bhe no li non c’è il prodotto lo ha detto lui stesso
Mah, a me sembra però che dipende molto da quanto è frescone il C o il secondo B.
Cioè è chiaro che se sei in una situazione in cui il destinatario non è scemo e conosce la sua materia non ti conviene mentire.
Ma se il destinatario è un consumatore o un business che non ha tante skill, avoja se lo freghi per bene.
Sì, intendo interno all’azienda.
Le persone che sanno fare business sentono la puzza di merda appena apri bocca. Altrimenti, riconoscono alla svelta chi è competente.
Da un certo punto di vista invece è assolutamente uguale, perché poi chi deve realizzare le balle raccontate dai commerciali / marketing, i fottuti miracoli, li devono fare chi sta dietro.
La differenza tra una truffa ed una promozione legale la fa la bontà dell’azienda che ci sta dietro
dall’altro lato ci sono realtà che vogliono che tu abbia soluzioni innovative, tailor made, che tu ne abbia anche già prodotte a migliaia come ha già fatto notare qualcuno i “mercati” b2b o b2c sono un “pelo” diversi , se nel b2b si vendessero solo cose “facili” e stra collaudate staremmo ancora con le macchine a vapore e le valvole
chiaro, anche il “portfolio clienti” sarà basato sul bullshitto
Eh sì di aziende anche big che campano da decenni di cazzate e mezze (un quarto) verità non se ne vedono più in giro
Io lavoro in un’azienda di prodotto, e sono un technical presales: il mio compito è proprio presentare il prodotto al cliente e mediare tra i commerciali che del prodotto sanno poco o nulla, il cliente che ha delle necessità e dei requisiti da soddisfare e il team servizi che dovrà poi fare le implementazioni del prodotto una volta venduto.
Il meccanismo funziona, i commerciali si occupano solo degli aspetti legati a contratti e vendite, e i servizi sanno che non abbiamo vendute cose troppo fantasiose e che sono effettivamente realizzabili.
Sono due lavori di merda ma qualcuno deve pur farli.
Ah, a quello aggiungiamoci pure il category management analyst, n’altro bullshit job
Ciao, sono un Corporate Strategist, di cosa parlate?
I commerciali con cui lavoro io non capiscono letteralmente un zoca e metterebbero pure la madre nel pacchetto pur di portare a casa l’ordinino di merda da 520€ da pagare in 7500 giorni del tizio che ordina per caio, che ordina per franco che ha ordinato per Ciccio… madonna che branco di clown nel mio settore
Sicuramente, b2b e b2c sono diversi, perché si tendono a creare rapporti commerciali duraturi nel primo caso
Ma, ripeto, io parlo del mio settore.
Noi produciamo motori elettronici per la refrigerazione commerciale o aria condizionata.
Devono avere certe capacità e caratteristiche, che non basta garantire con auto-dichiarazioni, ma devono essere certificati da enti terzi (es. grado IP, certificati ATEX per lavorare in ambienti esplosivi, IEC varie, condotte e magicabula-ingegneristica che va oltre la mia competenza; tutto con laboratori come IMQ, NEMKO o altri; oppure parametri Eurovent e blablabla).
Quindi, già qui tu sviluppi un prodotto, che deve rientrare e avere quelle caratteristiche quando lo porti a fare i test (che paghi non poco).
A quel punto, quando approcci il cliente, individui le caratteristiche necessarie per loro (portata d’aria, rumorosità, efficienza energetica, IP, etc.) e lo fai lavorando insieme al tuo ufficio tecnico e il loro.
Quando finalmente arrivi a individuare il prodotto idoneo, lo invii al cliente come campionatura e in maniera tale che questo possa testarlo nella sua applicazione (da 1 a 5 motori, salcazzo dove, dipende dal cliente).
Questo si piglia i tuoi bei motori e li mette in test per 2/3 mesi per vedere che siano idonei, quindi già qui se hai detto minchiate su qualsiasi cosa, saltano fuori (SONO SILENZIOSISSIMI, e non lo sono; non si bloccano! E si bloccano. Vanno a -40°! E quando si fermano non partono, etc).
Una volta che superi questa fase, mica è finita, perché il tuo cliente, li invia al suo cliente (i supermercati vari).
Indovina questo che fa?
Esatto, li testa a sua volta, di solito con un intera pre-serie o con un negozio-test o un reparto test.
Poi quando sono convinti ed è andata, allora via, ti arrivano commesse e rimani dentro per tot anni, fino a che riesci a far coincidere qualità con prezzo e servizio.
Quindi, ripeto, hai voglia a tirare inculate eh.
L’unica fase che ha visto gli acquisti impazzire è stata 2-3 anni fa, quando c’è stata la crisi di chip e quindi i motori elettronici erano rari: sono state accelerate le procedure di acquisizione nuovi fornitori, nuovi prodotti e tutto per tamponare l’emergenza.
I prodotti di merda, fatti da produttori di merda, sono entrati in vari clienti molto rapidamente… ma adesso, tanto rapidamente se ne sono usciti perché qualitativamente sotto la soglia richiesta, perché alcuni facevano cagare ed erano sviluppati col culo, per mille problemi emersi.
Nel mio settore non dico che non si inventano minchiate, ma insomma, diciamo che le bugie se le spari esagerate, hanno le gambe estremamente corte.
Anche perché è un componente critico di qualsiasi banco refrigerato\armadio refrigerato\distributore automatico: se li fai di merda, sputtani milioni di euro di valore merce sparsi per l’Europ e ti segano le gambe con richieste di rimborso.
Perché il cliente finale vuole la testa del suo fornitore, e il suo fornitore, che è il nostro cliente, vuole la testa nostra
Edit - poi vai da aziende da 15-20 milioni a quelle che ti fatturano 500 milioni o sfiorano il miliardo o che cazzo ne so io. C’è gente competente che sente puzza di merda, soprattutto se si parla di un componente critico della loro applicazione. Anche perché se quello degli acquisti ha fatto un acquisto sconsiderato, rischia le sberle, e prima di lui tutto l’uffiicio tecnico che ha dato l’ok.
Ambito più particolare, e prodotto non per la grande distribuzione (oltre a enormi budget in ballo)
Fico il processo comunque, quindi tra cliente e “subcliente” (supermercato) i motori stanno in test mezzo anno? Capita che uno dei due rimandi indietro tutto ?
ma il campione di eike non è rappresentativo perché sarà tipo l’ambito su un milione dove viene prodotto per davvero qualcosa, poi se non sbaglio parlava di cinesi pure
Secondo me potete fare i cavalli perché lavorate in settori hi tech dove le cose hanno spec e coefficienti tecnologici, io che lavoro nell’arredamento il direttore commerciale medio che conosco è fondamentalmente il Mago Otelma
Poi appena torno a casa dal fare finta di lavorare vi racconto qualche storia, sono anche finito davanti ad un giudice del lavoro nel 2018 per un direttore commerciale sbarazzino
Ma in realtà se ne producono una marea di questi motori elettronici (hai clienti che viaggiano tra i 50-100k ventilatori l’anno magari).
Pensa a quanti supermercati ci sono in giro per tutta Europa
Con i clienti grossi sì, stai in ballo da un minimo di 6 mesi a 1 anno prima di iniziare seriamente con le forniture, e col cazzo che partono in quarta.
Con alcuni clienti sono stato in ballo per un paio d’anni prima di arrivare a quagliare, due palle che non ti dico.
Poi quando gli servi, ti scrivono, feedback immediati, si certo, dammi questo e quello che testiamo.
Quando non gli servi, manco ti calcolano.
Oppure un cliente, gli sto dietro, un anno per convincerlo a provare 'sti cazzo di motori, riesco e li testa. Sparito per tipo 3-4 mesi, ma senza manco dire un cazzo o rispondere alle mail, giusto quando lo chiamavano mi diceva SISISISI.
Poi sbam, risbuca, ordine per un semestre interno, mezzo milione di roba, a posto così ed è rimasto cliente da anni.
Rimandarteli indietro no, perché se arrivano in campo hanno superato talmente tanti controlli qualità che quantomeno lì ci restano.
A meno che salti fuori un problema epidemico, allora sì, te li levano ma son cazzi.
Sì infatti, come dicevo sopra ambito specifico (dove si produce effettivamente per qualcosa )
Ci son di mezzo anche produttori cinesi, due sono validissimi, ma riescono giusto a vendere in Europa il motore non vestito (cioè quindi senza ventola e anello intorno) perché spedirli dalla Cina abbatte la convenienza (sono ingombranti montati; i motori singoli invece no).
È il motivo per cui ci sono produttori locali europei che vendono in Europa, anche se si sente comunque la concorrenza cinese.
Il nostro è tutto italiano, tranne vabbè, la scheda elettronica (comunque progettata da noi a livello hardware, software e firmware) e i rotori (ma questi vengono tutti dalla Cina perché sono in plastoferrite, materiali strani, roba così).
Poi, l’elettronica la puoi fare anceh qui, ma costa uno sfracello in più e comunque certi componenti arrivano sempre dalla Cina.
È comunque un mercato enorme: pensate a tutte le catene di supermercati che ci sono in Europa, ma non solo quelle, tutti i banchi per gelati, i distributori automatici, i granitori pure, gli armadi frigo professionali, i banchetti sushi, cioè un sacco, un fottuto sacco di roba.
Gli altri motori invece sono usati nell’aria condizionata, non quella domestica (anche se alcuni modelli andrebbero bene), ma commerciale\industriale, o nei vari mega-palazzoni\stadi\strutture pubbliche grosse.
Ultimamente ci hanno contattato per il navale, che ha tutto un altro livello di complicazione e certifcazioni.
Sì beh, immagino