per altro molto comune, seguente: "se una persona ha detto N cose che consideri valide, allora automaticamente la N+1-esima devi considerarla valida"

Quando una persona usa un ragionamento simile allora si possono capire molte cose sul suo modo di confrontarsi