Riforma costituzionale e legge elettorale

Le leggi passano prima in commissione, e ci passano anche gli emendamenti.
Ma anche oggi il presidente di commissione e poi il presidente di Camera e Senato ad esempio dichiarano emendamenti non ammissibili perchè non inerenti all'oggetto di una legge.
Non mi pare che questo abbia creato problemi.


ma io ho chiesto un'altra cosa

la risposta è sempre "il presidente di commissione" e se sfugge a quello allora dovranno esprimersi "i presidenti di camera e senato"?

che poi di roba infilata dentro in cose che non c'entrano niente (ricordiamo sempre la fini-giovanardi) ne abbiamo viste tante, non fermate da nessuno. Potrebbe ripetersi, questa cosa? Se si ripete cosa succede?


Alla fine succederà quello che succede anche ora,cioè che quando una legge ha invaso un campo che non doveva invadere lo stato o la regione solleva conflitto di attribuzione di fronte alla corte cost la quale dice di chi è la competenza . Ma secondo me, se si vuole attribuire una qualche potestà legislativa alle regioni, i possibili conflitti di fronte alla consulta sono una situazione quasi fisiologica...è impensabile che una legge (soprattutto un articolo della costituzione) definisca in maniera tanto chirurgica le competenze statali e regionali da evitare a priori ogni possibile contrasto.
Nella situazione attuale (che è molto più incasinata di quella che avremo se passa la riforma, perché le competenze regionali sono molte di più e oltretutto c'è la categoria delle competenze concorrenti, dove lo stato stabilisce i principi e la regione il dettaglio) ci sono state dodici milioni di sentenze della corte cost. che hanno fatto ordine.
Se passa la riforma, visto che la ripartizione viene nuovamente cambiata, è come se si perdesse tutto il lavoro fatto dalla corte costituzionale finora, ma secondo me ci sarà anche meno bisogno del suo intervento
Ma qui si parla di cose diverse.

Un conto è il Titolo V, i conflitti di competenza in quell'ambito erano principalmente dovuti alle materie di competenza concorrente stato-regioni e quelle materie sono state semplicemente eliminate così da risolvere il problema alla radice.

Qui si parlava di un altro cosa cioè dell'articolo 70 sulla legislazione bicamerale.

Questa riforma ha un articolo 70 lungo appunto per cercare di definire con chiarezza le materie su cui permane il bicameralismo perfetto.
Ma è una parte di materie molto limitata e con un oggetto molto specifico riguardante in larga parte il funzionamento delle istituzioni e quindi difficilmente si mescola alla legislazione ordinaria.
Poi ci sono i presidenti di commissione, ci sono i presidenti di camera e senato, ci sono i regolamenti di camera e senato che dovranno normare nello specifico e in ultimo rimane la corte costituzionale.


ho capito ma con la riforma, rispetto a prima, c'è il problema in più del diverso percorso di approvazione della legge. Adesso le leggi, comunque vada, si approvano con voto di camera e senato, e quindi c'è garanzia che la sua approvazione è comunque legittima, poi eventualmente la giurisprudenza ne chiarisce l'applicazione.

il mio dubbio riguarda una legge di cui si dice che "ops, non poteva essere approvata così come è stata approvata, doveva essere approvata cosà". Rimane valida? O succede come per il Porcellum che non è valido però in fondo anche sì? Si valuta caso per caso?

Comunque la domanda originaria riguardava il PRE-approvazione, non il post. Sono prima i presidenti di commissione e poi i presidenti delle camere a dire se una legge può essere approvata in un modo o nell'altro, o se deve essere riscritta, o divisa in due?


non so se ho capito la tua domanda, il problema si pone per ogni legge dichiarata incostituzionale (a prescindere dal riparto di competenze legislativo).

La corte costituzionale ha diversi strumenti a disposizione, ad es. le c.d. sentenze manipolative, quelle interpretative (con le quali, in sostanza, si fornisce l'interpretazione "costituzionalmente corretta" di una legge, evitando la declaratoria di illegittimità), etc.
Un tema che ho sentito oggi i radio e quello che riguarda l' immunità parlamentare e quindi la possibilità di intercettare .. e vero che di fatto non cambia niente rispetto a prima dal punto di vista della legge , ma di fatto cambia il ruolo istituzionale di chi godrà del immunità .. e cioè prima era un senatore tal dei tali , domani sarà un sindaco e un consigliere regionale ..
Questo un po mi preoccupa , preferivo un senatore immune ma la garanzia che consiglieri regionali e sindaci fossero intercettabili ..
Francamente non ci vedo tanta differenza, prima l'immunità ce l'avevano 315 senatori ora 100 senatori-consiglieri/sindaci.

Di fatto il numero di persone che hanno l'immunità parlamentare è pure diminuito da 315 a 100.

Per altro la componente dei sindaci è pure quella minoritaria perchè saranno solo 21 sindaci (su 8.000 comuni che abbiamo in Italia), visto che il nuovo senato sarà formato da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 senatori nominati dal PdR.


tipo che si faranno 2 leggi, con dei richiami vicendevoli?

e non è una novità: quante leggi ci sono che richiedono decreti o leggi regionali attuativi?


Non intendevo quello. Intendevo il caso in cui ci sono degli interventi normativi che riguardano due materie: Una di queste richiede il procedimento legislativo di competenza della sola camera, la seconda richiede il procedimento legislativo di competenza di camera e Senato
è normale che nei primi tempi di saranno diverse discussioni per regolamentare al meglio se un'iniziativa parlamentare è di competenza univoca della camera o anche del senato, ma questo accade sempre ogni volta che si fa qualche modifica alla costituzione, soprattutto così rilevanti
Ma non si può dire che le leggi devono essere coerenti e parlare dello stesso argomento?
Come se nella legge per le olimpiadi di torino mettessero delle norme antidrog...wait!

Non mi sembra sto problema irrisolvibile, ma non sono del settore.
Non è un problema irrisolvibile e come avete fatto notare ci sono già dei metodi per risolvere le dispute. Resta comunque una delle critiche più concrete che ho sentito/letto fino ad oggi.

È lo stesso identico problema che esiste attualmente quando il parlamento legifera su tematiche che sono di competenza regionale, non vedo un aumento della complessità della problematica, semmai il senato dovrebbe proprio fungere da camera di discussione affinché enti territoriali e centrali si parlino fra di loro più spesso


Sono d'accordo, infatti non ne sto facendo un punto cruciale per decidere se votare sì o no. Resta comunque, a mio avviso, una critica costruttiva. Almeno che non ci vogliamo prendere in giro e pensare che la riforma costituzionale sia perfetta. Meglio accorgersene prima e arrivare preparati.
http://www.repubblica.it/politica/2016/10/05/news/ricorso_m5s_e_sinistra_italiana_referendum-149141649/?ref=HREA-1

tanto era furbo il titolo della legge, quanto fanno la figura di essere stupidi i ricorrenti. ma la vergogna?

non ho capito, ma quindi vuole che si voti Sì?


Stando all'articolo del Fatto:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/05/referendum-sul-quesito-parte-il-ricorso-al-tar-del-lazio-e-una-truffa-benigni-se-vince-il-no-peggio-della-brexit/3076784/#disqus_thread

«[...] lamentano che il quesito predisposto dal Quirinale non tiene conto di quanto stabilito dall’art. 16 della legge 352-1970, secondo cui, quando si tratti di revisione della Costituzione, il quesito referendario deve recare la specifica indicazione “degli articoli” revisionati e di ciò che essi “concernono”»

L'articolo a cui fanno riferimento è questo:

Art. 16. Il quesito da sottoporre a referendum consiste nella formula seguente: "Approvate il testo della legge di revisione dell'articolo... (o degli articoli...) della Costituzione, concernente... (o concernenti...), approvato dal Parlamento e pubblicato - nella Gazzetta Ufficiale numero... del... ?"; ovvero: "Approvate il testo della legge costituzionale.. concernente... approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero... del... ?".

Nel testo giuridico la parola "ovvero" viene utilizzato come "o", non con l'accezione di "cioè" od "ossia".
Quindi il quesito soddisfa quanto indicato nella seconda parte.


Ma figurati se a loro interessa. Mi sono sempre chiesto... chissà se la Cassazione è uno dei tanto decantati poterih fortih