Riforma costituzionale e legge elettorale















Perdonami il ritardo.
Un po' ti sei già risposto da solo riguardo al CNEL. Nasceva come organismo che avrebbe dovuto coadiuvare le Camere nella funzione legislativa in materia di economia e lavoro, di fatto si è trasformato in un mero organo consultivo, neanche tanto utilizzato. 970 documenti in oltre 50 anni di attività è un numero modesto.

Sul Titolo V, beh la riforma del 2001 creò una gran confusione con un ingolfamento epocale della Corte Costituzionale nel contenzioso relativo al riparto di giurisdizione stato/regioni. In particolare la questione delle competenze concorrenti fu un errore (giustamente abolite dalla riforma).
Se non ricordo male ci fu poi il problema delle materie trasversali, ossia quelle materie che per loro natura "attraversano" diverse competenze, alcune dello stato, alcune delle regioni, alcune concorrenti, con un conseguente gran casino.

Ora, non che la riforma sia destinata necessariamente a risolvere tutto come per magia, ma sicuramente una risistemazione del Titolo V era quanto mai opportuna
Si, la riforma del titolo V, oltre a tentare di risolvere, secondo me alla fine si muove anche nella direzione giusta, ovvero nella direzione di una gestione più centralizzata e, quindi, verosimilmente più omogenea di molti ambiti. D'altronde si è visto che dare libertà alle regioni non è che abbia funzionato granché. Mi vien da dire che il nuovo titolo V sia la parte migliore di questa riforma.


Dai... sono percentuali meno bulgare di altre volte


Si, condivido.


Guardiamo il testo della riforma elettorale.
I capilista bloccati sono uno per ognuno dei collegi, che in tutto sono 100.
Questo significa che, nella maggioranza, il numero massimo di persone scelte direttamente dal partito sarà di 100 su 340 (il 30%).
Ho scritto "numero massimo" perché in realtà potrà essere inferiore, dato che uno stesso capolista potrà esser presente in un massimo di dieci collegi.
Vengono garantiti 340 seggi, un su un totale di 630, a chi vincerà le elezioni: il 54%.
Come si può avere una deriva autoritaria con dei numeri simili?
Sarà più solido di sicuro, ma la maggioranza avrà un vantaggio di 50 deputati rispetto all'opposizione, ne perdi 26 (di una qualsiasi corrente o semplicemente voti difformi, visto che non esiste il vincolo di mandato) e tanti saluti alla "deriva autoritaria".
Mi sfugge poi completamente poi come sia possibile ancora tirar fuori la Legge Acerbo.
Questa garantiva i due terzi dei seggi totali alla lista che superava il 25% e questo, immaginandola applicata ora, vorrebbe dire 420 seggi su 630: il 66%.
Il CNEL, dall'accordo interconfederale del 2014 - mi pare, aveva un ruolo anche nella determinazione\certificazione dei sindacati maggiormente rappresentativi (avrebbe dovuto ponderare il dato elettorale e quello associativo, per determinare il raggiungimento o meno della soglia del 5% a livello nazionale - roba che serve per sottoscrizione dei CCNL e altro -).



Bah non trovo più i dati, comunque mi pare che nell'ultimo periodo da quando è sceso dalla 12° dimensione il semidio Monti a salvarci, le riforme sono state fatte ad una velocità incredibile, e l'Italia ha legiferato più di Francia e Germania.
Per giunta il "bisogno di riforma" è una scusa che si sente dal 2011.
Se i padri costituenti hanno pensato di fare il ping pong, c'è una ragione ben precisa, ossia lo stare lì a pensarci bene e fare leggi che vadano ancora bene da qui a vent'anni, non il metterci una pezza per guadagnare due o tre anni al massimo.

Poi io sono dell'idea che la Costituzione sia da lasciare com'è. Fin dalle medie mi hanno insegnato che è scritta così perché la capisce anche un bambino.
Andare a votare sì-no a leggi "vuoi tu che il comma quinto che cambia il paragrafo sette dello smutandamento quarto titolo quinto, promontorio verso, che anticipa la bi-segretazione controventata del quarto capoverso, virgola due anta punto quattordici, non venga non cancellata?", è una sonora presa per il culo.


Sì, la ragione ben precisa era di non riuscire a trovare un accordo sul ruolo della seconda Camera e hanno optato per la soluzione indolore: la facciamo identica all'altra.

Inoltre, sai perché le riforme sono state fatte alla velocità della luce da Monti?
Praticamente sono tutte decreti legge e poi conversioni.
In Italia abbiamo da sempre, in sostanza, il Governo che ha preso la funzione legislativa e la esercita a discapito del Parlamento.



Sì, la prima parte la "capisce anche un bambino".
La seconda parte non la capisce di sicuro, l'hai mai letta?
Prendiamo un articolo su cui ho già scritto (riciclo il post), anche importante perché riguarda la Corte Costituzionale.

La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica a norma della Costituzione.


Spoiler


È l'articolo di apertura del Titolo VI della Costituzione, Garanzie Costituzionali.
La parte che hai indicato individua l'ambito in cui la Corte Costituzionale può esercitare il giudizio di legittimità costituzionale, ma non detta i modi con cui si può arrivare a tale giudizio.
Questa risposta è sufficiente a spiegare il significato di quella parte dell'articolo che hai riportato, che risponde alla domanda "su cosa la Corte Costituzionale può giudicare?".
Addentrandoci nel tecnicismo la spiegazione si allunga.
I modi con cui si può arrivare al giudizio di legittimità costituzionale sono da ricercare in altri articoli e leggi costituzionali.
In particolare, oltre al testo costituzionale, si devono guardare due leggi costituzionali, la 1/1948 e la 87/1953.


  • Giudizio in via principale: artt. 127 e 134 Cost., art. 2 l. cost. 1/1948 e artt. 31-34 l. cost. 87/1953;
  • Giudizio in via incidentale: art. 1 l. cost. 1/1948 e artt. 23 ss l. cost. 87/1953.

Da notare che nell'art. 137 Cost. vi è riportato «Una legge costituzionale stabilisce le condizioni, le forme, i termini di proponibilità dei giudizi di legittimità costituzionale, e le garanzie d'indipendenza dei giudici della Corte».
In pratica rimanda alle leggi che ho indicato sopra (da notare, è il medesimo sistema usato anche per la riforma del Governo Renzi in merito alla legge per determinare i senatori).
Il giudizio in via principale, come leggi dagli articoli di riferimento che ho inserito, è trattato direttamente in Costituzione.
Ora, come dicevo prima, la forma del giudizio in via principale è "diretta", poiché il ricorso può essere proposto direttamente dallo Stato contro leggi regionali o dalla Regione contro leggi statali o di altre ragioni.
Si chiama "in via principale" proprio perché la questione della legittimità costituzionale è posta direttamente con una procedura specifica, poiché i soggetti legittimati ad agire sono lo Stato e le Regioni (Consiglio dei ministri e Giunta regionale).

Il giudizio in via incidentale è quello invece "generale", in questo caso la questione di legittimità costituzionale nasce in un procedimento giudiziario (in termini di procedura si parla di giudizio a quo o principale) come incidente processuale.
Questo incidente sospende il giudizio finché non viene risolto e si rimette la questione di legittimità costituzionale alla Corte Costituzionale.
Si tratta di un giudizio successivo - non preventivo - ed è concreto, poiché si verifica in seguito a un processo riguardante una questione concreta in cui si verifica questo "incidente".
Da notare che la questione può essere sollevata o dal giudice o dalle parti, poi il giudice in questo secondo caso opera da primo "filtro" poiché verifica la fondatezza di quanto contestato (cioè non ritenerla manifestamente infondata) prima di rimetterla alla Corte Costituzionale.

Sono queste, semplificando, le modalità con cui si accedere al giudizio della Corte Costituzionale e i riferimenti normativi da guardare per comprenderle.

Se sei interessato a guardare le leggi costituzionali che ti ho indicato cercale qui: http://www.normattiva.it/



Semplice, no?
Roba che un bambino la capisce al volo.
In pratica la seconda parte della Costituzione è scritta nel modo in cui tu la stai deridendo, usando le tue parole: è una sonora presa per il culo.


Edit - ho chiaramente semplificato la questione Costituente, ma la sostanza è quella.
Come d'altronde la spiegazione sulla Corte Costituzionale è rapida, non tiene conto di altre cose e dettagli (es. la giurisprudenza della Consulta riguardo i soggetti legittimati a sollevare la questione di legittimità costituzionale).

Ma prima di fare ipotesi su cosa hanno deciso i padri costituenti magari leggersi i lavori della Costituente potrebbe aiutare.
Il bicameralismo perfetto nasce da un accordo al ribasso tra dc e gli altri partiti dell'arco costituzionale, per esempio il pci era da sempre favorevole al monocameralismo
Poi mi spiace ma sto discorso che i nuovi articoli sono scritti in modo che non li capisca nessuno a me pare una vera cazzatina.


fixed for u
Ho capito, a voi piacciono gli articoli complessissimi . La prossima costituzione sarà un mattone più grosso della Bibbia.



A questo facevo riferimento appunto. Poi per me dietro c'è la malafede di imporre leggi alla velocità della luce "perché il Berluska qua e il Berluska là" o altre varie supposizioni che l'italico popolo si beve quotidianamente.



Ah, sarcasm.

Quindi se la complessità anziché spostata in una legge specifica viene messa direttamente in Costituzione, è uguale?


Per altro è una riforma definita dal Financial Times "una riforma verso il nulla" https://www.ft.com/content/5430f982-8a28-11e6-8cb7-e7ada1d123b1
Se una riforma alla Costituzione è necessaria, preferisco che a farla (e comunque non l'ha scritta né pensata Renzi e il suo entourage) chi non mi racconta cazzate quotidianamente.
Graf, non puoi pretendere che una cosa come il funzionamento delle istituzioni di uno stato democratico sia spiegato con una semplicità tale da permetterne la comprensione anche a un bambino
Se parli dei principi generali (i primi 12 arricoli) ok, siamo tutti d'accordo; li si esprimono dei valori e quelli, attenendo al comune vivere sociale, sono trascrivibili con un linguaggio elementare.
Ma quando vai a guardare le norme che regolano il funzionamento delle istituzioni, un'aumento di complessità e tecnicismo è necessario. Anzi, maggiore è la complessità del sistema dei pesi e contrappesi, maggiore sarà la complessità necessaria per tradurre tale sistema all'interno della Carta Fondamentale e maggiori saranno le garanzie democratiche.
Se vuoi scrivere una costituzione in cui il dittatore è il sovrano assoluto e fa tutto quello che gli pare, senza limiti, viene fuori una costituzione semplicissima con giusto un pio di articoli che chiunque saprebbe leggere.
Se invece ti piace avere la corte costituzionale, il CSM, un minimo di autonomia regionale, una magistratura indipendente, etc, la complessità inevitabilmente aumenta .
Tanto per aggiungere un elemento in più al dibattito, qui la costituzione americana, indubbiamente un monumento del diritto e dell'illuminismo: http://www.dircost.unito.it/cs/docs/stati%20uniti%201787.htm

Non è mica così semplice da leggere... che una costituzione debba essere semplice è una trovata degli ultimi mesi partorita da chi ha difficoltà a leggere anche le email

Quindi i poteri forti del financial times vanno bene perché sono a supporto della tua tesi e altri poteri forti come l'unione europea vanno combattuti?

A parte questo, questa polemica degli articoli complicati mi sembra veramente ridicola, è evidente che se si passa da due camere che fanno lo stesso lavoro a due camere con funzioni distinte è normale che l'articolo della costituzione che tratta l'argomento diventi più articolato e complesso, sarebbe assurdo l'esatto opposto.
Poteva essere scritto meglio? Al meglio non c'è mai limite, ma non vedo questa grande confusione a riguardo, visto che le varie competenze sono articolate bene.

Se dovesse comunque vincere il si, ipotesi remota al momento, si giudicherà la riforma sui fatti e non sulla grammatica


Nei miei personali gusti, la Costituzione dovrebbe essere di semplici parole, chiaro che la complessità poi sia più o meno necessaria.
Però non mi stanno bene nemmeno i giri di parole con i vari puntatori ai vari articoli come le ultime leggi. Un po' come tornare alla programmazione con il goto: allora mi domando se mi vuoi fregare o sei solo un incapace.


Ho in frigo una bottiglia di Champagne che stapperò quando finirai di cercare di prendermi per il culo con poteri forti/bilderberg/trollata antigrillina.


A parte che, prima di tutto, è una legge costituzionale.
In secondo luogo l'ho preso come esempio, perché l'avevo già scritto, ti puoi andare a vedere il Titolo V o altri articoli.
La seconda parte della Costituzione è più tecnica, perché riguarda gli assetti istituzionali del Paese e gli articoli sono più complessi rispetto a quelli della prima.
Non c'è interesse a farli comprendere a un "bambino".
Questo è un dato di fatto, puoi scrivere "sarcasm" e pensare che siano delle supercazzole, ma non è così.

Inoltre, a quell'articolo ha fatto seguito questo:

https://www.ft.com/content/0d8b2bb6-8cac-11e6-8aa5-f79f5696c731

Quindi?



Poi scusami, dici che non l'ha scritta e pensata Renzi con il suo entourage e questo significa che non l'ha fatta chi ti racconta cazzate quotidianamente.
Quindi già questa riforma va incontro alle tue preferenze, stando quantomeno a quello che hai scritto qui

Mentre si fredda la bottiglia dacci una letta alla costituzione attuale, oltre al resto del post, così magari comprendi meglio entrambi