Salvate il soldato Jessica!

Qualcuno che ha visto le ferite (o meglio le non ferite) sul corpo della supergirl americana, getta forti dubbi sulla veridicità delle gesta della suddetta eroina in Iraq.

C'è puzza di storia creata ad arte per propaganda.

Fonte: La Stampa, la Bdc accusa.


potresti lasciare storie/domande di questo genere a N3m0/9mm ???
Loro bastano e avanzano

Devo inserire quello che scrivono nella mia rivista
---> :alien: I WANT TO BELIVE :alien:
Supergirl???

Oddio

Cmq.. povera ragazza... forse se la stupravano cento volte e le sfregiavano il viso le sue ferite sarebbero state abbastanza
essì...la dovevano ritrovare come la protagonista del film "Boxing helena"...forse, e dico forse, avrebbero detto...."poverina"
ehi trettre, ma almeno avete letto qualcosa sulla vicenda?
immagino di no.




«Soldato Jessica, un falso»
La Bbc accusa i media americani: tutto inventato

NEW YORK

TUTTO molto bello, drammatico e commovente. Peccato che fosse anche mezzo falso e sceneggiato come un film. Parliamo del fenomenale salvataggio della prigioniera Jessica Lynch, passato alla storia come uno degli episodi più eroici della guerra in Iraq, ma già pugnalato alle spalle dal revisionismo dei media britannici. L'accusa, in poche parole, è che il Pentagono avrebbe manipolato la vicenda a uso e consumo dei giornalisti americani, che hanno abboccato per convenienza e scarsa professionalità. Una vergogna brandita dagli inglesi come un martello, allo scopo reale di sfasciare l'intera copertura della guerra offerta dai colleghi Usa. La vicenda la conoscono tutti. Jessica era una soldatessa di 19 anni, inquadrata nella 507th Ordnance Maintenance Company dell'esercito americano. Il 23 marzo il suo reparto imboccò una strada sbagliata a Nassiriya e finì sotto il fuoco nemico. Nove colleghi della Lynch furono uccisi e altri cinque catturati, e poi mostrati in televisione coi volti tumefatti. Lei, invece, era dispersa. Qualche giorno dopo, però, era successo il miracolo. Secondo la vulgata del Pentagono un avvocato di Nassiriya, Mohammed Odeh al-Rehaief, aveva visto Jessica nell'ospedale dove lavorava sua moglie e aveva deciso di aiutarla. Quindi era andato dagli americani per rivelare dove stava, e il primo aprile le forze speciali avevano lanciato un raid spettacolare su Nassiriya, liberando la soldatessa. L'operazione era stata ripresa e trasmessa in tutto il mondo. Il portavoce del Comando centrale, generale Brooks, aveva dichiarato che «alcune buone anime hanno messo le loro vite a rischio per salvarla», e fonti militari avevano rivelato che la Lynch era stata accoltellata, ferita da spari e schiaffeggiata dai suoi carcerieri. La storia aveva commosso l'America, proprio nel momento in cui la guerra non sembrava andare per il meglio, e aveva suscitato sentimenti così patriottici che la televisione Nbc ha già messo in lavorazione un film, mentre l'avvocato al-Rehaief ha ottenuto l'asilo negli Stati Uniti per sé e la sua famiglia, più un contratto da 500 mila dollari per scrivere un libro che uscirà in autunno. A guerra finita, però, il corrispondente della tv britannica Bbc John Kampfner è andato a Nassiriya e ha scoperto un'altra verità. «Io - gli ha detto il dottor Harith a-Houssona - ho visitato Jessica. Le abbiamo dato uno dei due letti migliori che avevamo, un'infermiera fissa, e tre litri di sangue donati da noi medici, perché non ce n'era altro. Aveva un braccio e una gamba rotte, e una caviglia slogata. Non c'erano tracce di sparatorie, proiettili nel suo corpo o ferite da coltello: solo gli effetti di un incidente stradale. Vogliono distorcere la realtà. Non so che cosa ci guadagnano a dire che aveva ferite da arma da fuoco». Non solo, ma secondo i testimoni non c'era nemmeno bisogno di fare il raid militare, perché i soldati iracheni e i Fedayn avevano abbandonato due giorni prima la città. «Noi - ha spiegato il dottor Anmar Uday - siamo rimasti sorpresi. Perché quella sceneggiata? Non c'erano militari nell'ospedale. E' stato come un film di Hollywood. Loro gridavano “via, via” e sparavano a salve. Uno show, un film d'azione come quelli di Sylvester Stallone o Jackie Chan, con salti, spari e porte sfondate». E pensare che due giorni prima il dottor a-Houssona aveva caricato Jessica su un'ambulanza per riconsegnarla agli americani, ma gli avevano sparato al posto di blocco ed era dovuto tornare indietro. Qual è, dunque, la versione autentica? E' difficile verificare, ma la Bbc cita fonti militari britanniche molto critiche, come il capitano Al Lockwood del Comando centrale: «Avevamo due stili diversi di gestione dei media. Per fortuna io facevo parte di quello britannico». Anche il direttore generale della Bbc, Greg Dyke, ha alzato la voce allargando il problema: «Personalmente sono rimasto choccato, mentre ero negli Usa, da quanto acritica è stata la copertura dei media in questa guerra. Si sono avvolti nella bandiera del patriottismo senza fare domande». Una chiave di questo fiasco o successo, a seconda dei punti di vista, sono stati i famosi giornalisti che il Pentagono ha aggregato alle truppe, seguendo i consigli dei produttori di Hollywood come Jerry Bruckheimer, autore di «Black Hawk Down». Hanno trasmesso la guerra in diretta, ma ovviamente potevano andare solo dove volevano i militari, coi quali poi dovevano confrontare le notizie da rivelare. Un altro problema, poi, era la concorrenza. Dyke ha accusato la Fox News di Rupert Murdoch di aver sponsorizzato la guerra, propagandando in maniera acritica tutte le posizioni del governo. In questa maniera, però, ha catturato il sentimento prevalente tra gli americani, e quindi anche gli altri network tipo Cnn, Msnbc, Cbs, Abc ed Nbc hanno dovuto seguire la stessa impostazione, chi più e chi meno, per evitare di perdere l'audience. Nella carta stampata qualcuno ha frenato, come ad esempio il «New York Times». Ma ora lo scandalo di Jayson Blair, l'inviato che aveva inventato alcuni articoli proprio dalla casa di Jessica Lynch in West Virginia, è diventato una mannaia nelle mani dei conservatori che accusano il quotidiano di Manhattan di essere stato partigiano in senso inverso, cioè contro la guerra. E' stata tutta propaganda? Forse no. Parecchi media, però, sembrano aver dimenticato quello che Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Usa, scrisse nel 1787: «Tra uno Stato senza giornali, e giornali senza Stato, non esito un istante a preferire i secondi».


scusate, ma dalla stampa non riesco a linkare


Forse non hai letto l'articolo.




i moderatori sono sempre i peggiori

questo poi era un pò farlocco pure prima della nomina

quando il signor burns investi bart, al processo bart disse che in una tranquilla domenica di maggio stava andando in skate ignaro di essere nel mirino della macchina della morte, mentre montgomery burns disse che il giovane discolo bart simpson punto lo skate verso la sua macchina facendosi tirare sotto, e disse anche che una volta stirato, il vecchio burns rimase a curare il giovane simpson urlando al cilo se famose parole: "noooooo prendi meeee, lui è cosi giovaneee"
Per farla breve, la Jessica, nel racconto che aveva commosso l'america, sarebbe stata oggetto di diverse ferite da arma da taglio e da arma da fuoco. Ora, di queste sul suo corpo non rimane segno alcuno. Non se ne sono visti neppure durante il ricovero.

Che dire...un nuovo candidato per il progetto adamantio! Viva il dottor X!
ormai sei anche tu un fottuto comunista parods.

abituati a ricevere sempre reply come queste dai soliti noti



sei stato assimilato :borg:
Non ci vedo nulla di sconvolgete. Gli USA erano un paese in guerra e come tale sottoposto a una grande campagna di propaganda. Qualunque paese in guerra ricorre alla propaganda. Le democrazie, le teocrazie, gli repubbliche popolari, le monarchie, le dittature e, talvolta - se strutturalmente possibile, i governi dei signori della guerra.
Forse può fare un po di "schifo" il fatto che anche un paese non belligerante - ancorchè schierato - come l'italia sia stato soggetto a propaganda di riflesso. Ci si sarebbe potuti aspettare una stampa meno succube a quella dell'alleato visto che in fin dei conti non ci stava nessun italiano al fronte.
Gli Inglesi si dimostrano solamente ipocriti.. vanno a scoprire gli errori grossolani della spettacolare propaganda statunitense quando a modo loro hanno fatto le stesse cose ma un po meglio.
Alla fine l'unica cosa positiva e' che la gente impari a vedere oltre quello che viene proposto dalla televisione. Sotto certi versi questa guerra e' andata meglio del previsto. Sotto tutti gli altri e' stata un mezzo disastro ( parere personalissimo e discutibilissimo )
Ciao!

Credoc he il problema sia che la democrazia è un sistema di governo diverso dagli altri.

In democrazia la pulizia dell'informazione è fondamentale proprio poichè alla fine i destinatari dell'informazione diventano anche attori protagonisti della scelta del proprio governo.

Per questo se Bokassa Imperatore del Centrafrica fà propaganda è meno grave rispetto al fatto che la faccia la superpotenza DEMOCRATICA più importante del mondo.



Forte, Mal!
Da questo punto di vista allora non c'e' mai stata nella storia una sola forma di governo "evoluto" che non si sia abbassata ad usare tecniche di governo poco raffinate come la propaganda. Non Roma antica, nè Atene, nè la Repubblica rivoluzionaria di Francia o gli Stati uniti ( dalla rivoluzione delle tredici colonie ad oggi ) e tutte le repubbliche europee.
Solo negli ultimi anni ci si rende effettivamente conto che il problema dell'informazione non e' affatto una questione di principio ma il fondamento per una democrazia funzionante ( basta guardare il caso italiano e le dispute nate per il conflitto d'interessi, che esso ci sia veramente o no ) e reale. Del resto e' un po superficiale pensare che basti dare il voto a tutti per ottenere una democrazia, no?
In fondo però, che la notizia del soldato Jessica sia vera o no, si tratta pur sempre di propaganda di guerra. Serve per spronare la gente a non cedere e non lamentarsi delle scelte del governo, di non "remare contro" in un momento in cui l'atteggiamento piu desiderabile e' la cooperazione e l'unità. Alla fine - si spera - quando la guerra finisce e finisce anche il mandato del governo che ha spedito i soldati in guerra, il popolo dovrebbe votare e decidere a chi dare il potere. La domanda potrebbe quindi essere: Jessica verrà ricordata anche il giorno delle urne?
Personalmente temo di piu' altre sfaccettature di questo controllo dell'informazione. E poi non c'era anche il giallo dell'abbattimento della statua di Saddam? :P
xEnd3r la differenza tra una gestione dei media con una forte presenza dello stato e quella americana e inglese dove c'era più libertà e si istituirono i primi mezzi di controllo sui media la conosciamo tutti.
Così come sappiamo tutti che nella seconda guerra mondiale gli americani e gli inglesi avevano come arma la verità, il mostrare il reale stato di cose e dei rapporti di forza in campo.
Una democrazia funzionante e libera si basa anche sulla libertà e la vetità di stampa.
Non possiamo giochicchiare con i massimi sistemi quando ci conviene
Il problema della propaganda è che, come in tutta la fase di preguerra, è stata utilizzata a piene mani per copnvincere la popolazione della bontà di alcune scelte, prima dlele quali quella della guerra.

La maggior parte degli americani è tuttora convinta di una serie di fatti che sono stati addotti come motivazione del conflitto e che non sono mai stati dimostrati, sempre ammesswo che non siano stati falsi.

1) Dove sono le armi di distruzione di massa delle quali l'Iraq doveva traboccare?

2) Te lo ricordi che si sarebbe dovutro scatenare l'olocausto chimico qualora gli americani avessero varcato la famosa linea rossa intorno baghdad?

3) Quali sono i collegamenti Tra l'Iraq e Al'quaeda e tra l'Iraq e gli attentati dell'11 Settembre?

E sono solo tre de mille interrogativi. Solo che per noi sono interrofgativi. Per la maggior parte degli americani sono certezze.

Propaganda vuol dire non dare alla popolazione gli strumenti per capire cosa stia succedendo e creare una realtà virtuale. Me lo aspetterei dall'Eurasia, Oceania, Estasia.

non me lo apstto dagli USA, dei quali ho troppo rispetto per poter accettare una cosa del genere.
infatti a far saltare fuori questo "scandalo" sono stati proprio i media inglesi e americani..



Come ogni guerra che si rispetti, i motivi per condurla cambiano a guerra avviata.
Ora gli obiettivi primari degli americani irrimandabili e da perseguire senza requie e dilazione sembrano quasi quelli di emergency:

- instaurare un sistema sanitario pubblico
- instaurare un completo sistema di scuola pubblica

Come si suol dire, qualcuno intravvede l'amara e transatlantica ironia di tutto cio'?


certo, così come moltissimi degli ipercritici nei confronti degli USA sono americani. Il problema ed il pericolo è che il sistema che consente il dissenso e la democrazia è costantemente stritolato..