Riforma costituzionale e legge elettorale




Mi rendo conto che abbassarsi al tuo livello è semplicemente inutile. Discuti pure con il tuo pubblico immaginario.




Non risponderai, perche' sei un troll


[ot]
"McFly, sei per caso... un codardo?".

Altri utenti ti hanno fatto notare che le tue provocazioni sono fuori luogo (i.e. hai rotto i coglioni), travisando il significato dei post, volutamente o perché proprio non ci arrivi.

Adesso il paradosso sta nel fatto che se dico che i "cazzi miei" non era del tutto serio [anzi, non lo era per niente], scendo al tuo livello, e al tuo livello riesci a stare qui a rispondermi fino alle 6 del mattino di una giornata di dicembre del 2028, magari andando a ripescare post su post per incollarli uno dopo l'altro in un tentativo di argomentazione.
Quindi torno ad ignorarti .[/ot]
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Cazzo, la fine retorica del: SFCHERZAVFO

Vabbuo', un altro fiume di parole per non dire un cazzo di nulla ripeto la domanda: che ci fai qui? Risposta: ti piace trollare. E vabbe', che ti devo dire


90% proprio no, ma quasi:

https://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_costituzionale_del_2006_in_Italia

sonoramente bocciato per la volontà manifesta di andare verso un "premierato" più marcato


Ma quando uno parla di deriva autoritaria deve argomentare.

Dove sta la deriva autoritaria?

-Il presidente della repubblica sarà eletto con i 3/5 quindi superiore al 54% dell'italicum.
-i giudici della Corte Costituzionale sono eletti con i 3/5 quindi più dell'italicum (e cmq solo 1/3 sono eletti dal parlamento).
-i giudici del CSM sono eletti con i 3/5 quindi più del 54% dell'italicum (e cmq anche qui solo 1/3 sono eletti dal parlamento).
-per cambiare la costituzione continua ad esserci il bicameralismo perfetto con il meccanismo aggravato della doppia approvazione + il referendum confermativo, anzi ora il Senato potrebbe anche avere una maggioranza opposta e quindi bloccare una riforma costituzionale.

Quindi dov'è la deriva autoritaria?
Avremo un Presidente della Repubblica indipendente, una Corte Costituzionale indipendente che vigila sulla costitizionalità delle leggi, una magistratura indipendente con un Csm indipendente, una Costitizione che garantisce i diritti e con un procedimento aggravato per la sua modifica.

Ci sarà solo una maggioranza chiara alla Camera che potrà governare per 5 anni nei limiti delle leggI ordinarie e dell'ordinamento costituzionale sotto la vigilanza di tutti gli altri organi e poteri dello stato.

Per altro una maggioranza superiore di appena 24 deputati alla maggioranza assoluta, un margine di garanzia ma poi nemmeno così alto.

Aumentano per altro le garanzie rispetto a prima (uno può dire poco o tanto ma aumentano):

-un Senato non più eletto contestualmente alla Camera e slegato dal voto di fiducia e in cui potrà esserci anche una maggioranza opposta a quella di governo.
-si alza il quorum per l'elezione del Presidente della Repubblica dalla maggioranza assoluta alla maggioranza dei 3/5 dei votanti.
-si introduce il nuovo potere di controllo preventivo sulle leggi elettorali per la Corte Costituzionale.
-si prevede l'introduzione di uno statuto delle opposizioni per garantire le minoranze parlamentari.
-si rafforzano i referendum popolari prevedendo l'abbassamento del quorum (la metà dei votanti alle ultime politiche invece della metà degli aventi diritto al voto) nel caso in cui siano state raccolte 800.000 firme.
-si prevede che le leggi di iniziativa popolare debbano essere obbligatoriamente discusse.
-si introduce il nuovo istituto del referendum propositivo.
-si inseriscono in costituzione limiti alla decretazione d'urgenza (dovranno avere il requisito di immediata applicabilità, specificità e omogeneità al titolo, non potranno essere approvate nel decreto disposizioni all'oggetto e alla finalità del decreto, sarà inoltre esclusa la possibilità dell'utilizzo dei decreti su talune specifiche materie).
-si prevede l'innalzamento da 60 a 90 giorni per la decadenza dei decreti legge in caso di rinvio alle Camere da parte del Presidente della Repubblica, infatti prima i presidenti non riuscivano di fatto a utilizzare questo potere o cmq erano molto cauti perchè un rinvio avrebbe causato automaticamente la decadenza, così facendo invece potrà finalmente essere utilizzato dal Presidente il suo potere di rinvio sulle leggi di conversione dei decreti.


art 57 modificato

http://documenti.camera.it/leg17/dossier/pdf/ac0500n.pdf



come dice il testo, i senatori sono scelti tra i membri del consiglio regionale (eccezione per i 20 sindaci) in conformità con quanto espresso dagli elettori, ma serve una legge che regolamenti il tutto, attualmente in stallo perchè il presidente del Senato ha bloccato qualsiasi discussione in attesa dell'esito referendario.
L'attuale proposta del pd è quella di Vannino Chiti
http://www.unita.tv/focus/cosa-prevede-proposta-legge-fornaro-chiti-elezione-nuovo-senato/
dove alle elezioni regionali i cittadini riceveranno due schede, una per il consiglio regionale e l'altra per scegliere i propri senatori da mandare in parlamento.




Secondo me stai ampiamente sottovalutando il fatto che il voto si fa a scrutinio segreto, dove ognuno vota chi gli pare e solo in parte vengono seguite le decisioni del partito, come ampiamente documentato dalla storia italiana relativamente a qualsiasi elezione presidenziale.

Anzi ti dico di più, questa scelta di maggiore garanzia a mio avviso è un bel rischio e un possibile punto debole della riforma, in quanto si rischia seriamente di arrivare ad uno stallo istituzionale insanabile per l'elezione del presidente della repubblica


Ma cmq anche ammettendo che al Senato il Pd abbia una maggioranza larga quanto quella della Camera cioè il 54% sono 54 seggi.

Se fai 340 deputati del premio di maggioranza + 54 senatori sono 394 mentre la maggioranza dei 3/5 sono 438 (i 3/5 di 730), quindi il partito di maggioranza non avrebbe cmq i voti.

Questo nella migliore delle ipotesi perchè il nuovo Senato potrebbe avere anche una maggioranza opposta rispetto a quella della Camera (visto che il Senato non sarà più eletto contestualmente alla Camera).

Senza contare poi, come dici tu, il fatto che il voto è segreto e potrebbero mancarne poi molti di più.


Permettimi questo fix con un link a supporto:

http://www.perlulivo.it/radici/vittorieelettorali/programma/tesi/

in particolare
http://www.perlulivo.it/radici/vittorieelettorali/programma/tesi/tesi04.html



chissà chi c'era nell'ulivo 20 anni fa quando è stata proposta sta cosa... berlusconi, renzi e chi altro?


Ma, guarda, lungi da me fare una difesa ad oltranza della riforma, che è migliorabile, ma non vedo proprio questa assenza di contrappesi. Ripeto, non è male l'istituto del controllo preventivo sulla costituzionalità delle leggi da parte della Corte Costituzionale, ad esempio. La questione dello statuto delle opposizioni resta fumosa, ma non la trovo nemmeno cosi essenziale.
Ma poi il tuo discorso tralascia un fatto rilevantissimo: già oggi siamo ad uno stadio in cui legifera quasi solo il governo o tramite la decretazione d'urgenza o tramite i decreti legislativi. Questo è l'effetto collaterale di un parlamento che non funziona più a dovere, di talchè- magari questa non è una tua posizione specifica ma di chi sostiene il no - sventolare la paura dell'autoritarismo senza considerare che già oggi siamo ad un parlamento che non lavora è un mero slogan vuoto.







Nel nuovo senato le composizioni saranno in base al risultato delle elezioni amministrative locali, quindi con potenziali maggioranze diverse dalla Camera, e variabili nel corso di una legislatura in base alle varie elezioni di mid term che si accavalleranno.
Pur con le limitate competenze che manterrà il senato, questo è un ulteriore meccanismo di contrappeso.
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Se leggi ho già argomentato anche a quello.



Tu non hai argomentato, hai solo detto che ci sarà una deriva atuoritaria ma non ha spiegato dove sarebbe questa deriva.



Ma quello lo dici tu:

-il fatto di avere un Senato non più eletto contestualmente e che non vota più la fiducia vuol dire avere un Senato che può avere una maggioranza anche opposta e quindi può vigilare meglio la maggioranza sulle materie di sua competenza, ad esempio può bloccare una riforma costituzionale dalla maggioranza alla Camera.

-sul Presidente ho speigato come la maggioranza non abbia i numeri per eleggerselo anche se conti il senato, quindi rimane un presidente indipendente non nominato dalla maggioranza.

-il controllo preventivo della corte sulle leggi elettorali c'è e prima non c'era.

-con lo statuto delle opposizioni prima cosa viene riconosciuto un valore costituzionale alle opposizioni e dei diritti, prima nella costituizione nemmeno si parlava di diritti delle opposizioni, poi è qualcosa in più quindi dovrà aggiungere qualcosa, poi ovviamente andrà approvato e verificato ex-post.

-il referendum abrogativo è un sistema di garanzia e controllo perchè si possono cancellare le leggi approvate dalla maggioranza, rendere più facile il successo di questo referendum abbassando il quorum potenzia il meccanismo di controllo.

-il referendum propositivo è un meccanismo di controllo perchè può introdurre una legge che la maggioranza non voleva o una legge che cancella o modifica una legge approvata dalla maggioranza.

-adesso in costituzione non ci sono quei limiti, basta leggersi l'articolo sulla decretazione d'urgenza.
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Tu hai scritto questo:



Io ti ho dimostrato numeri alla mano che la maggioranza non può eleggersi il presidente della repubblica anche con i seggi al Senato.





No non l'hai detto, rimani sempre sul vago senza argomentare nello specifico.
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Ma sbaglio o i numeri per l'elezione del PDR sono diventati più difficili da raggiungere, piuttosto?
Basta considerare da chi sono stati votati gli ultimi eh

l'opposizione che lascia l'aula la vedo come una bella arrampicata sugli specchi
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non capisco neanche io a sto punto


Ma che senso ha aumentare ancora il quorum se tanto nemmeno con questo quorum la maggioranza può eleggersi un presidente.
I 3/5 poi sono già più alti della maggioranza assoluta prevista oggi.

Anche tenendo conto del fatto che si potrebbe verificare uno stallo nel caso in cui non si riuscisse ad eleggere un presidente.
Era già successo nel 2013 con la sola maggioranza assoluta che non si riuscisse ad eleggere un presidente ed infatti al sesto scrutino è stato necessario forzare la prassi costituzionale e rinnovare un secondo mandato a Napolitano.

Allora mettiamo i 2/3 o l'unanimità così stiamo senza presidente della repubblica.

Se la finalità è non permettere alla maggioranza di eleggersi un presidente della repubblica allora questo è già raggiunto con questa riforma costituzionale.

Se la finalità è impedire l'elezione di un qualsiasi presidente allora aumentiamo ancora il quorum.
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