In questi giorni ero preso benissimo, e come al solito la vita mi tira una mattonata sui denti .
Vabbè, back to square one.
Wut
Niente Crismi, sono i soliti drammi da neo 20enne, domattina starò meglio.
Si ma capisco l'inception, sapevo da subito che saremmo finiti qui e non ho nulla da aggiungere
Sui "nessi metonimici" ho imparato una cosa nuova. Anche se faccio fatica a comprendere come complessi ragionamenti di tipo consequenziale di un sapiens (educazione, invenzione e creazione di utensili, sviluppo di strategie, ecc..) possano essere privi di pensiero razionale. Forse perchè sono intrappolato nel mio stesso pensiero razionale.
Ma tiri la pietra e nascondi la mano, raccontaci senno che vieni a scrivere a fare
Non c’e niente da imparare ma solo da disimparare, tutti i concetti sono mere illusioni.
Secondo me siamo entrambi (e tutti gli altri con noi) "intrappolati" nella nostra cultura, il pensiero di più di 2 secoli fa ci è già inaccessibile in forma diretta e bisogna fare archeologia per ricostruirlo (da Foucault che lo ha fatto per i secoli dal xvi al xix; i nessi metonimici come concetto per descrivere il penisero magico l'ho rubato a lui sempre). E' lo storicismo.
Degli uomini primitivi non sappiamo nulla realmente, ma secondo me è "safe bet" che non avessero concettualizzato un pensiero razionale, con principio di non contraddizione, sillogismi, ecc. Almeno fino a ed esclusa la nascita dell'agricoltura. Nominare le cose e le attività, articolarle e coordinarle, non si qualifica ancora come pensiero razionale, anche se ovviamente gli animali non hanno nemmeno quello simbolico in generale.
Aristotele tutto ciò non lo sapeva, ma non è che abbia torto che solo l'uomo possa essere razionale, l'unico appunto è nemmeno sempre.
Lo dici come fossero cose da non rispettare.
Io fossi andato in terapia prima dei 25-26 anni avrei accorciato un periodo di sofferenza esteso per nessuna buona ragione
La terapia in quegli anni avrebbe aiutato anche me, parecchio.