Riforma costituzionale e legge elettorale

Attela, mi sa che la tua domanda avrebbe piu' senso se ipoteticamente si stessero riformando altre parti della costituzione (come i principi fondamentali).


Secondo me questa riforma e' piu' da vedere come un tuning del sistema piuttosto che un grando balzo. I valori in realta' sono gli stessi per si' e no, e' piu' una questione di quale implementazione e' migliore.
Questo a discapito dei grandi discorsi e intenzioni.

Il che in realta' rende ancora piu' tragico questo andarsi a schiantare del PD su quelle che sono tutto sommato modifiche minori.
Mmh ok, comprendo quello che dite. Ma sono cocciuto anche, quindi continuerò a cercare qualcosa del genere
Premesso che non ho avuto ancora modo di esaminare il testo della riforma, vorrei solo smontare la teoria:

processo legislativo celere = più leggi = miglioramento del sistema

poiché:

a) il secondo governo Berlusconi, almeno nei primi 3 anni e mezzo, fu uno tra i più produttivi (e non mi riferisco solo ai d.lgs o D.L. ma proprio alle L. approvate col sistema bicamerale)

b) di tutto quello che ha bisogno questo paese (riforma giudiziaria, sistema appalti, riforma tributaria etcc..) non c'è un ambito che possa essere migliorato con una legge lampo

c) il legislatore almeno da 20 anni a questa parte si è dimostrato un cattivo legislatore nel senso di non essere riuscito a produrre buone leggi (sotto vari profili, da quello meramente linguistico a quello giuridico e di sistema)

per quanto riguarda il punto c ritengo che ci siano limiti del legislatore stesso (cioè dei parlamentari nelle commissioni, consulenti etc...) ma anche di sistema (poiché dove tocchi sbagli, ormai la ragnatela di leggi è troppo intricata, aggiungiamo il fatto che la UE non aiuta)

detto ciò non sono per un NO aprioristico, ma sono ragionevolmente diffidente verso tutto quanto venga spacciato per "riforma"


E' una riforma non sostanziale, come gia' detto da carr apporta una serie di fine tuning che vanno a migliorare, senza stravolgere, il sistema di governance. Dal piu' importante al meno, questi sono i benefici:

1) Risolvere il conflitto di competenza tra stato e regioni. Ci sono regioni che non sono riuscite a passare una singola legge regionale in tipo 15 anni, visto che tutte le leggi sono state impugnate dallo stato.

2) Dare il voto di fiducia alla sola Camera. Questo impedira' situazioni di doppia maggioranza, che sono ovviamente allucinanti.

3) Risolvere il problema del voto di fiducia e della decretazione su qualsiasi cosa, visto che il governo avra' un percorso favorito per l'approvazione delle leggi.

4) Assicurare che i referendum si prendano sul serio con l'abbassamento del quorum.

5) Togliere un po' di sovrastruttura inutile, tipo CNEL, province e parte del Senato, il che risparmia un po' di dindini.

E' una riforma profonda? No, non lo e', ma questo non vuol dire che non migliori la situazione.


i pesi di garanzia non vengono diminuiti ma aumentati, sia per quanto concerne le elezioni dei giudici costituzionali che del presidente della repubblica.
Inoltre grazie alla riforma dell'istituto referendario si sono introdotti i referendum di indirizzo e si è data maggiore importante ai referendum abrogativi che presenteranno un numero qualificato di firme (800 mila), visto che in quel caso il quorum scenderà dalla maggioranza dei votanti alla maggioranza dei cittadini che hanno partecipato al voto nelle ultime elezioni nazionali.

Personalmente proprio in questo io trovo la riforma un po' debole, non è stata toccata di una virgola i poteri dell'esecutivo, quindi bastano 26 parlamentari per far cadere un qualsiasi governo, mentre secondo me avrebbe avuto senso introdurre l'istituto della sfiducia costruttiva, esattamente come esiste in italia.


non si stanno cambiando i principi cardine della costituzione, quindi appunto i valori di cui parli, si sta operando sulla seconda parte, che descrive nel dettaglio il funzionamento di organi come parlamento e regioni, cancellandone altri considerati obsoleti (cnel, province) e modificando alcuni strumenti di democrazia diretta e partecipativa (referendum, legge di iniziativa popolare)

Il tutto per fare un tagliando ad una macchina che sembra perdere i colpi rispetto alla concorrenza che sfreccia a mille.
Qui c'è una scheda riassuntiva su le principali parti della Costituzione modificate dalla riforma, come funziona oggi e come dovrebbe funzionare invece se passasse la riforma

http://www.repubblica.it/politica/2016/10/11/news/riforma_costituzionale_come_funziona_oggi_cosa_succede_se_vince_il_si_-149557026/
Ma ci sta qualche ex membro della corte costituzionale o qualche magistrato pro-si?
Tutti gli ex membri della corte cost sembrano pro-no e, con il fatto che Davigo ha sostanzialmente detto che l'anm non si schiera con nessuno, anche i giudici sono stati praticamente zitti
In compenso per il si ci sono 8000 professori universitari
Parafrasando Crozza, mi sento un pelo disorientato a vedere ANPI e Casaclown votare la stessa cosa.
Elindur, scusa, da cosa di quello che ho scritto hai capito che stavo chiedendo quali valori della costituzione stessero cambiando? No perché magari sono io eh


Ad esempio ricordo Sabino Cassase, ex giudice costituzionale, e l'attuale giudice costituzionale Giuliano Amato sono per il sì.
http://formiche.net/2016/04/27/amato-cassese-riforma-costituzione-boschi/

Ricordo anche l'ex-presidente della Corte di Cassazione Vincenzo Carbone, compare la sua firma sull'appello dei 300 esponenti della cultura e della società:
http://www.repubblica.it/politica/2016/06/02/news/l_appello_per_un_pacato_si_al_referendum-141165133/

Cmq ci sono poi sui 250 giuristi firmatari dell'appello per il sì.
http://www.bastaunsi.it/manifesto/

Poi francamente non mi sono studiato tutti i nomi dei sostenitori e le loro professioni.
ci sono anche le 68 firme di esponenti di lotta continua ed avanguardia operaia



ma la tua domanda è fuorviante perchè ne il si ne il no cambiano alcun valore descritto nella prima parte della vigente carta costituzionale.

Il no non ha i valori da te descritti, visto che il contrario significherebbe semplicemente che la vittoria del si toglie garanzie istituzionali, cosa che è completamente falsa.

E' come se chiedessi il valore che ci sta nell'acquisto o meno di un'automobile, quanto la stessa al massimo è il mezzo per fare certe azioni che possono essere considerate positive o negative, tipo essere usata per andare a lavoro o per fare una rapina
non è per fare incazzare jako, giuro




con argomenti così puoi vincere solo.
C'è Renzi su Rai 3, anche se è cominciato da un po' e non so quanto tempo ci starà ancora

http://www.raiplay.it/dirette/rai3


che simpatiche teste di gonadi
Ma perché vi fidate di Renzi dopo che si è ampiamente dimostrato un ballista seriale? Solo per quanto riguarda il referendum diventa affidabile? Non vi scatta qualcosa di istintivo?
eutanasia, ANCHE INFANTILE