perchè nel secondo post ha detto che appunto rifarà tutti gli impianti, un qualcosa che fai una volta nella vita della casa in cui vivi. Massimo 2.
Vedevo cose tipo
che sono essenzialmente pubblicità ingannevole:
- come dici l’aria non si muove più di tanto
- la casetta a sinistra ha perdite, quella a destra no
- la casetta a destra fa finta di non avere le zone d’ombra
- la casetta a destra ha l’irraggiamento che diffonde non in linea retta
mi unisco anche io, sto aspettando l’ok ad una sanatoria per un condono e poi inizio cn una ristrutturazione totale anche io. spero di aprire la scia a settembre
This
si sono chiacchiere da marketing (spoiler: non sono un tecnico, ma con un minimo di passione, voglia di ragionare e gli studi del liceo almeno alle cose basiche ci arrivo).
un’aspetto che non si prende in considerazione è semmai quello della condensa e della temperatura della superficie (in caso di casa non coibentata) in relazione alla temperatura esterna.
Più è alta la differenza di temperatura tra l’involucro esterno e quello esterno, maggiori sono gli effetti della condensa E DELLA PERDITA DI CALORE.
Cioè: se riscaldo tutto l’ ambiente a 30° e fuori ne fanno 15, il calore si sposta dall’ interno all’ esterno con una certa “forza”.
Se riscaldo una parte dell’ ambiente a 50° (caloriferi) e li ho proprio indovina dove? Sulle pareti esterne, andrò a scaldare soprattutto il muro esterno a 50° su una superficie che disperde facilmente e sull’ esterno ne ho 15 → la velocità di spostamento tra parete interna e esterna è molto più alta → butto più soldi.
Il succo è:
- coibentare le pareti esterne
- far girare acqua negli impianti con la più bassa temperatura possibile
Ho già scritto che in quel post ho letto erroneamente “NON rifaremo tutti gli impianti” invece che “NOI rifaremo tutti gli impianti”, ho dato un consiglio anche in base anche a questo fattore, ed in base al fatto che non modificherà la coibentazione in una casa anni '70, che di solito non è il caso tipico di ambiente a bassa dispersione.
Io per dire, dopo aver verificato le caratteristiche della casa e chiesto ad un termotecnico bravo ho messo pompa di calore con riscaldamento a pavimento.
Ecco invece sui fancoil ammetto di avere un enorme pregiudizio, perché nei casi nei quali mi è capitato di averci a che fare mi hanno sempre fatto cagare per la “percezione” del calore che davano.
Seguo con interesse. Devo aiutare i miei che si devono staccare dall’impianto di riscaldamento condominiale che verrà dismesso (molti condomini sono già autonomi).
L’idea era di fare come altri e avere un impianto a pompa di calore per caldo/freddo.
Mi preoccupa il costo visto che vanno installati tutti gli split. Appartamento di 100mq2, abbastanza ben isolato. A quanto mi devo preparare? 10K?
E io per dire dopo aver fatto fare i calcoli e non potendo mettere il radiante a pavimento per questioni costruttive / architettoniche (marmo antico) ho messo una pdc con fancoil, prima di valutare la possibilità di coibentare casa.
Tra impianto con caldaia e termosifoni e impianto con pdc e fancoil ballavano sui 3.000 euro (tipo 19.000 / 22.000), considerando nel costo TUTTO l’impianto, cucina, 2 bagni etc.
POI abbiamo scoperto che la casa aveva una costruzione con intercapedine tra due corsi di mattoni, e questo ha permesso di coibentare all’ interno con schiuma.
Il risultato è che avrei potuto mettere una pdc più piccola e risparmiare sia sul costo di acquisto sia sui consumi (perchè benchè sia ad inverter, a regime lavora tra il 10 e il 20% di potenza e spesso si spenge)
Il primo consiglio quindi per Supremo è di far fare un saggio, un foro sul muro fino ad arrivare quasi all’ esterno.
Se la casa è anni 70 in c.a. spesso la costruzione era appunto fatta da questa doppia muratura.
Ci sono imprese che fanno insufflaggio, una cosa che puoi fare solo in ristrutturazione visto che vengono fatti fori nel muro in un reticolo di 50x50 più o meno, ma è efficace e costa meno di altre soluzioni senza sacrificare lo spazio interno (una coibentazione interna ti ruba almeno 5 cm per lato esterno).
vedi sopra: pdc non vuol dire split.
La pompa di calore è una macchina che riscalda in inverno e raffresca d’estate.
Poi può arrivare agli split (ed è una aria-aria) o ad altri terminali come anche i termosifoni (aria-acqua).
Considera anche le dimensioni delle unità esterne, perchè può essere un problema anche maggiore rispetto al costo di acquisto.
Capito. Ma se deve fare anche raffreddamento ha senso il termosifone? Mi pareva che snche tu scrivessi sopra che non è ottimale, e la parte di raffreddamento in estate è importante tanto quella di riscaldamento (sono persone che vanno verso l’anzianità e cominciano a soffrire molto.il caldo)
la mia e’ una casa al mare, quindi ho deciso che montero’ solo pompa di calore e splitter riscaldamento/raffrescamento. tanto d’inverno verra’ usata molto poco. ginsto qualche shock termico per togliere l’umido un paio di volte al mese.
di conseguenza non mettero’ nemmeno il gas. solo allacci luce e acqua.
Riscaldamento aria-aria lascia perdere, veramente.
Avranno sicuramente fatto uno studio condominiale per la dismissione dell’ impianto; se non lo avete già fatto per l’appartamento, senti lo stesso che lo ha fatto e magari fatelo fare sul singolo appartamento.
Se non puoi/vuoi buttare in aria tutto l’impianto, senti quello che ti consiglia di collegare all’impianto esistente.
Per il resto, per il raffrescamento per assurdo, con quello che costano i climatizzatori potrebbe valere la pena mettere il climatizzatore a parte.
Io qua ho i classici termosifoni (caloriferi credo li chiamate nel resto d’italia).
La casa e’ nuova quindi la tenuta termina e’ eccellente. Il problema fondamentale e’ capire come cazzo funziona il sensore che li regola perche’ ci son giorno che c’e’ il sole e partono con potenza e devastazione, altri che fa un freddo becco e niente, bisogna soffrire.
Buon punto quello di vedere se è stato fatto uno studio. Mi farò passare verbali e documenti. Chi si occupa di questi studi sono direttamente le ditte o ci sono professionisti specializzati (e.g. architetti)?
Insomma, senza sapere lo stato della casa in termini di coibentazione, si possono fare ben poche valutazioni.
Comunque, per chi lo chiedeva, l’appartamento è a Roma, 3 piano. Doppia esposizione nord/sud. La parte ovest dà sul pianerottolo/appartamento confinante, la parte ovest confinana con l’altro palazzo.
Questo me lo segno
Alla fine comunque mi sembri fortunato. La mia esperienza in UK (ospite) è che la casa media ha un’isolamento termico pessimo, tanto che mi pare esista pure un movimento sociale “Insulate Britain”.
Sbaglio e ricordo male?
Aria-aria è il climatizzatore, eh.
Aria-acqua è a pavimento o fancoil
Hai una pianta?