Scala di Dawkins - dove siete?

ci si può considerare un 2-7? nel senso che quando m'incazzo sono 2 a parole,mentre quando sono tra sono un 7.


anzi.


a parità di vita di merda:

- non credente: "che cazzo se non me ne tiro fuori da solo finirò questa vita nella merda, rimbocchiamoci le maniche"

- credente: "oh noes! la mia vita è segnata! perchè dio hai deciso di darmi questa sofferenza incredibile... volo tra le tue braccia, qui non posso fare più nulla *BANG!*"
Allo stesso tempo 0 e 7


Sfiorando il Satanismo direi che non credo in Dio perchè Io sono il mio Dio quindi devo solo rispondere a me e basta.

Della serie "Ego Boost over 9000"


in realtà la statistica ci dice che i non credenti sono più esposti al suicidio, se ci pensi il suicidio non è assolutamente contemplato dalla religione cristiana
E chi crede in qualcosa che non contempla assolutamente la presenza di entità superiori che aleggiano in cielo in terra e in ogni luogo, dove si colloca in questa scala?
A fianco, Levi. Ed é OT.


Mavaff... bella fregatura 'sta scala
Ci siamo io, te, Einstein e qualcun altro su quella scala, per inciso.


puttanata di dimensioni epocali.

Potrei scrivere l'esatto opposto:

- non credente: "la mia vita è una merda, non ha senso, mi sparo"
- credente : "Dio mi mette di fronte a questa prova, ma Dio mi salverà e quindi posso farcela, per cui lotto"

Non dipende dalla fede, ma dall'indole delle persone, quando si trovano di fronte a questi momenti. La fede può a volte essere handicap, ma spesso può essere anche uno slancio, un aiuto, una forza.

Ci sono troppe variabili soggettive per scrivere ste robe
Cosí come puó essere una spinta la mancanza di "fede" in senso religioso. Le necessitá individuali sono troppo soggettive, non mi sentirei di giudicare la bontá della vita (e della persona) altrui in base al fatto che si creda o meno in una qualche entitá superiore.
Entrambe le prospettive di ATL sono sbagliate secondo me
Nel senso, non è che puoi giustificare la tua vita e le scelte che fai e trovare come finalità la divinità, intesa come creatore/giudice.
Semmai bisogna ricercare la propria interiorità, sapersi ascoltare e vedere con uno sguardo chiaro.


*
Parole sante, ed é proprio questo il problema della maggior parte di noi. Non ci ascoltiamo, non ci vediamo, non ci capiamo. Siamo inquieti senza saperne il perché. Sarebbe molto meglio se passassimo piú tempo a cercare di capirci, e magari se qualcuno ci insegnasse a farlo (altro che religione, bisognerebbe studiare questo a scuola).
Forse, se lo facessimo, sentiremmo anche meno bisogno della religione, istintivamente.


Allora 1 non 7.












scusa ma...



*

e poi dio citta: troppo comodo promettere il salvataggio dopo


ma è piu' psicologia for dummies che filosofia.

e cmq mi sembrano le basi per essere un minimo una persona equilibrata e non una banderuola al vento.


solo gli stolti non prendono in cosiderazione la possibilità di essere in errore


Si bè facile LOTTARE quando hai la vita extra o il salvataggio


Questa è pura auto-ipnosi/condizionamento per colmare delle gravi carenze a livello psicologico

Io la vedo più così

Versione Ottimistica

ncredente : " la mia vita è una merda e certamente sono solo io che posso migliorarla e non il nulla tra le nuvole"

credente : " la mia vita è una prova di Dio e alla fine si vedrà se sarò degno del paradiso o no "

Versione Pessimistica

ncredente : " la mia vita è una merda , io sono una merda BANG! "

credente : " sono dannato e non posso farci nulla allora passerò la vita a fare il lavaggio del cervello e rovinare la vita ai non credenti "
"ncredente"